Vienna (parte 1)

5.1K 269 13
                                    

VIENNA (parte 1)

Quella domenica mattina i ragazzi si alzarono presto e, dopo aver comprato dei panini, presero il treno diretto a Vienna.
-A me continuano a non convincere- disse Albus guardando la coppia felice scherzare a qualche sedile di distanza.
-Non puoi semplicemente essere felice per loro?- gli chiese Roxanne.
-Ma è una cosa senza senso! Continuano a litigare come prima, continuano a non sopportarsi ma si baciano-
-Hai mai sentito parlare di tensione sessuale? Capita che quando due persone litighino tanto accumulino tensione e che poi questa esploda, magari dopo averla scaricata con una bella scopata passerà tutto e continueranno semplicemente ad odiarsi- decretò Roxanne lasciando Albus allibito e facendo ridere i gemelli, seduti dietro di loro.
-Non mi aiuti dicendo così!-
-Non volevo aiutarti, è un semplice dato di fatto-
-Non so come comportarmi, l'odio avevo imparato a gestirlo ma adesso...-
-Albus tu non c'entri nulla, la loro relazione riguarda solo loro.Pranziamo?- disse Roxanne.
-Sarà, ma mi sembra comunque strano-
Roxanne non rispose facendo cadere il discorso prima di tirare fuori dallo zaino i panini e, dopo averli passati anche agli altri, cominciò a pranzare.

Il treno si fermò alla stazione centrale di Vienna dopo sette ore di estenuante viaggio e i ragazzi arrivarono nella capitale austriaca nel primo pomeriggio.
-Dove mettiamo la tenda?- chiese Roxanne.
-Non conosco benissimo Vienna ma teoricamente, se andiamo in quella direzione, dovrebbe esserci un grosso parco- disse Rose indicando la strada che, secondo lei, era da percorrere.
-'Non conosco benissimo Vienna' significa che non hai ancora imparato a memoria l'elenco telefonico?- la prese in giro Scorpius.
-Intanto se non ci fossi io non sapreste dove andare, come minimo dovreste ringraziarmi-
-Ce la caveremmo, a Vienna vivono persone, avremmo chiesto a qualcuno-
-Non è sempre legale accamparsi in un parco come barboni, è per questo che facciamo gli incantesimi anti-babbani- precisò Rose.
-Sei insopportabile-
-Lo so- rispose Rose alzandosi sulle punte per baciare velocemente Scorpius.
-Solo io la trovo una cosa assurda?- chiese nuovamente Albus guardando gli amici baciarsi.
Gli altri ragazzi scoppiarono a ridere vedendo la faccia del serpeverde moro ma non lo contraddissero.

Poco dopo i ragazzi raggiunsero l'Arenawiese, uno dei grandi parchi viennesi, e montarono la tenda nell'angolo nord del parco.
-Poco distante ci dovrebbe essere un parco divertimenti ma è domenica, ci sarà tantissima gente! Che ne dite di visitare oggi la città e goderci il parco domani?- propose Rose e, dopo essersi rinfrescati e cambiati, i ragazzi uscirono dalla tenda diretti alla loro prima tappa: l'Hofburg Palace.
Quel pomeriggio, sotto la guida di un esaltata e quasi dispotica Rose, i ragazzi visitarono i più importanti monumenti viennesi: Schönbrunn Palace, il Duomo di S.Stefano, un paio di musei e, per la felicità di Rose, si fermarono anche alla Biblioteca Nazionale Austriaca e quando tornarono alla tenda, dopo aver cenato, erano tutti talmente sfiniti che andarono subito a letto.

La mattina dopo si fermarono a fare colazione in un caffè-pasticceria nella tarda mattinata e ciò rese del tutto superfluo il pranzo.
-Ho mangiato troppo- esclamò Rose uscendo dal locale.
-Forse quel terzo krapfen potevi risparmiartelo- le disse Scorpius.
-Tu fatti gli affari tuoi- gli rispose lei stizzita.
-Se la mia ragazza ha il culo grosso è affar mio- rispose lui ghignando.
-Scorpius!- esclamò Albus sconvolto mentre Rose scoppiò a ridere.
-Da che parte dobbiamo andare?- s'intromise Lorcan.
-Di qui ragazzi, non dovemmo essere lontani- rispose prontamente Rose conducendoli lungo vie sconosciute fino all'ingresso del Prater, un parco enorme in cui per tutto l'anno era possibile visitare il Wustelprater, un grandissimo parco divertimenti.
-Wow! Perché non siamo venuti direttamente qui e non ci siamo rimasti tutto il tempo?- esclamò Roxanne ammirando le pericolose attrazioni del parco.
-Roxanne dopo un giorno o due ti annoieresti, come nel parco in Francia con i nonni di Dominique- le ricordò Rose facendola sbuffare.
-Voglio provare subito quelle montagne russe!- esclamò Rox ammirando l'ottovolante sfrecciare poco lontano.
-Dopo tutto quello che hai mangiato vomiterai- la riprese Lysander.
-Lys, non conosci ancora lo stomaco Weasley?- chiese Rose ridendo e facendo l'occhiolino alla cugina.
Comunque, convinta dal resto del gruppo, Roxanne acconsentì a rimandare le montagne russe per una più tranquilla visita alla sezione magica del museo delle cere.
-Mio padre non è così, non gli assomiglia per niente- disse Rose avvicinandosi al padre che, dietro all'incantesimo protettivo, distruggeva all'infinito un anonimo mangiamorte che si riformava subito dopo solo per farsi disintegrare ancora.
-Ma se è uguale!- esclamò Roxanne ispezionando lo zio.
-Ma no, quando si concentra non fa quella faccia...-
-Rose non puoi pretendere che sia perfettamente identico- disse Lysander scoppiando a ridere.
-Vostra madre è venuta perfetta- disse Albus ai gemelli avvicinandosi alla quasi zia Luna Lovegood intenta a leggere il Cavillo.
-Non è strano ritrovare i nostri genitori qui a Vienna?- chiese Roxanne ammirando il padre abbracciato al fratello gemello.
-Hanno salvato il mondo magico, è normale che siano anche in musei esteri- rispose Rose per niente sorpresa dalla presenza dei parenti e amici in un museo così famoso.
-Beh mio padre, tecnicamente, ha dato una mano nel tentativo di distruggerlo- disse Scorpius guardando il padre seduto su una poltrona davanti ai genitori e a fianco della moglie Astoria.
-Ha fatto qualche cazzata, ok, ma l'importante è che alla fine sia diventato buono e adesso è uno dei migliori medimaghi al mondo oltre che una bravissima persona- disse Rose guardando la famiglia Malfoy.
-Come mai difendi così mio padre?- chiese Scorpius stupito.
-L'ho sempre stimato molto, nonostante le scelte sbagliate ha cercato di redimersi e questo gli fa molto onore. Te l'ho sempre detto che il mio odio per te non era una questione di famiglia, era una cosa totalmente personale- rispose lei facendogli un sorrisino divertito.
-Ah si? Rompipluffe dei miei stivali- rispose lui ridendo e intrappolandole il mento tra il pollice e l'indice per rubarle un bacio.
Continuarono il giro per il museo vedendo più di un volto conosciuto: parenti, amici di famiglia o semplici conoscenti.
All'uscita dal museo, poco più di un'ora dopo, Roxanne insistette per quel fantomatico giro sulle montagne russe, seguito da una successione delle più adrenaliniche attrazioni disponibili.
-Ragazzi...io ho fame- disse Rose scendendo dai calcinculo.
-Rose sei qualcosa di assurdo- disse Albus ridendo.
-Voi continuate pure, io mangio e poi vi raggiungo- rispose lei.
-Ti accompagno- si propose Scorpius, poi continuò –Ma poi come facciamo a ritrovarci?-
-Mamma prima di partire mi ha insegnato un incantesimo che mi porta dalle mie cose che ho perso, Rox tieni il mio braccialetto così quando abbiamo finito possiamo ritrovarvi- rispose Rose togliendosi il bracciale per darlo alla cugina.
I ragazzi si salutarono e si separarono: Rose e Scorpius verso un chiosco e il resto del gruppo verso la prossima attrazione mozzafiato.

-Ne vuoi un morso?- chiese Rose offrendo a Scorpius il pretzel che lui le aveva gentilmente offerto.
-No grazie, sto ancora cercando di digerire la seconda fetta di torta che ho mangiato meno di quattro ore fa-
-Non capisco come tu faccia a non avere fame- rispose lei addentando il nodo di pasta.
-Guarda che quella anormale sei tu- disse lui ridendo.
-Dato che sono anormale puoi anche lasciarmi- rispose lei offesa.
-Incredibilmente, è proprio per le tue assurde e irritanti stranezze che mi piaci- disse lui fermandola e prendendole il viso tra le mani per guardarla negli occhi.
Lei, inevitabilmente, si addolcì.
-Non lo avrei mai detto, ma mi piace sentirti dire che ti piaccio- disse lei sorridendogli a pochi centimetri di distanza.
-Mi piaci da morire e in questo momento non vedo l'ora di baciarti. Cosa che credo farò...- le sussurrò lui avvicinandosi fino a baciarla, prima dolcemente poi con trasporto.
-Tu non mi dici che ti piaccio, stupida orgogliosa?- le chiese lui una volta finito il bacio.
-Mi piaci più di quanto il mio cervello possa accettare- rispose lei seria.
Lui sorrise e poi la prese per mano ricominciando a camminare.
-Non ti facevo il tipo di ragazzo che tiene per mano...e che vuole sentirsi dire i sentimenti dell'altro...e che offre da mangiare alla sua...ragazza?- disse lei pronunciando l'ultima parola come una domanda.
-Non so bene come definirci ma, in mancanza di una migliore definizione, direi che 'ragazzo' e 'ragazza' possono andare bene, no? E comunque posso essere estremamente dolce con chi se lo merita-
-Scorpius Malfoy è il mio dolcissimo ragazzo- disse lei come se dirlo ad alta voce potesse farlo sembrare meno strano.
Lui rise prima di fermarsi ad una bancarella di tiro al bersaglio e pagare all'uomo dieci tiri.
-Sai sparare?- chiese lei stupita.
-No, ma nei film che ci facevano vedere a babbanologia il ragazzo vinceva sempre un peluche da regalare alla ragazza- disse lui ridendo prima di prendere la mira e...mancare il bersaglio di diversi centimetri.
-Ehi! Era il mio primo tiro, non ridere- disse lui prendendo nuovamente la mira e mancando nuovamente il bersaglio mentre Rose continuava a ridacchiare.
-Vuoi provare tu?- chiese lui dopo il terzo tiro andato a vuoto.
-Certo grande cacciatore- disse lei prendendo il fucile per sparare e mancare il bersaglio con grande gioia da parte di Scorpius.
-Facciamo pena- disse lui prendendo nuovamente il fucile.
Alla fine, con solo due tiri andati a segno, Scorpius vinse un peluche a forma di panda alto una decina di centimetri che, molto teneramente, regalò alla sua ragazza.
-Quell'uomo si starà facendo delle grosse risate ripensando alla nostra terribile performance- disse Rose ridendo.
-Avessi usato la bacchetta avrei vinto un peluche grosso almeno quanto te- rispose lui un po' ferito nell'orgoglio.
-Allora preferisco questo piccino, portarsi in giro un peluche enorme senza poter usare la magia non sarebbe facile!-
-In effetti hai ragione, cerchiamo gli altri? Saranno preoccupati-

On the road!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora