La partenza.

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-State scherzando, vero?- chiese sbalordito Ron guardando figlia e nipoti, in piedi di fronte a lui.
-A me non sembra una brutta idea- intervenne Ginny supportando i ragazzi.
-Grazie zia, papà sii un po’ più elastico!- esclamò Rose.
-Ronald prima facciamo esporre il programma completo ai ragazzi, poi decideremo!- s’intromise Hermione.
Dopo il cenno d’assenso di Ron, Albus prese la parola.
-Mamma, papà, zii. Come tutti sapete appena una settimana fa io, le mie cugine, Rose e Roxanne, il mio amico Scorpius e i nostri pseudo cugini Lorcan e Lysander…-
-Albus ti sei preparato un discorso?- gli chiese Harry ridacchiando.
-Si papà, non mi interrompere. Comunque dicevo che questo brillante gruppo di giovani maghi ha superato con successo i tanto temuti M.A.G.O…-
-Non lo sapete ancora se li avete passati- s’intromise Ginny.
-Mamma per favore- la ammonì il figlio.
-Beh è un dato di fatto Albus! Comunque continua-
-Per favore non mi interrompete più, ho già perso il filo! Dicevo che ormai siamo maghi adulti e tutti e sei siamo cresciuti sentendo le vostre avventure di quando avevate appena la nostra età. Ovviamente sappiamo anche che sono stati anni terribili ed è grazie a voi se non dobbiamo più combattere ma adesso vorremmo vivere una nostra avventura per cui, mentre eravamo ancora a scuola, abbiamo pensato a cosa avremmo voluto fare quest’estate per festeggiare e ognuno voleva andare in un posto diverso, fare cose diverse. Alla fine siamo giunti ad un compromesso: un viaggio on the road.
Ovviamente non c’è ancora un piano preciso ma vogliamo farlo utilizzando solo mezzi di trasporto babbani e girare l’Europa. Abbiamo deciso di prendere un aereo fino a Barcellona e da lì continuare il nostro viaggio con treni, autobus…alla babbana insomma- concluse Albus, soddisfatto della propria arringa.
-Dove pensate di dormire? Lavarvi? Mangiare? E con questo non intendo dire che sarà un si- chiese Hermione.
-Beh zia, ho già risposto a mia mamma a queste domande. Papà è stato subito entusiasta dell’idea ma mamma era giustamente preoccupata. Abbiamo pensato anche a questo: papà aveva comprato, qualche anno fa, una grande tenda ma l’abbiamo usata una volta sola perché mamma non è stata entusiasta del campeggio. È disposto a prestarcela ed è full optional: cucina, bagno e letti a sufficienza per tutti. È anche super leggera e compatta per cui non avremo problemi a trasportarla- disse Roxanne convinta del loro piano a prova di bomba. Avevano pensato a tutto, serviva solo il permesso dei genitori.
Proprio in quel momento anche Scorpius e i gemelli stavano esponendo il progetto, sperando in un si.
-Beh…io credo sia una grande idea - disse Harry sorridendo al figlio e alle nipoti che gli sorrisero di rimando, grati.
-Purché vi facciate sentire spesso- precisò Ginny.
-Ma quanto vorreste stare lontani da casa?- chiese ancora Hermione.
-Precisamente non lo sappiamo, pensavamo ad una decina di giorni. Due settimane al massimo- specificò Rose.
-E voi vorreste stare due settimane da soli in giro per l’Europa? Non se ne parla neanche- esclamò Ron.
-Ma papà! Siamo sei maghi adulti e ci faremmo sentire ogni giorno!- cercò di convincerlo Rose.
-Siete appena maggiorenni-
-Lo eravate anche voi- riprese lei impettita.
-Noi dovevamo farlo, non stavamo andando in vacanza-
-Appunto! Non sarà pericoloso, dai papà ti prego!- lo implorò la figlia.
-Hermione tu che dici?-
-Sembra che i ragazzi abbiano organizzato la cosa molto dettagliatamente-
A quel punto i ragazzi esultarono e corsero ad abbracciare i propri genitori e zii.
Era fatta.
-Se non vi fate sentire per più di 24 ore verrò personalmente a cercarvi- li minacciò Ron.
-Tranquillo zio, terrò d’occhio io Rose- disse Albus.
-Ah beh allora sono molto più tranquillo- rispose lui sarcasticamente, facendo ridere tutti tranne il povero nipote.
-Albus avrai già il tuo bel daffare a far convivere pacificamente Rose e Scorpius per dieci giorni, l’ultima volta che avete passato del tempo insieme fuori dalla scuola mi avete fatto saltare in aria il capanno delle scope- disse Harry ridacchiando.
-Tranquillo papà, hanno fatto un patto e sarà meglio per loro che venga rispettato-
-Lo sai che io non ho problemi, è lui che mi disturba- rispose Rose impettita.
-Abbiamo già affrontato questa discussione- chiuse il discorso Roxanne.
-Lorcan mi ha appena scritto, i gemelli possono partire. Manca solo l’approvazione dell’antichissima Casata Malfoy- li prese in giro Albus.
-Beh allora speriamo- disse sarcastica Rose guadagnandosi un’occhiataccia dai cugini.
Quella sera stessa Albus informò le cugine che anche il suo amico sarebbe potuto venire e fissò una ‘riunione organizzativa’ per la sera dopo, a casa Potter.

-È arrivata la pizza!- esclamò Albus materializzandosi in mezzo al salotto dove i suoi parenti e amici erano già riuniti.
I cartoni vennero posati sul tavolino basso in modo che tutti, seduti sul tappeto e circondati da fogli, potessero prenderne una fetta.
-Siete giunti a qualcosa mentre ero via?- chiese Albus addentando la pizza.
-Non a molto, dobbiamo decidere cosa portare. Poca roba ragazze, dovrete portarvela in spalla- disse Lorcan.
-Perché ‘ragazze’? Tra tutti noi è Scorpius quello più viziato- precisò Rose.
-Ah si? Così io sarei viziato? Ma stai zitta va, che tu…-
-Ragazzi non iniziate! Se non riuscite a controllarvi si sta a casa, chiedetevi scusa- disse Albus.
-Scusa- si dissero svogliatamente i due ragazzi, senza nemmeno guardarsi negli occhi.
-Lasciamo perdere, non so come faremo queste due settimane- esclamò Albus scoraggiato prendendosi la testa tra le mani.
-Lorc prendi un foglio- gli disse il fratello, poi continuò –In cima scrivi, grande, ‘documenti’ e ‘soldi’, se ci dimentichiamo quelli siamo fritti. Poi ognuno si porti uno zaino dove mettere la propria roba…la maggior parte dei vestiti e delle altre cose le lascerei direttamente nella tenda che porteremo a turno. A qualcuno viene in mente qualcos’altro da portare?-
-Ricordiamoci i costumi e la roba per il mare, le coste del mediterraneo sono fantastiche- disse Roxanne.
-E anche qualcosa di carino per le serate in discoteca- aggiunse Albus.
-E direi una giacca a vento impermeabile, potrebbe anche piovere- consigliò Rose.
Continuarono ad elencare gli oggetti più disparati mangiando pizza finché non si salutarono per tornare a casa dandosi appuntamento per il venerdì pomeriggio: si sarebbero trovati a casa di Roxanne per preparare la tenda e poi si sarebbero fermati lì a dormire per prendere l’aereo tutti insieme il sabato mattina.

I'm back bitches.

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