Il momento di trasporto, di dolcezza e di tenerezza fu interrotto da un battito di mani.
Forte, secco, intenso.
I due giovani sobbalzarono, erano così presi dal momento che non si aspettavano un rumore così forte all'improvviso.
Gole schiarite, la base del collo che veniva gratta in imbarazzo.
"Finalmente! Ce l'avete fatta, ci voleva tanto?".
La voce era fin troppo entusiasta di quel bacio.
"Come prego?".
Harry non riusciva a connettere le parole, non riusciva a seguire il suo discorso.
Il cervello in pappa, tanto andato da continuare a trasmettere in loop le sensazioni provate e le immagini di quel bacio.
E che bacio.
Sentiva ancora il suo battito accelerato e una fitta allo stomaco, quelle che comunemente la gente chiama farfalle ma che probabilmente non sono abbastanza per descrivere quello che provava.Non sapeva neanche definire se fosse una cosa buona o cattiva.
E poi gli venne da dire buona.
Buona quanto il sapore del biondo, buona come il movimento delle sue labbra sulle sue.
Probabilmente un sol bacio di quelle labbra avrebbero fatto nascere miracoli. Curato malattie.
Draco invece trovava il tutto così assurdo: era in una casa col suo peggior, per modo di dire, nemico, lo aveva baciato e in più una sottospecie di psicopatico li spiava e non vedeva l'ora che accadesse.
E ancora più assurdo era che nonostante la situazione, lui, non poteva fare a meno di continuare a pensare al buonissimo sapore del moro, ai suoi modi impacciati e alle loro labbra che si muovevano insieme.
Era stato così bello che lo avrebbe rifatto, ora, sempre.
Non sapeva come fosse riuscito a farsi avanti ma sentiva che doveva farlo, ne aveva bisogno.
E alla fine aveva ceduto all'impulso, nonostante ora l'ansia lo stesse divorando.
Come l'aveva presa Harry?
Gli era piaciuto?
Sperava vivamente di si, perché a lui era piaciuto. Tanto.
"Ehi, voi due! Mi state ascoltando?".
"Come, scusi?"Chiesero in coro.
Si erano completamente immersi nei loro pensieri da non aver ascoltato neache una parola.
"Lasciamo perdere"e il collegamento tra Entelis e i ragazzi finì, ma, di nuovo, a nessuno importò.
Ora un silenzio soffocante riempiva la stanza: Harry aveva distolto lo sguardo trovando le mattonelle particolarmente interessanti, Draco invece era rimasto affascinato dal muro dietro il grifondoro.
"Allora...".
Disse improvvisamente Harry, stava provando ad avviare una conversione.
"Allora..." ripetè l'altro.
Altro silenzio.
I ragazzi erano di nuovo presi l'uno dall'altro e il grifondoro notò che, per la prima volta, il viso pallido di Draco si era colorato di un rosa acceso, quasi sui toni del rosso, nella zona delle goti.
Era a dir poco adorabile.
Scosse la testa, Malfoy non era adorabile.
Certo che però era difficile non trovarlo tale, non pensarlo.
"Draco".
"Potter?"
"Harry" lo corresse.
"Come?".
Draco non aveva capito a cosa si stesse riferendo, che quel bacio lo avesse reso un idiota?
Magari Harry lo aveva contagiato e ora aveva perso la sua mente brillante, la sua intelligenza.
Era contagiosa, dunque, la stupidità?
"Chiamami Harry".
Lo sguardo del biondo si illuminò e arrosì ancor di più.
La situazione stava diventando quasi ridicola: due ragazzi che si odiavano ma che, a quanto pare, provavano una forte attrazione fisica l'uno per l'altro ora erano lì, uno di fronte all'altro, dopo essersi scambiati un bacio e non sapendo che fare.
"Basta".
FinalmenteDraco riprese controllo di sé, della sua mente e del suo vero io.
"è stato solo un bacio, no?"
continuò guardando davanti a sé, dove si trovava Harry, ma non realmente lui.
"Sì è stato piacevole, sì hai le labbra morbide e, sì, hai un buon sapore ma questo è".
non poteva credere di averlo detto.
"Questo sarà, un bacio. Così. Tanto per".
non è vero. menti. menti. m e n t i.
Sembrò urlare la sua mente, ad ogni parola non vera.
Harry era sorpreso, non erano esattamente quelle le parole che voleva sentirsi dire.
In realtà, non sapeva che cosa voleva sentirsi dire ma probabilmente non quello.
Sicuramente, non quello.
Nonostante tutto annuì, erano sempre Harry e Draco: un grifondoro e un serpeverde.
"come vuoi" disse piano, "ora, se non ti dispiace vado a cambiarmi".
Harry si spostò di qualche passo verso destra e passò di fianco a Draco, camminando verso l'uscita.
E poi si fermò, girandosi sull'uscio e guardando il giovane che dal suo posto non si era mosso.
Le spalle piegate all'ingiù, sconfitto dalle sue stesse parole.
Allora si mosse, lo tirò per il braccio in modo da farlo girare e lo guardò dritto negli occhi.
Con violenza, frustrazione e un senso di amarezza lo baciò ancora.
Perché da perdere non aveva più nulla."menti" mormorò, il fiato corto "perché se fosse stato solo un bacio, adesso mi avresti colpito in pieno volto".

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Il Gioco||Drarry
Fiksi Penggemar[C O M P L E T A T A] Harry Potter e Draco Malfoy. Due rivali che si ritrovano catapultati in una casa nuova, confusi e inseriti in un gioco di cui non vogliono sapere nulla. Cosa accadrà? Chi c'è dietro tutto ciò? ...