Tredici

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- Mamma... Già qui? - Giulia aveva gli occhi spalancati, l'espressione di sua madre era tutto dire.
- Ho preso il treno delle cinque stamattina... tu chi sei? - chiese a Kristina. Aveva sorriso, il tono era cortese, ma nessuna delle due ci aveva creduto.
- Io sono... un'amica. Una compagna di scuola - balbettò Kristina. Il sorriso della madre di Giulia gelò:
- Perché indossi i vestiti di mia figlia? -
- Mamma, facciamo tardi - tentò Giulia: - Ti spiego dopo - disse sperando di guadagnare tempo.
Sua madre sapeva che non era tardi, stavano uscendo con un anticipo di quasi mezz'ora. Chiuse gli occhi, sospirò:
- Andate - strinse i denti e si scostò dal portone, le due ragazze sgusciarono fuori.

- Merda merda merda merda! - Giulia continuava a borbottare per strada, Kristina ancora sentiva quello sguardo gelido addosso.
- Giulia... calmati -Kristina strinse la spalla della ragazza che aveva iniziato a mordicchiarsi le labbra, guardando fisso a terra.
- Sono nella merda - ribatté seria Giulia, alzando lo sguardo su Kristina: - Sai cosa ha pensato mia madre, quando ti ha vista con i miei vestiti? -
- Ehm...Che sono un'accattona? - tentò, era la prima che gli era venuta in testa. Giulia sbuffò:
- Sono lesbica Kristina! Se una lesbica esce di casa alle sette del mattino con un'altra ragazza che ha indosso i suoi vestiti, tu che pensi? -
- Oh... - Kristina capì lo sguardo gelido della donna: non credeva che fosse un'accattona, ma una puttana lesbica che era andata con sua figlia mentre lei non c'era.
- Devo inventarmi una storia almeno verosimile, entro le due di oggi - ragionò Giulia. Kristina non aveva davvero nessuna idea da suggerirle.
Giulia sembrò calmarsi una volta entrate nel vagone nel vagone della metro:
- Tu come stai? - chiese a Kristina, che era rimasta in silenzio. Non fece in tempo a rispondere: il telefono di Giulia iniziò a vibrare ed entrambe videro l'avviso di chiamata. Era Mary.
- Pronto? -
- Giulia? Meno male sei già sveglia - sembrava preoccupata, parecchio : - Scusa se ti chiamo a quest'ora ma... mi ha svegliato Daniel alle cinque di stamattina, è venuto sotto casa per cercare Kristina - la ragazza bianco platino trasalì, anche lei era attaccata al telefono per sentire la conversazione: - Non riusciamo a contattarla, ha il telefono staccato... abbiamo chiesto in giro, ma non l'ha vista nessuno. So che la conosci da poco e non è con te, ma... -
- Te la passo - disse subito Giulia, mollando il telefono all'altra ragazza. Kristina aveva solo una vaga idea di ciò che l'aspettava:
- Mary? -
- Stai bene? -
- Sì, io... -
- Grandissima puttana! Per quale cazzo di motivo sei scappata senza dire dove andavi per tutta la notte? Stamattina il tuo ragazzo si è attaccato al mio citofono alle cinque del mattino per cercarti! -
- Mary... -
- Mary un cazzo! Porta qui il tuo culo, adesso! - Mary riagganciò, Kristina vide Giulia ridacchiare.
- Non ridere - ma sorrise anche lei.
- Sei fortunata ad avere un'amica così - Giulia aveva le labbra inarcate senza sorridere.
- Mary è pazza, altro ché - ridacchiarono entrambe: - Mi dispiace di averti messo nella merda e tutto il resto - Kristina si guardava le scarpe mentre parlava: - Ti ho trascinato nei mezzo miei casini, non avrei dovuto -
- Figurati, qualche casino ogni tanto fa bene - Giulia sorrise, stavolta per davvero.

- Eccoli - Kristina s'irriggidì appena entrarono nel bar della scuola: Daniel era appoggiato con i gomiti al bancone e la faccia di Mary era mezza inghiottita dalla grossa tazza di tè che stava bevendo.
Kristina non voleva vederlo, non voleva parlarci. Non ce l'avrebbe fatta a dire ciò pensava in un bar, davanti a decine di persone.
- Tutto bene? - Giulia scrutò Kristina di sottecchi: a quanto pareva lei non era l'unica a dover dare spiegazioni.
- Sì, solo... - Kristina strinse la mano di Giulia quasi istintivamente: - Rimani -
- Okay - Giulia era sorpresa, ma rispose alla stretta. Le due raggiunsero gli amici, ancora tenendosi per mano.

- Kristina - Daniel buttò fuori l'aria e abbracciò la ragazza di slancio, Kristina s'irriggidì e strinse la mano di Giulia.
- Ce l'avete fatta! - disse intanto Mary riemergendo dalla tazza. Daniel si staccò da Kristina, studiandola prima di parlare:
- Tutto bene? - aveva notato che Kristina non l'aveva riabbracciato. Lo sguardo gli cadde sulle mani intrecciate delle due.
- Che significa? - aveva alzato la voce? Kistina lo giardava in silenzio: - Sei diventata lesbica tutto d'un punto? - sbottò, si passò una mano fra i capelli:
- Kristina, io ti amo - la prese per le spalle: - Ti amo, capito? Non puoi fare così! - la scuoteva, la stretta sulla mano di Giulia si strinse spasmodicamente fino a farle male. Diversi occhi si erano girati nella loro direzione, Kristina aveva chiuso i suoi come a proteggersi dalle parole del ragazzo: - Ieri sera mi hai fatto prendere un colpo - Daniel abbassò un poco la voce: - Non devi mai più scappare così da me, capito? E guardami! - la prese per il mento, ma a quel punto Mary lo tirò via da Kristina e lo spinse contro il bancone: - Tu così alla mia amica non ci parli, grandissima testa di cazzo - gli sibilò contro il viso, ormai tutto il bar li fissava. Mary si allontanò dal ragazzo: - Vai, qui non è posto per te - parlò con freddezza. Daniel la guardò avvelenato, posò lo stesso sguardo su Kristina prima di uscire e confondersi fra gli studenti.
- E tu chiudi quella bocca, che sennò chissà che ti ritrovi succhiare - commentò Mary finendo il suo té, riferendosi a Giulia: la mandibola le doveva essere finita a terra senza che se ne accorgesse. La chiuse di scatto e riprese coscienza dell'accaduto quando Kristina le lasciò la mano.

Si sentiva svuotata, esausta. Il suo ragazzo le aveva appena fatto una scenata davanti a mezza scuola, tutto ciò che era riuscita a fare era stato chiudere gli occhi. Come una bambina.
Si riscosse e lasciò andare la mano di Giulia passandosela sui pantaloni larghi, era sudata.
Dove avrebbe dormito quella notte?
Guardò Mary vuotare la tazza e sorrise, chiedendosi se fosse tanto arrabbiata da farla dormire sul balcone.

Poi suonò la campanella.

***

Si, lo so, nei miei capitoli in pratica non succede niente. Siamo già al tredici e Giulia non ha ancora finito la prima settimana di scuola!

Sul serio, ditemi se sta procedendo troppo lentamente. Non voglio annoiarvi XD.

E passate a leggere "In questo gayo mondo", che è roba importante. Lo trovate sul mio profilo.

Se vi gira, votate e commentate anche e mi fate felice :)

Natal's

Più dell'amore (Girl X Girl)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora