Il passo oltre il confine

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"Allora Olivio, dimmi pure! Ti ascolto"

"Come ben sai ultimamente sto studiando i fenomeni che portano un Pokémon a diventare più forte di un altro a seconda del legame che ha con il suo allenatore. Il suo superare un limite massimo conosciuto... purtroppo le mie ricerche per ora non mi stanno portando chissà dove. Dovrei lasciare il laboratorio per viaggiare ma ho parecchi impegni e nessuno a sostituirmi" Il collega spiegò.

"Hmmm..."

"Questo però non significa fermare le mie ricerche..." continuò Olivio con tono determinato. "Ed è per questo che ti ho contattato!"

Oak alzò un cipiglio confuso "Sono ben disposto ad aiutarti, ma sai che le mie ricerche si concentrano su altro"

"Lo so, lo so, il mio piano era un altro. Non posso partire, ma potrebbe farlo qualcuno al mio posto! Ho sempre svolto ricerche per lo più personali quindi non ho molte conoscenze, ma tu sì! Non hai qualcuno da mandare al laboratorio? Qualcuno di capace e competente che possa mandare sul campo?"

"Qualcuno da mandarti..." Iniziò a ragionare Samuel. Una persona ovvia gli venne subito in mente, il suo sguardo rivolto verso il giardino dove Ash e i suoi amici erano riuniti a mangiare confermava i suoi pensieri.

Chi meglio di lui poteva aiutare Olivio? E come meglio poteva aiutare anche il ragazzo? Avrebbe colto due piccioni con una fava "Mio caro collega, credo di avere la persona giusta per te!" concluse infine.

Olivio lo guardò intrigato "E dimmi... chi sarebbe?"

"Hai sentito di quello che è successo a Kalos, vero? Quel caos causato dal ricercatore Elisio che ha controllato un Pokémon Leggendario?" Gli chiese Oak.

Olivio annuì. In tutto il mondo erano state trasmesse immagini e riprese dell'accaduto, centinaia di servizi giornalistici si erano focalizzati su quello per settimane. Tuttavia le informazioni recepite al di fuori di Kalos erano state enormemente filtrate. Poco si sapeva su chi avesse fermato il pazzo criminale e le dinamiche dei fatti, per motivazioni di vario tipo. Da un lato c'era il moralismo; il rifiuto di rendere gossip un disastro che aveva portato via molte vite umane.

Dall'altro vi era una semplice mancanza di dati, tenuti nascosti dagli esperti per evitare che qualche pazzo sgravato decidesse di metterci il naso e tentare qualcosa di simile nuovamente.
Infine, a contornare il tutto vi era una questione diplomatica. Concentrare le discussioni su quell'argomento avrebbe spaventato gli stranieri, il turismo a Kalos sarebbe diminuito in modo esponenziale e l'economia della regione ci avrebbe rimesso.

Il poco che era stato reso pubblico era il nome del criminale e qualche vaga informazione sugli eroi che lo avevano fermato. Olivio per mesi aveva provato a saperne qualcosa, il suo status gli avrebbe dovuto permettere di sapere di più, tuttavia il collega Platan non si trovava al laboratorio per delle ricerche sulle origini di Xerneas e Yveltal e parlargli era impossibile.

Ciò che le assistenti del professore kalosiano erano riuscite a dirgli era che l'allenatore principalmente coinvolto era originario di Kanto, altro motivo per cui si era rivolto all'amico.

Oak non poté che parlare con orgoglio di Ash e dei suoi traguardi, dopotutto era come un nipote per lui e per quanto sapesse che la crisi di Kalos non fosse esattamente un bel ricordo, non era da tutti salvare il mondo. Ripetutamente. "Conosco il ragazzo che ha posto fine al conflitto, è lo stesso arrivato alla finale della Lega di Kalos"

"Ah sì?! Ci speravo!"

"E si trova in questo momento al mio laboratorio"

"Cosa..?" Olivio non riuscì a credere alle sue orecchie "Sei serio?" Il profilo più interessante per le sue ricerche era ad un passo dall'essere nei suoi contatti?

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