Budapest (parte 2)

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BUDAPEST (parte 2)

Rose non diede nemmeno il tempo al suo cervello di elaborare la cosa che i suoi piedi si stavano già muovendo nella direzione opposta.
Come aveva fatto ad essere così stupida?
-Rose! Ma che ti prende? Dove vai?- le chiese Lysander correndole dietro tra la folla.
Rose, comunque, non gli rispose e continuò a camminare speditamente verso l'uscita, solo sul marciapiede Lysander riuscì a raggiungerla e a farla voltare.
-Ma cosa diavolo succede?- chiese il ragazzo confuso.
-Niente, non succede niente di strano! Io sono sempre la solita stupida!- urlò lei sull'orlo delle lacrime facendo girare alcuni passanti.
-Rose calmati, per favore. Mi puoi spiegare?- chiese nuovamente lui cercando di tranquillizzarla.
-Non l'hai visto vero? Quello stronzo! 'Quello che sento per te non lo sento per nessun'altra'. Ma come ho fatto ad essere così scema da credergli?! E io che mi sentivo in colpa perché non abbiamo...ughhh! Se ci penso! Vorrei tornare indietro e spaccare la faccia a lui e alla troia che si stava facendo! Anzi! È quello che farò! Con chi crede di avere a che fare?!- esclamò Rose interrompendo bruscamente l'andirivieni che aveva accompagnato il suo monologo per dirigersi a grandi falcate verso il locale.
O almeno provarci.
Lysander la intercettò e la bloccò.
-Rose, tesoro, so che sei arrabbiata e hai ragione. Hai completamente ragione- cominciò lui, dalla poca esperienza che aveva con le ragazze aveva imparato poche semplici cose una delle quali era: specialmente se sono arrabbiate, NON CONTRADDIRLE.
-Ma magari non era nemmeno lui, le luci là dentro confondevano parecchio e...-
-Sono sicura fosse lui e ora lo ammazzo. Nessuno può prendermi per il culo come se niente fosse- esclamò la ragazza cercando di divincolarsi dalla presa ferrea di Lysander.
-Tesoro torniamo alla tenda, ok? Ne parlerete domani, ora è impossibile ritrovarlo in mezzo a quella bolgia e ti faresti certamente buttare fuori- disse lui cercando di farla ragionare.
Lei, dopo qualche momento di riflessione, acconsentì a seguirlo in religioso silenzio e Lysander si accorse solo una volta all'interno della tenda che la sua amica stava piangendo silenziosamente.
-Rose, non piangere. Vedrai che andrà tutto bene- cercò di consolarla lui senza sapere bene cosa fare.
Lei si andò a sedere sul divano e lui la raggiunse poco dopo con due tazze di tè fumante.
-Mia mamma, quando sono triste o malato, mi fa sempre una tazza di tè caldo, non so se ti può aiutare ma almeno è buono- le disse lui sedendosi al suo fianco.
-Grazie Lys- rispose lei prendendo la tazza e bevendone un sorso.
-Sai, io credevo ci tenesse davvero- disse lei dopo qualche minuto guardando nel vuoto.
Lysander ci mise qualche secondo per decidere cosa dire, data la delicatezza dell'argomento e l'instabilità della sua amica.
-Secondo me ci tiene, ti guarda con certi occhi che...magari stasera era solo...-
-Uno stronzo- finì lei.
-Stavo per dire 'ubriaco', magari stasera era solo ubriaco-
-Non è comunque un motivo valido per fare lo stronzo. Se tenesse a me non avrebbe baciato quella- disse lei risoluta.
-Prova a parlargliene domani-
-Non so se ce la faccio..comunque scusa ma, dopo aver pianto, ho gli occhi in fiamme. Vado a dormire, grazie Lys, per il tè, per...per tutto- disse lei abbracciando l'amico prima di chiudersi in camera e sprofondare in un sonno agitato.

La mattina dopo Rose si sveglio poco dopo le nove ma l'innaturale silenzio che regnava all'interno della tenda la convinse che il resto del gruppo dormiva ancora.
Vide Roxanne al proprio fianco e in un momento decise che un altro pomeriggio tra ragazze era quello che le serviva.
E poi non poteva aspettare che Scorpius si alzasse.
-Rox?- cominciò a chiamarla la cugina ma dopo pochi momenti presa a scrollarla più energicamente.
-Dimmi che c'è un buon motivo per cui tu mi stai svegliando all'alba- disse Roxanne con la faccia nel cuscino.
-Innanzitutto non è l'alba ma metà mattina e poi si-
-Dovresti parlargli-
-Tu non sai cos'ha fatto-
-Si che lo so- rispose la ragazza sempre con gli occhi chiusi e la faccia sul cuscino.
-Lo sai? Come lo sai?-
-Lys ci ha aspettati alzato, veramente ha aspettato Scorpius, e ha cominciato a dirgli di tutto. Mi ha fatto promettere di non dirti nulla ma dovresti parlargli-
-Non ho intenzione di starlo ad ascoltare- rispose la rossa.
-Facciamo così, oggi io e te andiamo da qualche parte, da sole. E non ne parliamo neanche, tu ci pensi e poi decidi cosa fare, ok?- propose Roxanne alzandosi finalmente dal letto.
-Mi va bene passare la giornata con te ma so già cosa fare- rispose Rose facendo sbuffare l'altra.
-Vestiti, credo di aver deciso dove andare- disse Roxanne alla cugina ignara che la ragazza avesse deciso anche altro.
Come Rose entrò in bagno Roxanne si mise immediatamente a scrivere un biglietto in modo molto frettoloso e lo fece scivolare sotto la porta dei ragazzi senza farsi vedere dalla cugina.
Le ragazze di vestirono e uscirono dalla tenda senza svegliare i ragazzi, chiedendo informazioni ad un passante presero un autobus che le portò davanti alle terme Szechenyi.
Un po' intimorite dall'eleganza del posto, entrarono nell'enorme edificio e, dopo aver pagato, si andarono a cambiare: meno di cinque minuti dopo erano immerse nell'acqua calda della vasca esterna.
-Qui è un paradiso. Se mi addormento svegliami prima di farmi annegare- disse Roxanne chiudendo gli occhi e rilassandosi appoggiata al bordo della piscina.
Rose sorrise ma i suoi occhi non vennero contagiati, il suo cervello continuava a rimuginare sulla sera prima.
Lei, negli ultimi giorni, si era sentita più felice di quanto non fosse mai stata. Sebbene Scorpius fosse rimasto sempre il solito snob, arrogante e irritante ragazzo, Rose aveva scoperto in lui lati nascosti che le facevano pensare di esserne innamorata.
Ma come poteva, alla luce di quanto accaduto la sera prima, pensare ancora a lui in termini d'amore?
-Smettila di pensarci, ti stai solo facendo del male- disse Rox intuendo i pensieri della ragazza.
-La fai facile...io...- Rose lasciò cadere il discorso. Non poteva confessare ad alta voce quello che pensava di provare per il ragazzo.
Avrebbe significato renderlo più reale e quindi più doloroso.
-Smettila e basta. Oggi ci coccoliamo: bagni, saune, massaggi...tutto quello che ci va-
-Grazie Rox- disse Rose realmente riconoscente alla cugina.

Uscirono dalle terme verso le tre del pomeriggio e Rox, preoccupata dal fatto che Rose non si fosse lamentata del pranzo saltato, la portò in un ristorante e si allarmò maggiormente quando la ragazza mangiò solo una fetta di carne e non prese nemmeno il dolce.
-Rose sai cosa ti sto per dire senza che te lo dica, vero?- disse Roxanne uscendo dal locale e guardano la cugina con rimprovero.
-Roxanne smettila. Non voglio starlo ad ascoltare! Dirà sempre le solite cose e io non voglio credergli!-
-Ok- rispose Roxanne fingendo di lasciar perdere.
-Comunque...penso che tornerò a casa- disse Rose dopo qualche passo.
-Stai...stai scherzando vero? Mancano due giorni!- esclamò Roxanne bloccandosi in mezzo alla strada con uno sguardo sconvolto.
-Anche se sono solo due giorni...il fatto di stare sotto il suo stesso tetto...Rox fa male ok? Fa male anche senza vederlo. Solo il fatto che io gli avevo dato il mio cuore e lui l'ha a dir poco calpestato...-
Roxanne, incapace di dire qualcosa per consolarla, obbligata al silenzio, abbracciò forte la cugina.
-Dai tesoro, torniamo alla tenda-
Rose, cercando di trattenere le lacrime, seguì la cugina facendosi convincere dal fatto che, probabilmente, i ragazzi avrebbero passato fuori il pomeriggio.
Arrivate davanti alla tenda Roxanne, con un gesto di apparente gentilezza, lasciò entrare prima Rose chiudendola poi dentro con un incantesimo.

-Rose- disse Scorpius in un sussurro appena percettibile alzandosi dal divano all'ingresso della ragazza.
-Non voglio starti a sentire. E appena riuscirò ad uscire di qui ammazzerò mia cugina-
-Rose, ti prego. Dammi 2 minuti, meno anche! È tutto un brutto equivoco e Albus può testimoniare-
-Ah si, il tuo caro amico. Sempre pronto a darti man forte eh? Ovviamente ieri sera non sarai stato tu a baciare quella troia ma tuo fratello gemello bulgaro!- disse Rose con una risata amara.
-Lei ha baciato me e se tu fossi rimasta mezzo secondo in più invece di correre via ti saresti resa conto che non appena ci sono riuscito l'ho spinta via!- urlò a sua volta Scorpius.
-Puoi inventare tutte le scuse che vuoi- disse Rose rifiutandosi di guardarlo negli occhi.
Non poteva cedere.
-Salazar quanto sei orgogliosa! Guardami negli occhi, cazzo!- disse lui avvicinandosi a lei e prendendole il viso per guardarla negli occhi.
-Io mi sono innamorato di te e non mi interessa nessun'altra, ok? E tu devi credermi- disse lui con tono rabbioso prima di baciare Rose con foga.
Lei, in un primo momento, cercò di allontanarlo, decisa a non cedere, ma sentendo la scariche emanate dalle morbide labbra del ragazzo non poté far altro che rispondere al bacio con tutta la passione, la rabbia e l'amore che aveva in corpo.
Si allontanarono solo quando per entrambi l'apnea era diventata insostenibile e rimasero a guardarsi negli occhi per qualche secondo, cercando di riprendere fiato senza allontanarsi dall'altro.
-Dimmi che mi credi- disse Scorpius carezzandole il viso e le labbra con il pollice.
-Non lo so Scorpius, non...sei sempre stato un playboy e le persone non cambiano da un giorno all'altro-
-Ci sono motivi più che validi per cambiare. Per amore si cambia e io mi sono innamorato di te. Ti amo, e ti convincerò che puoi fidarti di me. Ti chiedo solo una possibilità- disse lui guardandola negli occhi e cercando di trasmetterle tutto ciò che le parole non potevano dire.
-Avrei voluto svegliarti ieri notte e dirti che con quella non era successo nulla, che tu sei l'unica che conta per me ma Lysander mi ha convinto a lasciarti riposare dato che probabilmente mi avresti schiantato senza sentire una spiegazione. Poi stamattina te ne sei andata e a me è rimasto solo uno stupido biglietto di Roxanne che diceva che avevi bisogno di riflettere e di qualche ora tra ragazze. Che lei avrebbe provveduto a fare in modo che tu mi ascoltassi ma che di più non poteva fare...- spiegò velocemente Scorpius, ansioso di dirle tutto.
-Dovrò schiantare Roxanne, temo...- disse lei seria ma lui percepì un sorriso negli occhi di lei e percependolo come una speranza si riappropriò nuovamente delle labbra di lei.
Rose stavolta non si fece pregare, stringendolo a se almeno tanto quanto lui stringeva lei, si lasciarono andare in un bacio passionale che venne interrotto, troppo presto, dal resto del gruppo che, entrando, cominciò ad applaudire.
Rose, interrompendo il bacio, si girò verso la cugina e le si avvicinò a passo di marcia con sguardo truce ma a pochi passi le sorrise e la abbracciò forte.
-Ti ha creduto? Quanto sei ingenua cuginetta- disse Albus scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
-Cos...?- chiese Rose allarmata mentre anche Scorpius sgranava gli occhi.
-Ovviamente è vero che quella gli è saltata addosso e che lui l'ha subito allontanata ma mi sarei aspettato giorni di litigate e almeno un interrogatorio con veritaserum e un voto infrangibile!- disse lui scoppiando a ridere e facendo rilassare i volti di Rose e Scorpius, contratti in smorfie.
-Scorpius direi che è meglio se ci muoviamo, no?- chiese Roxanne al biondino facendogli un occhiolino senza curarsi degli sguardi perplessi di Rose.
-Certo Roxanne, e ancora grazie-
-Ma cosa sta succedendo?- chiese Rose dato che, a quanto pareva, lei era l'unica a cui qualcosa era sfuggito.
-Smettila di fare domande e seguimi- disse Roxanne entrando nella camera delle ragazze.
Rose si guardò intorno confusa ma, dopo aver ricevuto cenni d'assenso da tutti i ragazzi, si apprestò a seguire la cugina.

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