Capitolo 7

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William's pov

La sorpassai dopo aver ridacchiato. Ciò che avevo detto non era una cazzata. Questa sera era davvero bella. Quel vestito le stava d'incanto e definiva le curve.

Scesi le scale e mi fermai di scatto non appena vidi gli ospiti.
La rabbia si fece spazio dentro di me e di conseguenza strinsi i pugni,serrando la mascella.

Come poteva presentarsi a casa mia dopo tutto quello che aveva fatto? Come può una persona essere più stupido e sicuro di quello che faceva?
Come puoi guardare un figlio dopo che le hai urlato contro di essere uno schifo?

Quei suoi occhi marroni pieni di furbizia e superiorità. Non era cambiato. Era sempre rimasto il verme di una volta e quanto avrei voluto dargli un pugno..
«Ciao William» mi salutò come se niente fosse.

Ma non fu mio padre a farmi infuriare bensì la persona vicino a lui. Adam Cester.
«Che ci fai tu qui?» chiesi con disgusto.
«A chi ti riferisci?» rispose con aria da strafottente.

Feci un respiro profondo. Avanzai verso di lui con l'intenzione di massacrarlo ma una mano mi bloccò.
«Tua madre ti sta guardando. Non farlo Will» mi disse Kylie all'orecchio.

Guardai mia madre preoccupata e un po' sorpresa.
«Rose,mi sono dimenticato di dirtelo. Ecco,sono venuti anche mia moglie e mio figlio. Va bene per te vero?» disse Max.

Mia madre,se fosse stata da sola,avrebbe pianto. Sorrise falsamente «Oh c-certo,nes-sun problema Max. Accomodatevi pure».

Dal suo sguardo vidi una donna indifesa e triste. Una donna che amava ancora il suo uomo,nonostante tutto,ma che lui non amava lei e le rinfacciava il fatto che avesse una moglie o un figlio.

Tutto mi sarei immaginato tranne che Io e Adam fossimo fratellastri. Sperai con tutto il cuore che Max si fosse sbagliato.
Thomas Peterson iniziò a parlare con mio padre mentre Rachel aiutò mia madre ad aggiungere due posti al tavolo.

La moglie di Max,una donna dai capelli mori e gli occhi scuri,uguale al figlio,restò in silenzio dietro di lui.

Adam,invece,andò verso Kylie.
Lei lo ignorò iniziando a parlare con suo fratello.
Io volevo solo rompere la faccia di culo di mio padre e del suo bamboccio di figlio.

Fui il primo a sedermi e pregai che lui si sedesse il più lontano da me perché averlo vicino mi faceva infuriare ancora di più.
Per mia fortuna,Kylie capii e si posiziò alla mia destra dicendo al fratello di sedersi alla mia sinistra.

Mi girai e le mimai un 'grazie'. Come faceva quella ragazza a sapere tutto? Perché mi riusciva a capire solo da uno sguardo?
Sperai che questa cena finisse il prima possibile.

«Allora,come primo abbiamo gli spaghetti alla carbonara» disse mia madre entrando in salone con il suo solito sorriso falso. Questa volta è ancora più falso degli altri.

**********
«Ehi Dylan,ti va di fare una partita a Fifa?» chiesi al moro.
«Certo! Non ci giocavo da un sacco di tempo».

Mi alzai,stufo di stare seduto in quel tavolo,con i suoi occhi che mi guardavano ogni tanto e quelli del figlio che mi squadravano.

Dylan mi seguì fino in camera. Le passai un pouf e accesi la televisione.
«Tutto bene Will?» mi chiese Dylan,una volta seduto.

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