Dodici

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- Va meglio? - era un sussurro, ma bastò a far riprendere Kristina: che accidenti stava facendo? Si staccò da Giulia di scatto, pulendosi la faccia dalle lacrime: - Sì... scusa -
- Tranquilla - perché si era allontanata tanto in fretta? - Vieni, fai piano - Giulia si voltò, Kristina le prese la mano:
- Grazie - bisbigliò. Giulia fece del suo meglio per ignorare i brividi.
- Ti dò un pigiama o...- guardò i piedi dell'altra nella penombra: - Perché sei scalza? -
Quando era uscita da casa di Daniel, le scarpe le aveva in mano: chissà dove le aveva mollate.
- Io... sono andata via di casa - si poteva dire così? - devo averle lasciate da qualche parte per strada-
- Oh... d'accordo - Giulia alzò le spalle, non voleva sapere altro.
- Posso... potrei lavarmi i piedi? -
Giulia annuì mettendosi un dito sulle labbra, poi lasciò Kristina in bagno con un pigiama pulito e un paio di ciabatte.
- Puoi aiutarmi? - la cerniera del vestito era incastrata, Giulia la cercò nel buio e fece del suo meglio per restare normale. Kristina si cambiò difronte a lei: era buio, ma un po' ci si vedeva. Giulia distolse lo sguardo, tornò in camera.
- Quello è il letto di mia madre - sussurrò Giulia di nuovo sotto le coperte appena la ragazza entrò, indicando il letto opposto al suo. Kristina annuì titubante, si stese sulla coperta senza infilarcisi sotto, anche se aveva freddo. Non era freddo, era... solitudine, abbandono.

- Dormi? - erano passati pochi minuti, Kristina aveva continuata a rigirarsi senza riuscire a calmarsi.
- No, dimmi - Giulia non capiva come quella situazione potesse essere reale
- Posso stare nel letto con te? - Kristina aveva bisogno di qualcuno che emanasse calore vicino a lei, qualcuno che non la facesse sentire così fredda e sporca nonostante tutto.
- Ehm... certo - cosa? Ma che razza di sogno era?
Ci fu un fruscio, poi una mano gelida sfiorò quella di Giulia e le coperte si alzarono: Kristina vi si infilò sotto in fretta, finalmente sentiva il calore entrarle nel corpo. Si voltò verso Giulia e l'abbracciò senza pensarci:
- Grazie - sussurrò di nuovo, la voce rotta, Kristina sentì le lacrime salirle di nuovo agli occhi. Giulia la strinse automaticamente, inspirando il suo profumo, quel qualcos'altro a cui non sapeva dare un nome.
Senza parlare, Kristina si rigirò e si rannicchiò contro Giulia, la schiena della prima incastrata contro il busto della seconda, le gambe intrecciate, le mani anche. Si addormentarono nel surreale, entrambe non riuscivano a credere di stare così bene.

- Cazzo! -
Fuori era ancora semibuio, la sveglia del telefono di Giulia impazzì alle sei del mattino.
- Cosa... - Kristina si stropicciò gli occhi: - Dove sono? -
- Non dirmi che non ricordi niente - Giulia sbuffò: - Spostati - Scavalcò Kristina e buttò le gambe oltre il letto: - Dobbiamo sbrigarci, i miei nonni si sveglieranno tra poco e mia madre potrebbe tornare da un momento all'altro -
- Ma... oh - Kristina si guardò intorno: due letti ai lati della stanza spoglia, una scrivania con una sedia e un armadio, dove Giulia stava trafficando semi nascosta dall'anta aperta. Giulia. Aveva dei pantaloni a larghe strisce bianche e nere e una felpa leggera bianco sporco visibilmente usurata, i capelli arruffati che arrivavano a malapena alle spalle. Kristina sorrise.
- Tieni, vestiti - Giulia lanciò un paio di jeans e una maglietta nera sul letto - Dovrebbero andarti - continuò tirando fuori un pantalone della tuta grigio scuro e un'altra maglietta nera. Kristina si riscosse: per quale diavolo di ragione continuava a sorridere mentre una ragazza quasi sconosciuta in pigiama tirava fuori dei vestiti da un armadio? Prese i vestiti e fece per uscire dalla stanza e andare in bagno.
- Dove vai? - Giulia afferrò la ragazza per un braccio - Ci sono i miei -
Erano vicine. Troppo. Giulia mollò la presa: -  Tu resta qui, esco io - uscì con i vestiti in braccio e chiuse la porta dietro di sé. Si lavò la faccia, era bollente. Come era finita in quella situazione? Una ragazza che conosceva a malapena che si cambiava nella sua stanza di nascosto, con cui aveva dormito insieme?
Si vestì in fretta, quando uscì dal bagno trovò sua nonna fuori ad aspettarla; si era appena svegliata e i bigodini sfatti in testa le davano un'aria buffa, a Giulia non venne affatto da ridere: - Buongiorno - mormorò quella con uno sbadiglio: - Cos'è stato tutto quel rumore ieri notte? -
Giulia sbiancò: - Rumore? Ti sei svegliata? -
- Sembrava che qualcuno avesse aperto la porta, credevo ci fossero i ladri! - sua nonna rise alla faccia atterrita di Giulia: - Tranquilla, non erano ladri, non hanno preso nulla. - Rifletté un momento: -  Forse ho sognato tutto, non preoccuparti - sbadigliò di nuovo.
- O...Okay - Giulia tornò nella stanza, Kristina si stava allacciando i pantaloni.
- Mia nonna è sveglia - sussurrò: - Ci ha sentito, ieri notte. Per fotuna non ha capito niente -
Kristina sospirò: - Scusa, non volevo metterti nei casini -
- Figurati. Che alternativa avevi? - infilò la felpa nera del giorno prima. Si nascosero finché la nonna della ragazza non uscì dal bagno, ancora confusa dal sonno, e tornò nella camera. Kristina si lavò in fretta la faccia, tutto il pianto del giorno prima via finì nella scarico. Cercò di fare in fretta, infilò un paio di scarpe da ginnastica vecchie di Giulia e le due si fiondarono sul pianerottolo il più silenziosamente possibile: mancavano pochi minuti alle sette.
Giulia stringeva lo zaino in spalla, Kristina aveva un fagotto con i vestiti del giorno prima. Corserò giù per le scale: a Kristina facevano male i piedi per le scarpe strette, la maglietta e i jeans erano troppo grandi; entrambe cominciarono a sentire il peso del sonno sulle palpebre, sbadigliarono aprendo il portone.
- Buongiorno -
Il sonno svanì, Giulia chiuse la bocca e spalancò gli occhi stanchi.
Sua madre era difronte a loro, le chiavi ancora in mano.

****
Tan tan tan taaaaaaan

Vorrei spammare ancora "In questo gayo mondo", davvero, andate a leggerlo.

Vi piace la nuova copertina o meglio quella di prima? A me non convince tanto...

Votate o commentate se la storia vi sta piacendo! (O anche no)

Natal's

Più dell'amore (Girl X Girl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora