Ti comprendo

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Dopo la loro disavventura con la famiglia di Tweeny e la felice risoluzione, Ash e Serena avevano continuato il loro viaggio verso Collinopoli.

"Ah, che bello avere un nuovo Pokémon in squadra!" sorrise Ash guardando la pokéball con dentro il nuovo arrivato in famiglia.

"Ci credo, così come le altre trentasei volte che lo hai detto negli scorsi due giorni!" Sospirò Serena con un sorriso.

"Ehe, scusami, ma era da parecchio che non catturavo nessun nuovo Pokémon. Anche se ne ho tanti non smette mai di essere una bellissima sensazione." ridacchiò lui, rimettendo la pokéball sulla cintura.

E questo Serena lo sapeva bene. Oltre che ne aveva parlato quando campeggiavano con Lem e Clem a Kalos, lei stessa aveva incontrato quegli altri Pokémon.

Non si soffermava però spesso sui dettagli. Parlava dei suoi compagni di viaggio, umani o Pokémon, ma raramente delle sue lotte e conquiste. Come se non fossero davvero cose esperienze di cui andava orgoglioso.

Personalmente, Serena pensava che prendere parte a sei leghe regionali e molti altri tornei, ottenendo buoni risultati, era già qualcosa di grandioso. Pur non vincendo.

Tuttavia pure lei raramente citava la sua esperienza alla Master Class, per quanto fosse lodevole arrivare in finale alla sua prima esperienza.

Conservava nel cuore quell'esperienza, ma poteva capire come mai Ash non avesse molta voglia di vantarsi delle sue corse alla lega. Era frustrante arrivare così vicini e non riuscire mai a raggiungere la meta ed era un sentimento che nemmeno il più grande spirito di ottimismo poteva sconfiggere.

E ovviamente, non lo avrebbe forzato a parlarne se non se la sentiva, per quanto le sarebbe piaciuto sentirlo aprirsi.


"Hai viaggiato in parecchie regioni, no?" Domandò Serena.

"Uh, sì. Ecco vediamo... Kanto, Johto, Hoenn, Sinnoh... e poi a Kalos con voi. Oh, e sono anche stato alle Isole Orange." Ricordò Ash, pensando a tutte le avventure che aveva affrontato in quegli anni, dalla sua partenza fino a quell'istante "Perché?"

"Mi è solo venuto in mente ancora di quando dicesti a me, Lem e Clem che non porti mai Pokémon dei tuoi vecchi viaggi con te, a parte Pikachu."

"Hmm... però è successo di riportare alcuni in squadra per un pò" ragionò l'allenatore "A Sinnoh per esempio e anche Charizard ha deciso di tornare in squadra con me ad un certo punto."

Serena annuì, quello se lo ricordava "Non hai mai pensato di usare solo Pokèmon vecchi o ritentare la lega di una regione in cui sei già stato? Saresti molto più avvantaggiato."

Era una domanda per la quale sapeva già la risposta.

Sarebbe stato più facile, troppo per uno come Ash, che adorava le emozioni stesse di una lotta. "Probabilmente ai tempi in cui ho iniziato a viaggiare una cosa del genere l'avrei pensata e forse anche fatta. Ma allora l'unico mio pensiero era vincere, poi ho cominciato ad apprezzare le lotte in sé."

Gli veniva da ridere tutto sommato. Il se stesso di Kanto era un moccioso, ma voleva vincere più di ogni altra cosa e paragonandosi a oggi, non sapeva davvero dire quale fosse la versione più vicina ad un Maestro Pokémon.

Non aveva certo dimenticato la voglia di vincere, altrimenti ogni sconfitta alla lega non lo avrebbe pressato così tanto.
Però, aver trovato dei valori così importanti nel lottare e il suo divertirsi certamente gli avevano permesso di digerire meglio i fallimenti e ricaricarsi per i successivi tentativi.

"Il punto è che poter tirare fuori il meglio di ogni Pokémon che si unisce alla mia squadra mi soddisfa. E' un'esperienza unica con dei nuovi amici. Penso che se mai dovessi vincere una lega e qualificarmi per sfidare i Superquattro, allora sì che farei a turnazione per poter dare a tutti una chance."

Pokémon Luce & OmbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora