UNO.

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Nella casa regnò, nuovamente, il silenzio. I due giovani non osavano fiatare così come non si rivolgevano la parola, come se avessero optato per l'opzione "se ignoro, non è vero".

Ogni cosa, però, fu ridestata dal suono del campanello. I due ragazzi, di riflesso, si girarono verso la fonte di tale suono nonché la porta della dimora.

"Chi sarà?" Chiese il moro.

"E io che ne so? Non sono un sensitivo" rispose secco Draco. odiava, terribilmente, le domande stupide.

Harry alzò gli occhi al cielo, il suo era un semplice modo per provare a conversare.

Era certo che non ce l'avrebbe fatta a passare giorni interi con lui, si sarebbe ucciso prima. O avrebbe, molto probabilmente, ucciso l'altro.

Questo pensiero lo fece sorridere fra sé e sé.

"Hai intenzione di andare ad aprire o vuoi continuare a sorridere da solo?".

Lo distolse dai suoi pensieri, il biondo.

"Chi sono? La tua cameriera? Alza il culo dal divano e vai tu".

"Oltraggioso! Sei insopportabile!".

"Oh, mi scusi principino".

I due iniziarono a litigare - come solo marito e moglie avrebbero fatto - e, dopo svariati minuti di prediche, Harry sbuffò irritato: si era arreso. Era più facile alzarsi che far tacere Draco.

Aperta la porta, però, non vide nulla; a seguire, il suo sguardo fu portato verso il basso dove notò uno scatolone. Nessuna scritta o indizi sulla persona, o persone, che lo aveva inviato; solo una semplice scatola marrone.

Lo tirò dentro da solo, sapendo che Draco non lo avrebbe aiutato - pensando ciò schioccò la lingua stizzito-, e chiuse la porta.

"Lo apriamo?".

"No, Potter, fissalo intensamente fino a quando non si apre da solo".

Ogni risposta ricca di sarcasmo e acidità.

L'Interpellato non rispose, non voleva più abbassarsi ai suoi livelli.

"Come vuoi, prendo qualcosa in cucina".

Harry tornò poco dopo con delle forbici e iniziò ad aprirlo con lentezza e molta attenzione.

Il pacco conteneva cibo vario e altri tre involucri: due piccoli, dalle dimensioni di un gioiello, e uno più grande delle dimensioni di un libro o un quaderno.

Partirono dai pacchi piu piccoli e, così come si poteva immaginare, contenevano due bracciali in ferro. Su ognuno di essi, un sensore. In più, insieme al pacco era allegato un bigliettino.

"Signori Potter e Malfoy,
Siete pregati di indossarli sempre.
In ogni occasione. Sono impermeabili, per tanto, dovrete metterli anche in doccia."

Nessuna firma né una sigla.

Draco e Harry si fissarono confusi e già stufi della situazione.

"Sono seri?" Chiese iroso il biondo.

"A quanto pare".

Harry, a differenza dell'altro, era più afflitto che arrabbiato e in quella situazione solo Draco era in grado di farlo arrivare all'ira e il fastidio, la sua parte peggiore.

Di solito, era una persona tranquilla e pacata. Vivace, certo, ma non tendeva alla rabbia né alla voglia d'uccidere che ogni tanto lo pizzicava, in presenza del biondo.

Il Gioco||Drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora