Lloret de Mar (parte 1)

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LLORET DE MAR (parte 1)

-Merlino che mal di testa- esclamò Albus uscendo dalla camera dei ragazzi reggendosi la testa.
-Se non avessi bevuto così tanto non ti farebbe male- gli rispose Rose, già seduta al tavolo a fare colazione con Roxanne.
-Shhh. Non fare la saputella, Weasley-
-Intanto quella saputella di tua cugina è uscita presto stamattina per andare a prendere del caffè per voialtri ubriaconi- gli rispose Rose indicando quattro grossi bicchieri di caffè bollente posati sul tavolo.
-Davvero? Salazar quanto ti amo!-
Le ragazze risero e, un momento dopo, anche gli altri tre ragazzi uscirono dalla stanza, probabilmente richiamati dall’aroma del caffè.
-Oggi cosa facciamo?- chiese Lysander una volta finito il caffè.
-Mentre voi idioti eravate impegnati a bere e a fare gli idioti…- cominciò Rose.
-E a farci le spagnole- specificò Albus facendo l’occhiolino agli amici.
-Eravate così ubriachi che, per quanto ne sapete, ieri sera potreste aver limonato con un palo…o tra di voi- disse Roxanne facendo scoppiare a ridere Rose.
-Ehi!- esclamarono tutti e quattro i ragazzi, indignati.
-Comunque, tralasciando le strane tendenze di voi ubriachi, mentre voi eravate occupati, io e Roxanne abbiamo fatto la conoscenza di due simpatici ragazzi spagnoli…-
-Non ci interessano le vostre conquiste- disse Albus.
-Se mi facessi finire, Albus, te ne sarei grata! Dicevo che questi ragazzi ci hanno detto che stasera organizzano una festa a pochi chilometri a nord di Barcellona, in una cittadina chiamata Lloret de Mar. È una specie di falò sulla spiaggia ma con musica, da bere e un sacco di ragazzi-
-Fico! Come ci arriviamo?- chiese Lorcan.
-Ho pensato anche a questo e prima, quando sono andata a prendervi il caffè, mi sono informata e ho già anche preso i biglietti per l’autobus. Parte tra due ore quindi preparatevi- disse Rose tirando fuori dalla tasca sei cartoncini e andandosi a vestire nella propria camera.

-Ragazzi, guardate che mare!- esclamò Roxanne una volta scesi dall’autobus, sulla passeggiata di Lloret de Mar.
-Troviamo velocemente un posto dove montare la tenda e posare tutta la roba, non vedo l’ora di fare un bagno- disse Lorcan.
Infondo alla passeggiata trovarono un piccolo boschetto dove poter posizionare la tenda e, una volta preparati e fatti gli incantesimi, tornarono sulla spiaggia.
-Rose io vado in acqua con i ragazzi, tu vieni?- chiese Roxanne alla cugina già sdraiata sull’asciugamano.
-No grazie, credo che me ne starò qui. Il sole che abbiamo in Inghilterra non è così e ho intenzione di prenderne il più possibile-
-Teoricamente il sole è lo stesso, e poi saresti tu la Corvonero-
-Te lo hanno mai detto che sei un’imbecille?- rispose Rose sorridendo.
-Si, goditi il sole- disse Roxanne raggiungendo i ragazzi già al largo mentre Rose sprofondava lentamente in un sonno tranquillo.

-Hola! ¿Tù eres Rose? ¿Has decidido venir?- disse un ragazzo svegliando Rose.
-Cosa? Oh, sei tu. Hola!- rispose Rose riconoscendo Miguel, il ragazzo conosciuto in discoteca.
-Ciao, donde està Roxanne?-
-è in acqua- gli rispose Rose indicandogliela, poco distante, mentre tentava di affogare uno dei gemelli.
Miguel le disse qualcosa ma, dato la sua limitata conoscenza dello spagnolo, Rose non capì e gli chiese di ripetere.
-Esta noche…à la fiesta?-
-Si si, veniamo tutti-
-Fantastico! Ci divertiremo! Nos vemos esta noche!- disse lui allontanandosi.
-Dov’è che vi vedete stasera?- chiese Scorpius, appena arrivato, sdraiandosi sul proprio asciugamano.
-Dove ci vediamo tutti- rispose Rose, rimettendosi gli occhiali da sole.
-Potresti anche essere un po’ più esplicita-
-è Miguel, il ragazzo che ci ha invitato alla festa di stasera-
-E hai intenzione di ‘divertirti’ con lui stasera?- chiese Scorpius ridacchiando.
-Innanzitutto non sono affari tuoi e poi c’è gente che con ‘divertirsi’ non intende solo scopare. Se tu sei così triste da non conoscere altri divertimenti non è colpa mia-
-O magari sei tu che non lo conosci abbastanza bene. Fidati, non c’è divertimento migliore- disse Scorpius facendole un occhiolino che però lei, impegnata a prendersi il sole, non colse.
-Sei impossibile…e anche schifoso-
-Non me l’ha mai detto nessuno ‘schifoso’, anzi di solito ricevo un sacco di complimenti- disse lui allusivamente.
-Scommetto che ‘porco’ qualcuna te l’ha detto. E poi che ci fai qui? Non potevi startene in acqua?-
-Volevo scaldarmi un po’ e poi Roxanne stava cercando di affogarci tutti-
-Comunque adesso, se non ti dispiace, vorrei stare tranquilla-
-Il tuo amico però non ti disturbava, sbaglio?-
-Lui non mi fa saltare i nervi! Senti Scorpius, io voglio godermi questa vacanza e non sarai tu a rovinarmela- disse lei sempre più irritata.
-Scusa, davvero. È che è così divertente quando ti arrabbi- disse lui scoppiando a ridere.
-Fanculo Scorpius- esclamò lei dandogli le spalle.
-Vorrei proporti una cosa- disse lui dopo qualche minuto di silenzio poi, non avendo ricevuto risposta, continuò.
-Facciamo una scommessa. Tu pensi che io sia un idiota, vero?-
-‘Idiota’ è un eufemismo-
-Scommettiamo che posso farti cambiare idea?-
-Non credo-
-Non credi che io ci riesca o non credi di fare accettare la sfida?-
-Entrambe le cose-
-Beh…ma se non credi di poter cambiare idea perché non scommettere?-
-Per una volta il tuo ragionamento non fa una piega, ma ci sono un paio di dettagli da definire. Cosa c’è in palio e il termine di tempo- disse lei alzandosi a sedere per guardarlo in faccia.
-Non chiedo tanto, mi basta che tu ammetta che non sono un’idiota-
-Non accadrà, in cambio devi lasciarmi in pace per tutta la vacanza. Ci stai?-
-Perfetto, entro quando devo farti cambiare idea? Una settimana?-
-No, domani mattina, quando mi sveglio, decido-
-E mi dai solo stasera?!- esclamò lui.
-Prendere o lasciare. Che c’è? Credi di non potercela fare?-
-Andata, ma voglio alzare la posta allora. Devi ammetterlo davanti agli altri- rispose lui porgendole la mano con uno sguardo di sfida.
-Perfetto, preparati perché sono più che certa che tu sia un’idiota e in una sera non mi farai cambiare l’idea che si è formata in sette anni-
-Vedremo, lo sai che dovrò starti vicino per dimostrartelo?-
-Iniziamo male-
-Non vi state ammazzando vero?- chiese Albus raggiungendoli insieme al resto dei ragazzi.
-No no, anzi..andiamo sorprendentemente d’accordo- rispose Scorpius con un ghigno.
-Parla per te- smentì subito Rose facendo ridere tutti.
-Ragazzi si sta facendo tardi e prima che ceniamo, ci laviamo e prepariamo…forse è meglio tornare alla tenda- disse Lorcan asciugandosi con il telo da mare.
-Cosa mangiamo? Io ho già fame- disse Roxanne infilandosi il caftano direttamente sopra al costume.
-Potremmo prendere qualcosa di già pronto, non ho voglia di cucinare- le rispose Rose.
-A me va bene, chi va?- chiese Lysander
-Andiamo noi, va bene Scorp?- propose Albus.
-Ok, ci vediamo dalla tenda-
I due ragazzi si allontanarono verso la strada principale mentre Rose, Roxanne e i gemelli, una volta presa la propria roba, tornarono alla tenda.

-Eccoci- esclamò Albus entrando nella tenda subito seguito da Scorpius, entrambi portavano due grossi sacchetti.
-Ma avete svaligiato un ristorante?- chiese Lorcan.
-Abbiamo preso un po’ di tutto, non sapevamo cosa vi piacesse- rispose Scorpius.
-Siete andati dal cinese! Grazie Al, sai quanto mi piace ma so anche quanto lo detesti tu- disse Rose abbracciando il cugino.
-Veramente dovresti ringraziare Scorpius, è a lui che piace il cinese e che ha insistito. Io volevo fermarmi dal ristorante thai- rispose Al imbarazzato.
-Grazie- disse Rose arrossendo e cominciando a tirare fuori dai pacchetti le confezioni di cibo.
-Cos’avete preso?- chiese Lorcan.
-Ve l’ho detto, un po’ di tutto. Wontong, ravioli al vapore, involtini primavera, gli spaghetti di riso con i gamberi, gamberi fritti, pollo alle mandorle e il resto non lo ricordo- rispose Scorpius sedendosi al tavolo e prendendo le bacchette per cominciare a mangiare, imitato dal resto del gruppo.

-Io rimango dell’idea che il thailandese sia migliore del cinese, anche se questo non era male- disse Albus una volta finito di mangiare.
-I ravioli al vapore erano favolosi e il piccante non mi piace quindi niente thai- gli rispose Rose.
-Davvero Al, non so come faccia a piacerti. Ti ustioni la lingua e non senti più il gusto di quello che mangi-
-Attenzione ragazzi, Rose e Scorpius sono d’accordo su qualcosa!- esclamò Roxanne guadagnandosi un’occhiataccia dalla cugina e facendo ridere il resto dei ragazzi.
-Sono quasi le nove, è meglio se cominciamo a prepararci, no? Dobbiamo ancora fare tutti la doccia- ricordò Lysander al gruppo e, dopo aver sorteggiato, fu lui il primo ad andarsi a lavare.
Roxanne si chiuse in camera, Lorcan uscì a buttare la spazzatura, Albus e Scorpius rimasero al tavolo a giocare mentre Rose si sistemò sul divano per scrivere a suo padre.
-Disturbo?- le chiese Scorpius dopo qualche minuto, sedendosi sulla poltrona.
-Se dicessi di si te ne andresti?-
-Certo, non vorrei darti fastidio- rispose lui ghignando.
-Senti, mi stai irritando più del solito, stasera. Quella scenetta del cinese, venire qui, non è così che riuscirai a vincere la scommessa-
-Quindi vuoi che io vinca?-
-No, voglio solo che mi lasci stare- rispose lei con un falso sorrisino.
-Agli ordini!- le sorrise lui poi, alzandosi, aggiunse –E la cucina cinese mi piace davvero. Vado a farmi la doccia-

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