- Com'è andata oggi? -
Erano seduti intorno al tavolo, Giulia stonava nel quadro casalingo: il trucco nero, le ciocche scure e spettinate sugli occhi e la schiena ricurva nella felpa troppo larga contro la tovaglia a fiori e la famiglia ordinata.
- Bene - accennò addentando un pezzo di cibo. Sua madre e sua nonna la guardavano ansiose di dettagli mentre il nonno fissava la televisione, Giulia sentiva il peso di quegli sguardi invadenti su di sé mentre continuava a masticare il suo boccone fino a farlo perdere di sapore. Ingoiò con un sorso d'acqua e sua madre partì all'attacco:
- Che hanno detto i professori? Come ti sembrano?- era seduta in pizzo alla sedia. Giulia alzò le spalle: - Normali -
- E i compagni? Hai trovato qualche ragazzetto carino? - sua nonna la guardava complice, lo stomaco di Giulia si strinse ancora di più.
- Avanti Rita, lasciala in pace - suo nonno commentò senza staccare gli occhi dal tevisore. Sua madre si schiarì la gola, solo lei sapeva che Giulia non avrebbe mai trovato "carino" un ragazzo come intendeva sua nonna.
Giulia percepì l'aria raffreddarsi, sua nonna borbottava qualcosa a suo nonno e sua madre la guardava severa, finché lei non si alzò da tavola.
- Dove vai - non era una domanda, piuttosto un ordine
- In camera, non ho fame - Giulia mise il piatto nel lavandino e, arrivata nella stanza, si buttò sul letto cominciando a spulciare i messaggi del gruppo di classe.***
- Che ne pensi della nuova?-
Le scale erano quasi deserte, si affrettarono a scendere.
- Non lo so... è strana - Kristina scrollò le spalle, come se non le importasse gran ché. In realtà quella ragazza così timida e cupa era la persona più interessante che aveva incontrato da mesi.
- Le piaci - sentenziò Mary pizzicandole una spalla - Mi stai ascoltando? -
- Lo farò quando la pianterai di sparare cazzate - ribatté Kristina infastidita - io non le piaccio -
- Sì invece - Mary sorrideva sicura. Kristina non la sopportava: - Le ragazze che escono con la felpa non sono per forza lesbiche come tua sorella-
- Certo, ma lei lo è - Kristina sapeva che era impossibile far ragionare Mary senza qualcosa di concreto, così decise di lasciar perdere. Quando furono sul tram, Mary ricominciò a tartassarla:
- E a te lei piace? -
- Mary, io sono fidanzata - alzò un sopracciglio ossigenato - con un ragazzo -
- Io chiedo, non si sa mai - continuava a guardarla di sottecchi - Hai visto come ti fissava? -
- Cristo, hai rotto le palle - Kristina si infilò le cuffie nelle orecchie. Sentì Mary borbottare qualcosa approposito del ciclo mestruale del suo ciclo mestruale ma decise di ignorarla e fece partire la musica. Alla fine la ragazza piastrata decise di appropiarsi di una delle due cuffiette.
"Ciao cucciola, uscita da scuola?"
Il telefono di Kristina vibrò a sole due fermate dal capolinea. Visualizzò il messaggio senza rispondere. Non sapeva perché era così nervosa: la ragazza nuova, le chiacchiere di Mary... sì, in effetti anche lei si era accorta di come la nuova la guardava: come se non riuscisse a staccarle gli occhi di dosso.
E perché questo avrebbe dovuto turbarla? Decine di ragazzi la guardavano in quel modo e a lei non interessava; se c'era qualcuno che se ne preoccupava, quello era Dan. E a lei piaceva che fosse così.
"Sto per scendere dal tram, ti chiamo dopo" scrisse la risposta al messaggio e staccò le cuffie dal telefono. Ma sì, probabilmente aveva ragione Mary. Probabilmente era solo il ciclo.***
- Tutto bene? -
Erano seduti nei divanetti del McDonald's della stazione, lei in braccio a lui, sdraiata sul suo torace. I capelli chiari d'un bianco platino erano liberi sulle spalle di entrambi.
Kristina annuì mentre giocava con la mano del ragazzo, sul dito medio era infilato uno spesso anello d'acciaio.
- Lo sai che dovresti portarlo all'anulare vero? - ridacchiò. Il ragazzo le baciò la tempia e prese la mano della ragazza, un'anello identico era infilato al pollice della mano sinistra;
- Parla lei - il ragazzo sorrise e iniziò a farle il solletico, Kristina protestò: - Ma è perché mi sta largo! Smettila Dan! - all'inizio rideva, poi cominciò a spazientirsi - Basta Dan, finiscila-
- Hai il ciclo? - il ragazzo chiese serio, smettendo di scherzare
- No - sbuffò Kristina - smettete di chiedermelo tutti -
- Tutti chi? -
- Mary -
- E perché? -
- Lei... - perché era titubante? - Lei rompeva le scatole e dato che non stavo al gioco se n'è uscita col ciclo - sbuffò
- E perché rompeva le scatole? -
- Cristo Dan, è Mary: rompe le palle per definizione -
- Ma è la tua migliore amica -
- Sì bè, non ho trovato di meglio - borbottò. Non era vero: lei e Mary si conoscevano da sempre, non era mai stata una seconda scelta.
- Perché sei incazzata? È successo qualcosa? -
Kristina si mordicchiò le pellicine del pollice prima di rispondere : - Ma no, non lo so. Oggi mi gira male -
- Devo andare a lavoro, ci vediamo stasera? -
Kristina si alzò per far uscire il ragazzo : - A stasera - lo salutò con una veloce bacio sulle labbra, il piercing le sbatté piano contro i denti. Afferrò lo zaino abbandonato per terra e prese la strada di casa.***
Hellao a te che stai leggendo, mi piacerebbe molto sapere cosa pensi della storia, che ne dici di lasciare un commento o una stellina?
Natal's
STAI LEGGENDO
Più dell'amore (Girl X Girl)
Romance- Quello che sento per te è... non è amore - Che cos'è? - Non so... qualcosa di più - Cosa c'è di più dell'amore? - Questo, a quanto pare 18/08/2017 #112 in storie d'amore 8/11/2017 #1O2 in storie d'amore