Vernazza (parte 2)

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VERNAZZA (parte 2)

-Ehi Rose, mi dispiace davvero- le disse Albus vedendola tornare.
-Dispiace a me di aver reagito così. È che...beh ragazzi c'è qualcosa che non sapete- disse Rose.
-Cosa succede?- chiese Roxanne vedendo la cugina così preoccupata.
-Scorpius ti prego dillo tu, io...io non credo di farcela- disse Rose prendendogli la mano e cercando di non ridere. Non era una grande attrice.
-Sediamoci, è meglio- disse Scorpius con fare teatrale.
-Ragazzi mi state facendo preoccupare, che diavolo succede?- chiese Albus una volta seduto sugli asciugamani.
-Ieri mattina, quando ci siamo svegliati e ci siamo accorti di essere nudi e abbracciati, abbiamo cominciato a parlare, poi a scherzare e...beh noi credevamo di aver fatto il bis ma...- spiegò Scorpius lasciando la frase in sospeso.
-COSA? State scherzando?!- esclamò Albus più che sbigottito mentre il resto del gruppo era semplicemente a bocca aperta.
-Albus senti, non è tutta colpa nostra. Insomma siete voi che ci avete fatto credere di essere stati a letto insieme! Noi...beh dovresti essere felice, no? Abbiamo smesso di odiarci...-disse Rose.
-...e abbiamo cominciato ad amarci- continuò Scorpius guardando Rose con quello che sperava che fosse uno sguardo innamorato.
-Io non ci credo- disse Roxanne scettica.
-A cosa non crederesti, scusa?- chiese Rose prendendo la mano di Scorpius.
-A voi due, insomma! Vi siete odiati per sette anni e ora, solo perché eravate nudi, vi amate?-
-Non è solo perché eravamo nudi ma perché abbiamo parlato tanto e abbiamo scoperto di avere tanto in comune e, in fondo, ci siamo sempre stimati molto- spiegò Rose preoccupata di essere scoperta.
-Fatto sta che non ci credo, avete continuato a litigare anche dopo-
-Noi non smetteremo mai di litigare ma è la parte migliore della nostra relazione, dopo il sesso- disse Scorpius facendo l'occhiolino alla rossa che ridacchiò tirandogli un pugno sul braccio.
-Scorp, Merlino, finiscila- disse Albus disgustato.
-Baciatevi- li sfidò invece Roxanne.
-Io non li voglio vedere baciarsi! Non riuscirò mai a togliermi questa schifo di immagine dalla mente! È colpa del tuo stupido scherzo Roxanne- disse Albus.
-Albus ma non capisci? Si stanno solo vendicando, non staranno mai insieme. E non si baceranno mai- disse Roxanne sicura facendo preoccupare Rose.
Senza attendere oltre Scorpius si avventò sulle labbra della ragazza che, anche se sorpresa, rispose dolcemente al bacio.
Il ragazzo, sfiorando le sue labbra con la lingua, si assicurò l'accesso alla bocca di Rose ma, toccandole il seno, osò troppo e Rose lo interruppe bruscamente.
-Ma sei pazzo?- esclamò lei mentre Roxanne esultava.
-Ve l'avevo detto! Sarei dovuta essere una Corvonero per quanto sono intelligente!-
-Come avete potuto farci credere una cosa del genere?- chiese Albus mentre i gemelli, scandalizzati prima, adesso ridacchiavano divertiti.
-Complimenti Rose, ci hai fatti scoprire- disse Scorpius.
-Se sei un porco maniaco non è colpa mia! Per un momento...e comunque tu, Albus! Noi fare una cosa del genere a voi? Ma come avete potuto voi fare una cosa del genere a noi!- esclamò Rose furiosa.
-Ragazzi io proporrei di dimenticare tutto, abbiamo sbagliato tutti e fine della storia. Che ne dite?- disse Lysander cercando di calmare il gruppo: mancavano ancora sette giorni alla fine della vacanza e lui non voleva ne tornare a casa prima ne sentirli litigare tutto il tempo.
-Ci perdoni Rose?- chiese Albus con gli occhioni da cucciolo che sapeva avrebbero sciolto la cugina e consapevole di essere più in torto della finta-coppia.
-Ehi! E a me non lo chiedi?- chiese Scorpius ma venne ignorato.
-Può darsi- rispose la rossa e Albus le saltò addosso per abbracciarla, facendola ridere.
-Scorp so che a te non frega di andare a letto con chiunque quindi non mi sembrava così grave ma comunque scusami- disse Albus dopo essersi riseduto.
-Mi state dipingendo come un ninfomane-
-Perché, non lo sei?- chiese Rose ma Scorpius la ignorò e si alzò dall'asciugamano.
-Dimentichiamo tutta questa faccenda e andiamo a mangiare! Ho una fame incredibile- disse Scorpius cominciando a piegare gli asciugamani aiutato dagli altri.
Richiamati dall'ottimo profumo entrarono in una focacceria e comprarono un pezzo di focaccia genovese e uno di pizza a testa poi, per non mangiare sotto il sole cocente, presero un sentiero e si sedettero all'ombra di un albero quasi sulla cima del promontorio.
Il panorama contribuì a calmare tutti i ragazze che cominciarono a ridere e scherzare come se non fosse successo nulla.
Dopo pranzo tornarono in paese per controllare gli orari del treno e per fare i biglietti.
-Ora cosa facciamo?- chiese Rose infilando i biglietti nel proprio zaino.
-Non lo so, è un paese così piccolo! Non c'è molto da fare- asserì Roxanne sconsolata.
-Si dice che la passeggiata che collega Vernazza a Monterosso, un'altra delle Cinque Terre, sia bellissima- disse Lysander sfogliando un depliant trovato in stazione.
-E quanto è lunga?- chiese Roxanne.
-Tre chilometri e mezzo- rispose Lysander leggendo.
-Che sarebbero circa due miglia- precisò Rose.
-Per me sono fattibili, a me va bene- disse Scorpius e, dopo che tutti ebbero dato il loro consenso, i ragazzi cominciarono a camminare e presto le strade lastricate del piccolo paese lasciarono il posto al terreno più irregolare del sentiero, pochi metri sul livello del mare.
Impiegarono poco più di due ore a percorrere quel sentiero immerso nella natura, fermandosi spesso per riposare, bere, o godersi il panorama e quando arrivarono a Monterosso montarono la tenda poco fuori dal paese per potersi fare una doccia e cambiarsi i vestiti sudati.

-Dove ceniamo stasera?- chiese Rose uscendo dalla propria stanza vestita e pronta per uscire.
-Oh se trovassimo un altro posto come quello di oggi sarebbe perfetto, quant'era buona quella focaccia?- disse Roxanne seduta sul divano ancora in accappatoio.
-Non è meglio se ti vesti Rox?- le chiese Albus uscendo dalla camera dei ragazzi allacciandosi la camicia.
-Ora vado, mi avete fatto camminare un sacco oggi. Sono stanca!-
-Su, non lamentarti e vatti a vestire così poi andiamo a mangiare- le disse Lorcan, seduto con lei sul divano.
-Come siete noiosi- sbuffò Roxanne alzandosi e andandosi a mettere un vestitino a fiori.
Quando furono tutti pronti uscirono e, dopo pochi minuti di cammino, decisero di fermarsi in un ristorantino tipico sulla costa.
Albus, sentendosi ancora in colpa, offrì la cena al resto del gruppo e poi si avviarono verso la stazione per prendere il treno.

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