La stanza era silenziosa, nessuno dei due aveva particolarmente voglia di parlare.
Draco osservava il programma in tv senza guardarlo davvero, solo immagini che catturavano di tanto in tanto la sua attenzione.
Harry, al contrario, guardava il vuoto. Pensieri che passavano, ricordi casuali e semplicemente un giro nel proprio mondo.
Non seppero quanto passò prima che Draco rompesse il silenzio.
"Quindi?".
Malfoy alzò lo sguardo dalla televisione, portandolo sul ragazzo al suo fianco.
Harry non aveva bisogno di guardarlo per sapere che era annoiato e scocciato, il tono era palese.
"Quindi cosa?".
di nuovo, poteva immaginare la vena sulla tempia di Draco iniziare a pulsare con l'irritazione crescente.
Questa volta, però, sbriciò.
"Dobbiamo passare sette ore insieme, che facciamo?"
Si, era proprio lì. Quasi a fissarlo.
Harry nascose un sorrisetto.
Draco, sbuffando, cercò il suo sguardo senza mai distoglierlo.
L'altro senti' una forte di disagio travolgerlo ma abbassare lo sguardo non era nei suoi piani, sarebbe stata una sconfitta.
Alla fine, lo sguardo del serpeverde si illuminò. Sicuramente non in maniera rassicurante.
"Che ne dici di giocare a 'non ho mai'?".
Harry lo guardò scettico facendo alzare gli occhi all'altro.
"non avrai mica paura? ci serve solo un po' di alcol".
Harry scosse il capo, sincero.
"il mio scetticismo sta nella semplicità con cui conosci il mondo babbano", un angolo della bocca si alzò formando un mezzo sorriso. "che fai, ti informi per me?".
Draco distolse lo sguardo, ora fisso sul pavimento, il colorito di solito pallido che tendeva al rosato sulle punte delle orecchie e il retro del collo.
Nessuno ebbe tempo di continuare la discussione però, per grande sollievo di Draco, che una bottiglia di liquore, apparve sul pavimento.
Il serpeverde sorrise, grato del liquore e della via di uscita.
<<Grazie, chiunque tu sia>> lo disse guardando in alto, come se stesse parlando con un entità superiore.
Harry sembrò stupito, più per averlo sentito scusarsi che per la scenetta.
Non trattenendosi, ed essendo estremamente espressivo, alzò un sopracciglio e scoppiò a ridere.
Era particolarmente buffa come cosa. Sembrava quasi che Draco stesse ringraziando Dioniso, il dio del vino.
"Stai ridendo di me, Potter?".
"Assolutamente sì".
Lo disse con sincerità, un sorriso genuino e una risatina che ancora non riusciva a morire perché la scena era troppo fresca e troppo carina per non ridere.
Draco, osseevandolo, abbandonò il suo semi-broncio e si fece contagiare da quella serenità.
Da quelle labbra rosee che si piegavano in un sorriso sincero. Dal capo portato all'indietro, nel ridere, e i boccoli neri che ricadevano senza alcun senso sul viso.
Una mezza risata scappò anche a Draco, che a quella visione non riuscì a trattenerla così come non riuscì ad impedire al suo battito di accelerare.
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Il Gioco||Drarry
Fanfiction[C O M P L E T A T A] Harry Potter e Draco Malfoy. Due rivali che si ritrovano catapultati in una casa nuova, confusi e inseriti in un gioco di cui non vogliono sapere nulla. Cosa accadrà? Chi c'è dietro tutto ciò? ...