Londra

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LONDRA

Alle 8 in punto Rose svegliò il resto del gruppo e, nel giro di un'ora, si erano tutti almeno alzati dal letto.
-Non ho intenzione di perdere l'aereo quindi vedete di muovervi- disse Rose gettando i vestiti a Al e Lorcan che, al tavolo della cucina, erano praticamente addormentati sulle loro tazze.
-è dispotica, non so come fai a starci assieme- disse Albus a Scorpius, seduto sul divano con un biscotto in bocca e i pantaloni infilati per metà.
-Guarda che ti ho sentito!- urlò Rose dall'altra stanza.
-Al cuor non si comanda, amico- rispose Scorpius inghiottendo il biscotto.
-Non siete ancora vestiti? Tra un'ora e mezza dobbiamo essere in aeroporto e ci vuole un'ora per raggiungerlo!- disse ancora Rose già vestita, lavata e con lo zaino pronto.
Albus guardò l'amico come a voler ribadire il commento di prima ma non disse nulla e si limitò a finire il caffè e a vestirsi.
Con appena qualche minuto di ritardo i ragazzi lasciarono il camping e dovettero correre per non perdere il treno che li avrebbe portati in aeroporto.
Nel primo pomeriggio raggiunsero l'aeroporto di Heathrow dal quale si smaterializzarono direttamente alla Tana dove i genitori di tutti erano pronti a festeggiare il loro ritorno.

Dopo un lunghissimo scambio di abbracci e baci i ragazzi e gli adulti si sedettero al tavolo, spostato in giardino per poter ospitare una così numerosa folla.
-Allora ragazzi? Com'è andata?- chiese Molly mentre il marito era completamente assorbito dalla collezione di spine e prese che i nipoti gli avevano portato da ogni paese che avevano visitato.
-Benissimo nonna, è stata una vacanza fantastica!- esclamò Roxanne.
-Mi fa piacere tesori miei, avete studiato tanto ed è giusto che vi divertiate- disse Molly servendo le patate agli adorati nipoti.
-Mamma non li incoraggiare o tra due giorni vorranno partire di nuovo- disse Ron abbuffandosi di roast-beef.
-Ronald come sei noioso, è giusto che si divertano alla loro età- esclamò George facendo l'occhiolino alla figlia.
-Non vedo nulla di rotto ne ferite profonde quindi devo desumere che Scorpius e Rose sono riusciti a convivere in maniera piuttosto pacifica? Non avete raccontato nulla nelle vostre lettere- chiese Harry facendo arrossire sia Rose che Scorpius, seduti con i propri genitori il più lontano possibile l'uno dall'altro.
-Oh si papà, sono andati proprio d'accordo- disse Albus trattenendo le risate e guardando la cugina e l'amico che lo stavano a dir poco fulminando.
-La mia tenda come sta?- chiese subito George, ma venne ignorato.
-Malfoy tuo figlio è proprio identico a te, l'educazione di cui tanto vi vantate appartiene all'uomo delle caverne- disse Ron guardando male Draco, seduto vicino al cognato.
-Ron, ti prego- lo rimproverò Hermione la quale, dopo tutto, aveva imparato ad apprezzare Draco come medico e come padre del migliore amico di suo nipote.
Di tutta la famiglia Weasley solo Ronald e, fino a pochi giorni prima, Rose erano restii ad accettare la presenza della famiglia Malfoy.
-Zia Angelina devi vedere che kit per la scopa abbiamo comprato io e Roxanne in Ungheria, è stupendo!- cercò di cambiare argomento Rose ma il suo caro cugino, nonostante la richiesta di Rose e Scorpius, aveva tutta l'intenzione di far scoprire ai genitori la relazione clandestina dei figli.
-Ma no zio, Scorpius è stato...rilassante, per Rose, oserei quasi dire appagante- intervenne il medio dei Potter mentre Lysander, Lorcan e Roxanne facevano di tutto per coprire le risate.
-Cos'intendi?- chiese Ron confuso.
-Fratellino è così ovvio! I nostri giovani Romeo e Giulietta hanno avuto almeno una notte di fuoco! Succede, un bicchiere in più e...- ma George non riuscì nemmeno a finire la frase perché il fratello minore s'era alzato e aveva cominciato a gridare.
-Non ti permetto di parlare così di mia figlia! La mia bambina non può...- cominciò Ron prima di perdere le parole vedendo il volto rosso e mortificato della figlia.
-Ditemi che non è vero...TU!- urlò poi puntando il dito non verso Scorpius ma verso il padre.
-Bell'educazione che hai dato a tuo figlio! Circuire una povera bambina innocente!-
-Papà ti prego, non...non è come pensi- intervenne Rose con una flebile voce che però fu udita da tutti e da tutti ignorata.
-Mio figlio sa come comportarsi!- urlò di rimando Draco perdendo la sua famigerata calma.
Il resto del gruppo assisteva allo scambio di battute impressionato e divertito. Possibile che due che fino ad un paio di settimane prima si erano profondamente odiati ora avessero fatto sesso?
-Ron, Draco calmatevi, fate parlare i ragazzi- intervenne Harry, abituato a sedare i battibecchi tra i due uomini anche se, solitamente, di ben altra natura.
Gli uomini si sedettero continuando però a guardarsi male mentre venivano rimproverati dalle mogli per il loro comportamento a dir poco infantile.
-Allora? Chi vuole dare una spiegazione?- chiese Harry guardando la nipote e Scorpius.
-Io, io, io- disse Albus praticamente saltando sulla sedia e beccandosi due occhiate assassine dai migliori amici. Gliel'avrebbero fatta pagare dopo, poteva starne certo.
-Albus stai zitto- disse Rose tra i denti, sforzandosi per non affatturarlo.
-Vuoi raccontarlo tu cuginetta? O tu magari, Scorpius- chiese Albus con uno sguardo da vera serpe.
-Rose esigo una spiegazione. Immediatamente!- disse Ron, stanco di aspettare.
-Beh papà è che...insomma non ce lo saremmo mai aspettati ma...insomma Scorpius non è poi così male...e comunque è colpa degli altri quattro- balbettò Rose guardando preoccupata il padre che diventava sempre più rosso ad ogni parola.
-Qualcuno può spiegare cos'è successo in maniera soddisfacente?- chiese George, più curioso che mai, intenzionato a far peggiorare il colorito del fratello.
-Papà avrei voluto dirtelo in modo diverso ma...in fondo non importa come. Mi sono innamorata di Scorpius e lui è innamorato di me e...papà per favore calmati- disse Rose dopo un profondo respiro.
-Ronald, calmati, ti sentirai male- s'intromise Hermione preoccupata dal colorito del marito che non aveva mai raggiunto un colore così acceso.
-Lei...! Lui...! Malfoy...!- disse Ron senza riuscire a formulare un pensiero coerente.
Draco intanto, senza dire una parola, fissava il figlio con un'espressione indecifrabile.
-Weasley, vorrei parlare un momento con te in privato- disse finalmente Draco distogliendo lo sguardo dal figlio e puntandolo su Ron.
-Lasciate qui le bacchette- dissero immediatamente Hermione e Astoria mentre i mariti si alzavano e andavano in cucina, chiudendo la porta.
-Albus io ti ammazzo- disse Rose.
-Qualcuno doveva dirlo- disse lui semplicemente continuando a mangiare.

Intanto all'interno della cucina una conversazione decisamente singolare stava avendo luogo.
-Cosa vuoi Malfoy? Non ti sembra abbastanza...quello- disse Ron indicando i loro figli fuori dalla finestra.
-Non so bene come affrontare la cosa ma in qualche modo dobbiamo fare. Contro ogni aspettativa la tua Rose e il mio Scorpius si amano e...dobbiamo prendere una decisione-
-Mia figlia è sempre stata libera di prendere le proprie decisioni, l'avrei lasciata uscire con chiunque, una volta conosciuto, ma proprio tuo figlio doveva scegliere?- disse Ron, demoralizzato, sedendosi su una sedia.
-Non l'avrei mai creduto possibile ma, se i loro sentimenti sono sinceri, sono disposto a mettere una pietra sopra alla nostra antipatia, per il loro bene- disse Draco porgendo la mano a Ron che la guardò titubante.
-Non so se sperare che questa pazzia finisca presto o che mia figlia sia felice- rispose il rosso afferrando la mano del biondo e stringendola prima di uscire nuovamente in giardino dove il resto degli invitati era rimasto in religioso silenzio in attesa del verdetto, tutti tranne Luna che, poco distante, dava la caccia agli gnomi insieme al figlio Lorcan.
Come i padri uscirono dalla porta gli occhi di tutti si puntarono su di loro, Draco guardò un momento Ron prima di prendere la parola.
-Abbiamo deciso che, se vi amate, non possiamo impedirvelo e cercheremo di farcelo andare bene- riassunse Draco.
Rose, incredula, si alzò per andare ad abbracciare il padre mentre Scorpius sorrideva prima al proprio e poi alla ragazza.
-Ma dai! Io volevo almeno un pugno o uno schiantesimo! Se avessi saputo che andava tutto così liscio non avrei mai detto nulla- si lamentò Albus rammentando alla cugina la sua stupida boccaccia.
-Ti ammazzo- disse Rose correndo verso il cugino che, alzandosi, cominciò a correre.
Troppo lentamente però, in un attimo fu placcato da Rose e venne trascinato sull'erba.
-Ti dovrei spaccare la faccia, lo sai?- disse Rose prendendo il cugino per la collottola, seduta a cavalcioni su di lui.
-Su Rosie, ragioniamo...insomma, alla fine è andato tutto bene, no?- disse Albus spaventato.
-Come minimo dovresti chiedere scusa sia a me che a Scorpius e poi implorare pietà, sai cosa posso farti- lo minacciò Rose tirando fuori la bacchetta senza mai avere davvero l'intenzioni di usarla.
-Ok, mi dispiace ragazzi. Mi sono comportato malissimo, mi dispiace davvero- disse Albus e la cugina, soddisfatta, si alzò porgendo la mano ad Albus per aiutarlo ad alzarsi.
-Capisco perché la trovi attraente- sussurrò Draco all'orecchio di suo figlio mentre tutta la famiglia guardava Rose bistrattare Albus, cosa che succedeva abbastanza spesso.
-è una forza, l'unica in grado di tenermi testa. Così maledettamente insopportabile-
-Guarda che ti ho sentito, Malfoy- rispose Rose avvicinandosi a lui.
-Rinfodera la bacchetta Weasley- disse lui con un ghigno ed un tono di sfida.
-Altrimenti?- rispose lei, sempre più vicina.
-Potresti dovertene pentire- sussurrò Scorpius all'orecchio della ragazza in modo che solo Rose potesse sentire.
-Ehi Malfoy! Ho detto che va bene ma mantieni le distanze- intervenne Ron allontanando i due innamorati che, ridacchiando, tornarono ai loro posti, in mezzo a quella stramba famiglia.

fine.

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