Montecarlo - Monaco (parte 2)

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MONTECARLO – MONACO (parte 2)

La mattina dopo Scorpius si alzò prima di tutti gli altri, comunque verso le 10, e uscì dalla tenda per rientrare circa venti minuti dopo con sei cappuccini fumanti, un sacchetto di brioches e un’altra busta.
-Dove sei stato? Ci stavamo preoccupando- disse Albus vedendo entrare il suo migliore amico.
-Vedo come vi stavate preoccupando- disse Scorpius vedendo Albus giocare con i gemelli e le ragazze sul divano a chiacchierare.
-Cavolo, è tornato. E io che speravo se ne fosse andato- disse Rose senza nemmeno guardare il biondo.
-Allora non la vuoi la colazione?-
-Hai portato la colazione?- gli chiese Rose stupita.
-Sono un bravo ragazzo, ogni tanto penso agli amici. Se la volete, venite e ve la prendete. Ho anche comprato del pesce per il pranzo-
I ragazzi si avvicinarono tutti al tavolo per fare colazione mentre Scorpius metteva a posto la spesa e poi li raggiunse.
-Per oggi avete qualche idea?- chiese Roxanne con le labbra sporche di crema pasticcera.
-Io no, voi?- rispose Albus con la bocca piena di brioche.
-Io pensavo di fare un pomeriggio tutto al femminile, voi potete fare quello che volete ma credo che noi ci rilasseremo nella spa che abbiamo visto ieri sera- disse Roxanne facendo l’occhiolino alla cugina.
-Ottimo, ho proprio bisogno che qualcuno mi coccoli per qualche ora- disse Rose bevendo il suo cappuccino.
-Già, devi essere proprio stressata. Vero?- la prese in giro Scorpius.
-E anche se fosse? Tu cosa ne sai e soprattutto cosa ti interessa?-
-Nulla, di te non mi interessa proprio nulla-
-Ehi, ehi ragazzi basta. Finitela ok? Forse un po’ di distanza ci può fare bene, noi faremo un giro e cercheremo qualcosa da fare stasera…voi divertitevi ragazze- disse Albus intento, come sempre, a pacificare gli amici.
-Allora Rosie dopo pranzo io e te ce ne andiamo. E, ragazzi, procurate anche la cena perché non credo noi torneremo in tempo-
-Avete intenzione di starci tutto il pomeriggio?- chiese Lorcan.
-Certamente- risposero entrambe le ragazze prima di chiudersi in camera.

Pranzarono velocemente nel primo pomeriggio e poi i ragazzi accompagnarono Rose e Roxanne alla spa prima di fare un giro per la città.
Le ragazze usufruirono di praticamente ogni servizio offerto dalla spa: dal bagno turco ai massaggi, dai bagni di fango al’idromassaggio e tornarono nella tenda rilassate e felici.
-Divertite ragazze?- chiese loro Albus quando le vide entrare.
-Molto, è stato un pomeriggio splendido- rispose Rose sorridente.
-E non vi siamo mancati nemmeno un po’?-
Le ragazze risposero con un secco –No- facendo ridere gli altri e poi corsero a dare un bacio sulla guancia al loro cugino preferito.
-La cena, comunque, è pronta e abbiamo deciso cosa fare stasera-
-Cos’avete preparato? Non sento nessun odore strano..- disse Rose sospettosa.
-Quindi dove ci portate?- chiese invece Roxanne.
-Pizza, è già sul tavolo, e in un localino molto molto carino. Vestitevi bene che qui sono tutti chic- rispose Lysander ridacchiando.
-Quanto bene? Non elegante come ieri vero?- chiese Rose.
-No, noi mettiamo la camicia ma la giacca no- rispose Scorpius sedendosi a tavola, imitato poco dopo dal resto del gruppo.

Quando ebbero finito di cenare ed buttato via i cartoni della pizza, i ragazzi andarono a farsi la doccia a turno e per le 10 erano tutti pronti quindi uscirono dalla tenda e raggiunsero il locale poco lontano.
-Alla faccia del localino- esclamò Roxanne entrando e guardandosi attorno.
Le grandi vetrate offrivano una fantastica vista sul porto e sulla luna riflessa nell’acqua calma mentre all’interno luci stroboscopiche e fari di ogni colore illuminavano le centinaia di persone che ballavano a tempo di musica.
-Fico vero? Ce lo hanno consigliato alcune ragazze che abbiamo incontrato oggi al porto- spiegò Albus.
-Spero proprio di trovarle, erano davvero fiche- aggiunse Scorpius facendo l’occhiolino all’amico che rise.
-Niente troiette nella tenda, e parlo con tutti e quattro- li minacciò Rose serissima.
-Cercheremo un altro posto dove portare le nostre conquiste- le rispose Scorpius.
-Come se poteste mai ‘conquistare’ qualcuna- li schernì lei prima di prendere Roxanne e andare in pista a ballare.
I ragazzi raggiunsero il bar e, dopo aver bevuto i loro cocktail, si lanciarono in pista a ‘caccia’ di ragazze mentre le loro compagne si sentivano più prede che cacciatrici.
-Come sono sfrontati questi ragazzi francesi!- gridò Roxanne all’orecchio della cugina respingendo le avances un po’ troppo esplicite di un ragazzo che avrà avuto come minimo il doppio dei suoi anni.
-Si, cercano di mettere le mani dappertutto- concordò Rose divincolandosi dalla presa sui suoi fianchi di un ragazzo moro.
-Quello era carino, una possibilità potevi dargliela-
-Non sono qui in cerca di un’avventura, voglio solo ballare- disse Rose.
-Contenta tu, io se trovo un bel francesino mi diverto-
-Roxanne sei incredibile. Vuoi fare la collezione? Un ragazzo per Stato?- le chiese Rose contrariata.
-Rose qualche bacio non ha mai ucciso nessuno. A proposito…quel ragazzone biondo mi fissa da mezz’ora e la sua bocca è proprio invitante. Ti dispiace?-
-No, certo. Vai e divertiti, tu che non hai rimorsi di coscienza- le rispose Rose avviandosi verso il bar e ordinando un bicchiere.
-Attenta a non esagerare- le disse Scorpius raggiungendola al bancone.
-So quando fermarmi, fatti gli affari tuoi-
-Se ti ubriachi Albus mi riterrà direttamente responsabile-
-Perché? Non sei mica la mia balia- rispose Rose ridendo.
-Fortunatamente hai ragione- concordò Scorpius ordinando anche lui un bicchiere.
-E tu? È già il secondo che ti vedo in mano-
-Terzo veramente ma posso reggere molto più di te-
-Io non credo- rispose Rose sicura.
-Quante sbornie ti sei presa, Weasley? Voi corvonero passate forse il sabato sera a bere? Io non credo..-
-Forse non sarò ‘esperta’ come te ma qualche esperienza la ho e poi tu stasera a cena hai mangiato pochissimo quindi non hai niente che assorba l’alcool nello stomaco-
-Benissimo, ti sfido. Il primo che vomita perde, ci stai?-
-E Albus?- chiese lei spaventata solo per un momento.
-Siamo maggiorenni, possiamo fare quello che vogliamo-
-Perfetto- rispose Rose stringendo la mano a Scorpius che, facendo un cenno al barista, si fece portare altri due bicchieri.

Quando Albus, Lysander, Lorcan e Roxanne, dopo averli cercati per mezzo locale, li trovarono, Rose e Scorpius erano seduti su un divanetto palesemente ubriachi.
-Non dovevamo lasciarli soli- disse Lysander vedendoli in quelle condizioni.
-Che imbecilli. Posso capire Scorpius ma Rose non si è mai comportata così- aggiunse Roxanne.
-Su portiamoli fuori che magari un po’ d’aria fresca li fa riprendere- decise Albus prendendo il suo migliore amico insieme a Lorcan mentre Roxanne e Lysander si occupavano di Rose.
Con qualche difficoltà raggiunsero la tenda e li posarono sul divano, non si erano nemmeno svegliati.
-Domani mattina mi sentono- disse Albus furibondo.
-E secondo te servirà a qualcosa? Non ti hanno ascoltato in sette anni perché questa volta dovrebbe essere diverso?- fece notare Roxanne.
-Si, ma cosa posso fare? Di certo non la passeranno liscia. Li hai visti in che condizioni sono?-
-Certo che li ho visti e ho già anche avuto un’idea-
-Sarebbe?- chiese Lorcan.
-Sono ubriachi marci, domani non ricorderanno niente. E se gli facessimo scoprire sulla loro pelle che bere così tanto può portare a sgradevoli conseguenze? Oltre mal di testa e cose così- disse Roxanne con uno sguardo malandrino.
-Rox non credo di seguirti, puoi spiegarci bene cosa vorresti fare?- le chiese Lysander.
-Io proporrei di fargli credere di essere andati a letto insieme, spogliarli e metterli nel letto mio e di Rose. Domani non ricorderanno nulla e quella sarà l’ovvia conclusione. Intanto tra loro peggio di così non può andare! Anzi, magari pensando di essere andati così d’accordo si riappacificheranno un po’, no?- propose Rox.
-Salazar sei perfida! Mi piace!- approvò Albus.
Anche i gemelli approvarono la punizione, seppur con qualche remora, e aiutarono i cugini a trasportare Rose e Scorpius nella stanza delle ragazze.
Albus si occupò di spogliare Scorpius mentre Roxanne tolse i vestiti a Rose, lasciandola solo con gli slip.
Poi, contenti del loro piano, andarono a dormire.

La mattina dopo, quando si svegliò, la prima cosa di cui Rose si rese conto fu il mal di testa.
Ricordava pochissimo della sera prima, solo di aver bevuto più del dovuto, molto più del dovuto.
Girandosi nella dormiveglia, poi, si accorse di altre due cose: indossava solo gli slip e il corpo che riposava con lei nel letto non apparteneva a sua cugina Roxanne ma a Scorpius Malfoy.
E anche lui era, apparentemente, senza vestiti.
-Oh merda- disse Rose coprendosi meglio con il lenzuolo.
-Eh? Che ci fai nel mio letto?- chiese Scorpius, con la bocca impastata, svegliandosi.
-Non sono io nel tuo letto, sei tu che sei nel mio! E siamo senza vestiti- gli fece notare Rose, cercando di coprirsi e molto vicino ad una crisi isterica.
-Vuoi dire che stanotte…?- chiese Scorpius sedendosi.
-Non mi ricordo niente! L’ultima cosa che mi ricordo è che tu mi hai fatto bere molto più di quanto avrei dovuto- lo accusò Rose.
-Ah, quindi stai dando la colpa a me?! Non ti ho mica costretto!-
-Stai zitto per favore. Non può essere successo. Non posso averlo fatto…con te!- esclamò Rose con le lacrime agli occhi.
-Non mi ricordo nulla- disse lui confuso, poi vedendo la ragazza quasi in lacrime, continuò.
-Non era la tua prima volta, vero? Dimmi che non era la tua prima volta-
-No che non era la mia prima volta ma io non sono come te! Per me è comunque una cosa importante, io non faccio sesso con chiunque!-
-Senti mi dispiace ok? Non doveva succedere, non così, ma eravamo ubriachi ed è successo…ormai non ci possiamo fare nulla- cercò di consolarla Scorpius, sorpreso delle lacrime della ragazza.
In sette anni che si conoscevano non l’aveva mai vista piangere.
-Cosa facciamo adesso? Gli altri, Albus…- chiese Rose cercando di calmarsi.
-Non lo so, non lo so proprio. Non so neanche quanto sappiano di…di questo-
-Oddio, e se ci hanno sentito? Merlino non sopporto non ricordare, non berrò più un goccio in vita mia-
-Intanto direi di vestirci e di andare di là a scoprire quanto sanno- propose Scorpius.
-Vorrei non uscire mai più da questa camera ma purtroppo hai ragione. Girati-
-Lo trovi necessario? Dopo stanotte…-
-Ma non ti ricordi nulla quindi girati-
Scorpius obbedì e Rose afferrò una maglietta e un paio di leggings.
-Sono vestita e ho chiuso gli occhi, vestiti-
-Per quanto mi riguarda puoi anche tenerli aperti gli occhi, non ho nulla da nascondere. Anzi ho un problema…qui ci sono solo i boxer. Non ho idea di dove siano gli altri vestiti e certamente non posso uscire da qui in boxer-
-Nella mia valigia dovrebbero esserci un paio di pantaloni della tuta, sono comodi quindi dovresti starci-
-Qui vedo solo un sacco di biancheria da vecchia. Uh del pizzo, avevo perso le speranze- disse Scorpius rovistando nella valigia della ragazza.
-Togli le mani dalla mia biancheria!- esclamò Rose imbarazzata raggiungendolo e chiudendo la valigia.
-Tieni, mettiti questi- gli disse Rose passandogli i pantaloni e sforzandosi di non guardare il corpo muscoloso di Scorpius.
Una volta vestiti, Rose e Scorpius uscirono dalla camera scoprendo che il resto del gruppo dormiva ancora.
-Scaldo il latte o vuoi il tè?- le chiese Scorpius entrando in cucina.
-Tè, grazie- rispose lei prendendo i biscotti dalla credenza mentre Scorpius faceva bollire l’acqua con un colpo di bacchetta e la versava nelle tazze.
-Potevate dircelo, ieri sera, che tornavate prima. Ci siamo spaventati un sacco quando non vi abbiamo più trovato- disse Albus uscendo dalla stanza insieme a Lysander.
-Ehmm ero molto ubriaco e Rose mi ha aiutato a tornare qui- improvvisò Scorpius dopo una rapida occhiata alla ragazza che era arrossita e cercava di nascondersi dietro la tazza.
-Come mai non lo hai messo a dormire nel suo letto?- chiese Lysander girandosi a prendere una tazza per nascondere il sorriso che rischiava di sfuggirgli.
-Ehmm beh la nostra camera è più vicina alla porta e ho faticato a portarcelo…poi volevo essere sicura che non stesse troppo male- inventò Rose agitata.
-E da quando ti interessa se sta male?- chiese Albus fingendosi sospettoso mentre, in realtà, si stava divertendo un mondo.
-Non l’ho mai voluto morto, specialmente non sotto la mia responsabilità, non volevo mica che si strozzasse con il suo stesso vomito- spiegò lei cominciando ad essere sempre più sicura delle proprie bugie.
-Rosie ma non sono i tuoi pantaloni quelli?- chiese Roxanne entrando e notando la tuta di Scorpius.
-Si, ho sporcato i miei pantaloni ieri e Rose mi ha prestato i suoi per dormire-
-A che ora abbiamo il treno stasera?- chiese Rose per cambiare discorso. Non le piaceva mentire ma i suoi compagni non potevano sapere quello che lei pensava essere la verità.
-Poco prima delle undici- rispose Lysander.
-E oggi cosa volete fare?- chiese Roxanne.
-Io credo che cercherò di riposare, ho un gran mal di testa- disse Rose massaggiandosi le meningi.
-Ma non era lui quello ubriaco?- chiese Albus faticando a nascondere un sorriso.
-Beh si, era più ubriaco di me, ma io non ci sono abituata. Vado in spiaggia e ho intenzione di dormire, non svegliatemi prima dell’ora di cena- annunciò Rose facendo un salto in camera per cambiarsi prima di uscire dalla tenda diretta alla spiaggia.

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