Venezia (parte 3)

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VENEZIA (parte 3)

-Rose!- cominciò a chiamarla Scorpius correndo nel parco, la trovò poco dopo seduta su un masso.
-Potevi rispondere, è mezz'ora che grido-
-Non volevo rispondere. Se ti hanno mandato qui per consolarmi o per qualsiasi altra cosa ho due cose da dire: primo, devono essere pazzi ad aver mandato te e secondo puoi andare dove ti pare per quanto mi riguarda. E sono stata fin troppo gentile-
-è stata Roxanne a dire, anzi ad insistere affinché venissi io-
-Io la uccido mia cugina-
-Grazie per esserti presa cura di me, ieri sera. Ti avrei ringraziato stamattina ma non lo sapevo, me lo hanno detto solo dopo, io non mi ricordo nulla- disse Scorpius imbarazzato e indeciso su cosa dire.
In un paio di giorni aveva visto per due volte le lacrime rigare il viso di Rose, cosa che non aveva mai visto in sette anni.
Le era sempre sembrata una ragazza estremamente forte e ora, vederla piangere, lo confondeva.
-Davvero non...non ti ricordi?- chiese Rose con gli occhi spalancati per la sorpresa.
-Qualcuno mi spiega cosa diavolo è successo? Sia te che Rox avete fatto una faccia quando ho detto che non ricordavo!- esclamò Scorpius esasperato, poi un dubbio lo sfiorò.
-Non ti ho fatto niente...niente di male vero?- chiese preoccupato di aver cercato, da ubriaco, di soddisfare la voglia che da un paio di giorni non accennava a diminuire.
Persino ora, con gli occhi rossi di pianto e semi nascosta dalle ombre degli alberi, sentiva il bisogno di avvicinarsi e baciarla.
E se da ubriaco l'avesse vista ballare e avesse deciso che doveva essere sua?
-Non mi hai violentata se è quello a cui stai pensando- lo rassicurò Rose vendendo la sua faccia terrorizzata.
-Cos'altro ho fatto?- chiese lui un po' meno preoccupato.
A quel punto Rose tacque, imbarazzata.
-Ti prego, questa cosa mi sta logorando- esclamò Scorpius, dopo qualche minuto, sedendosi su un sasso vicino a Rose.
-Ero al bar e quando sei arrivato mi hai detto che mi stavi cercando e hai provato a baciarmi-
-E hai fatto tutto questo casino per un bacio neanche dato?- cercò di ironizzare Scorpius sebbene il fatto che avesse voluto baciarla da ubriaco non fosse incoraggiante.
Era da quando si erano risvegliati nello stesso letto, nudi, che cercava di non pensare a lei in quel modo ma, almeno a se stesso doveva ammetterlo, con scarsi risultati.
Poi, da quando si erano baciati, era cambiato qualcosa.
La situazione era drasticamente peggiorata.
-Ti ho portato fuori per prendere un po' d'aria e hai detto che era colpa mia se avevi bevuto così tanto perché...- Rose si fermò un momento, prese un bel respiro e continuò –Hai detto che hai bevuto tanto perché da...da Montecarlo...non riesci più a dimenticarmi- ammise Rose guardando un punto imprecisato tra i suoi piedi non notando, così, le guance di Scorpius imporporarsi.
-E...e poi?- chiese Scorpius dopo qualche minuto mantenendo con difficoltà la voce ferma.
-E poi mi hai chiesto di guardarti negli occhi e dirti che non avevo provato nulla quando ci siamo baciati, hai anche detto che tu non ci saresti riuscito e...poi mi hai baciata-
-Eri solo ubriaco o è vero?- chiese Rose dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante.
-Ero parecchio ubriaco ma se ti dicessi di non aver sentito niente durante il nostro bacio mentirei. Mi dispiace per averti baciato ieri sera- ammise Scorpius imbarazzato come non lo era mai stato.
-A me non dispiace molto, mi è dispiaciuto di più stamattina quando mi hai trattato così male-
-Scusami, mi dispiace davvero. Ma...stamattina hai detto che ieri sera mi avevi creduto o sbaglio?- chiese lui ricordando all'improvviso la conversazione di quella mattina.
-Te l'ho detto, non mi è dispiaciuto- ripeté lei, sempre più rossa, senza guardarlo in faccia.
Scorpius le prese il mento per farla girare verso di lui e guardarla negli occhi prima di avvicinarsi, con incredibile lentezza.
Bastò che le loro labbra si sfiorassero per trasmettere ad entrambe le stesse sensazioni e la voglia di approfondire il bacio.
-Non può succedere- disse Rose dopo un dolce e delicato bacio.
-Non ci credo nemmeno io ma quello che ho appena provato, quello che provo quando ti bacio, non me lo sto immaginando,vero?-
-Saremmo in due ad immaginarlo perché, incredibilmente, anch'io sento qualcosa, qualcosa che non è il solito odio- scherzò Rose.
-Quello però c'è ancora?- chiese Scorpius sempre a pochi centimetri dal viso della ragazza.
-Ovviamente, tu non sei mica cambiato. Sei sempre il solito imbecille, snob, irritante, figlio di papà...-
Rose non riuscì a continuare perché, d'un tratto, si ritrovò le labbra molto impegnate.
-Arrogante, prepotente, presuntuoso- continuò lei ridacchiando.
-Devo metterti a tacere un'altra volta?- chiese lui sorridendole.
-E tu invece che mi dici? Mi odi ancora?-
-Odiare è una parola grossa, se mi chiedessi se ti trovo un'irritante sotuttoio allora si. Se mi chiedessi se ti trovo insopportabilmente perfettina direi di si- rispose lui.
-Sei simpatico- disse lei sarcasticamente.
-Lo so e te l'abbiamo sempre detto tutti, solo che tu non ci credevi-
-Cosa facciamo ora?- chiese Rose, d'un tratto nuovamente seria.
-In che senso? A me personalmente non dispiacerebbe un altro bacio-
-Imbecille, intendevo nel senso più ampio del termine. Con gli altri e...e anche tra di noi-
-Non lo so Rose, non...è che sembra così assurdo-
-Io ti proporrei una cosa: noi ci proviamo, a stare insieme, e vediamo come va. Intanto peggio di prima non può essere-
-Ci possiamo provare- rispose Scorpius avvicinandosi per baciarla nuovamente e approfondire, questa volta, il bacio.

-Rox non puoi stare li dentro per sempre e prima o poi dovrai spiegarci cosa diavolo sta succedendo!- urlò per l'ennesima volta Albus bussando alla porta della camera delle ragazze.
-Non posso dirti nulla- rispose Roxanne uscendo dalla camera per buttare via il cartone ormai vuoto.
-Roxanne, per favore!- la implorò nuovamente Albus mentre i gemelli assistevano curiosi dal divano.
Un rumore fuori dalla tenda li fece voltare appena in tempo per vedere Rose e Scorpius entrare.
-Siete ancora vivi? Ma cos'è successo? Roxanne ha detto che non ci può spiegare nulla, cosa c'è da spiegare?- li aggredì subito Albus.
-Allora? Rose?- chiese Roxanne esaltata.
-Ragazzi sediamoci un momento- disse Scorpius avvicinandosi ad una poltrona e sedendosi su un bracciolo mentre Rose si accomodava sulla seduta.
-Non ditemelo, ieri sera avete fatto sesso e ora sei incinta, vero? Scorpius prima ti ammazzo io e poi ti ammazzerà suo padre- disse Albus preoccupato.
-Albus non sono incinta e non abbiamo fatto sesso, ti prego calmati-
-Nell'ultima mezzora mi sono immaginato diverse possibilità e tutte finivano con la morte di qualcuno, di solito Scorpius-
-Ehi!- si lamentò Scorpius.
-Scusa amico ma è più probabile che sia stato tu a fare una cazzata che lei- chiarì Albus.
Rose guardò il biondo ridacchiando e anche senza parlare Scorpius capì cosa volesse dire.
-Stai zitta, le fai anche te le cazzate-
-Ma, come ha detto il mio caro cugino, è più probabile che le faccia tu-
-Allora? Ne avete parlato?- chiese Roxanne curiosa.
-Se non mi spiegate immediatamente giuro che do di matto- disse Albus scocciato.
Rose e Scorpius si guardarono un momento e alla fine fu Scorpius a prendere la parola.
-Ieri sera ero parecchio ubriaco e...beh si, ci siamo baciati ma io stamattina non ricordavo niente e questa ragazzina permalosa si è offesa, è per questo che ha fatto la matta tutto il giorno- cominciò Scorpius beccandosi un pugno sul braccio dalla ragazza.
-Poco fa abbiamo parlato e ci siamo accorti di provare qualcosa, qualcosa oltre la reciproca antipatia, e abbiamo deciso di provarci, di vedere cosa succede- spiegò brevemente Rose, prendendo la parola, e facendo rimanere senza parole gli altri ragazzi.
Tutti tranne Roxanne che corse ad abbracciare la cugina, felice.
-Vostro figlio sarà bellissimo!- esclamò lei facendo sbiancare Scorpius ma soprattutto Albus.
-Avevi detto...-cominciò Albus spaventato.
-Non sono incinta e io e Scorpius non abbiamo mai fatto sesso, ok? Roxanne smettila di dire cavolate- disse Rose tranquillizzando tutti.
-E quindi state insieme?- chiese Lysander dopo aver metabolizzato la shockante notizia.
-Non è come l'altra volta quando fingevate?- chiese ancora Lorcan.
Rose, senza rispondere, si voltò verso Scorpius e, afferrandolo per la maglietta, lo portò alla propria altezza per baciarlo con passione.
-Ok, ok, basta- intervenne Albus allontanandoli e facendoli sorridere.
-Vado a spostare la mia roba- disse Roxanne entusiasta, alzandosi dal divano dove si era appena riseduta.
-Perché?- chiese Albus sorpreso.
-Beh stanno insieme, è giusto che dormano insieme, no?- chiese lei come se la cosa fosse ovvia.
-Loro non dormiranno insieme, non mentre io dormo nella camera affianco! Rose continuerà a dormire con te e Scorpius in camera con noi- chiarì Albus.
-Stiamo insieme da nemmeno venti minuti, credo sia giusto dormire separati- intervenne Rose, arrossendo, mentre Rox tornava a sedere, delusa.
-A personalmente non dispiacerebbe ma mi accontenterò- scherzò Scorpius ghignando.
-è rimasta della pizza? Sto morendo di fame!- disse Rose sentendo il suo stomaco brontolare.
-Si, ma è fredda- rispose Lorcan.
-Va bene lo stesso- rispose lei alzandosi e cominciando a mangiare.
-Ti ho mai detto che mangi peggio di un troll?- chiese Scorpius avvicinandosi e prendendo una fetta di pizza mentre Rose iniziava la terza.
-Ti ho mai detto che puoi anche cucirti quel buco tanto spari solo cazzate?- rispose la ragazza ridendo dopo aver deglutito.
-Eh ma poi come farei a baciarti?-
-Mi scoccia dirlo ma hai ragione- ammise lei facendogli l'occhiolino.
Il resto dei ragazzi osservava la scena dal salotto, chi incredulo (Lysander), chi esaltato (Roxanne) e chi preoccupato (Albus e Lorcan).

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