Capitolo 14

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Capitolo dedicato ai Killiam!
Buona lettura!
-kaoskies

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William's pov

Dopo aver salutato tutti quanti,io e Kylie ci incamminammo verso casa sua.

«Tu lo sai che non ho le camere degli ospiti vero?» Presi una sigaretta dalla tasca.
«Cosa?» alzò la voce facendo quasi cadere la sigaretta.

Sapevo che non avrebbe mai accettato se le avessi detto tutto ciò ma non avevo,sul serio,le camere in più. O meglio,le avevo ma erano occupate dagli attrezzi per la palestra miei e tutti gli oggetti per la cucina,pulizia ecc. di mia madre.
Quella stanza,prima,era per gli ospiti quindi ma quando mio padre se ne andò,lei tolse tutto ciò che c'era all'interno dato che quella stanza era la preferito di lui.

«Il divano va bene» disse toccandosi i capelli. So che era agitata ma non l'avrei nemmeno toccata ed era anche normale il suo comportamento. Oltre ad Adam,da quello che avevo capito,non aveva avuto nessun'altra storia quindi dormire insieme a un maschio,per lei,era troppo.

«Il salotto è la stanza più fredda della casa. Moriresti di freddo e non ci tengo a scongelarti la mattina».

«Tu l'hai fatto apposta!» Mi puntò il dito contro.
Mi fermai sul marciapiede.
«Sei un coglione! Potevi anche dirmi che non avevi una camera in più ma chissà quante cose ti passano nella mente!» imitò la mia voce e inarcai la fronte,non capendo.

«Ma quanti film mentali ti stai facendo?» Buttai fuori il fumo«Kylie ma che ti passa per la testa? Voglio semplicemente dormire,per una volta. A fare sesso ci penserò un altro giorno se è questo che stai pensando».

Quel vino che avevano portato al nostro tavolo le stava facendo effetto.
Scoppiò a ridere per la scemenza di qualche minuto fa e mentre rideva,la guardavo sempre più stranito.

«Perché ora stai ridendo?» chiesi allontanandomi da lei «sei inquietante».
«Oh andiamo,muoviamoci che sta iniziando a piovere».

Kylie iniziò ad accelerare il passo e per un momento diedi anche un'occhiata alle sue forme. Distolsi subito lo sguardo. Non si poteva mai sapere cosa sarebbe successo. La guardai cambiare camminata e sbuffare nello stesso tempo. Poi toccò il suo zaino e lo sollevò leggermente.

«Dallo a me!» gettai la sigaretta a terra e mi avvicinai a lei.
«No tranquillo,ce la faccio!».
Afferrai lo zaino e prima che potesse replicare,iniziai a canticchiare.
«Fastidioso» la sentii bisbigliare.

Continuammo a camminare in silenzio e i nostri visi venivano urtati dalle fresche  gocce di pioggia.
Non era tanto freddo ma il leggero vento in contatto con le gocce,ci faceva rabbrividire.
Sperai che mio padre,quella sera,non sarebbe arrivato a casa.
Mentre pensavo alla mia situazione familiare,mi arrivò un messaggio e iniziai a tremare quando lessi che il mittente era proprio lei.

Da Mamma=William se sei vicino a casa,torna subito. Non voglio stare sola e Max mi ha chiamato dicendo che stava arrivando per darmi dei fogli da firmare.

Strinsi i pugni perché sapevo che quei fogli erano solo una fottuta scusa.
La verità? Mia madre possedeva tanti beni mentre mio padre,di meno di lei.
Nonostante mio padre si fosse risposato,voleva tutta la casa in suo possesso e insieme a lui anche i beni della famiglia e me.

«Tua madre è sveglia?»chiese Kylie guardandomi stringere i pugni.
«Si» risposi solo. Avevo tanta voglia di rigirare direzione e andare via ma dentro quella casa c'era mia madre e molto probabilmente anche lui era già arrivato.

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