Episodio 7: Inizino i Botti! Pikachu vs Spotpup!

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Episodio 7: Inizino i botti! Pikachu vs Spotpup!

Ash è finalmente arrivato a Collinopoli, ma il suo arrivo è stato tutt'altro che tranquillo. A causa di un attacco del Team Rocket, il suo Greninja è stato ferito malamente e messo sotto sorveglianza nel laboratorio del Prof.Olivio. Tuttavia, l'arrivo di Lidia, capopalestra di Collinopoli, ha riacceso la grinta dell'allenatore di Biancavilla che ora si sta preparando ad affrontare la sua primissima lotta in palestra a Forsia.

"Allora Ash, ti senti pronto?" chiese Serena all'allenatore mentre si incamminavano verso la palestra di buon mattino.
Ash non aveva sentito storie quando era stato proposto di lottare nel pomeriggio, Voleva che fosse la prima cosa da fate appena svegliato. "Prontissimo! Non vedo l'ora di affrontare Lidia!" rispose fieramente lui con un sorriso grintoso sulla bocca.
"E tu Pikachu?" chiese la performer, sapendo già chi sarebbe stato l'avversari di Spotpup quel giorno. Era stato Ash stesso a confidarle che avrebbe iniziato i botti a suon di Fulmine.
"PIKACHU PI!" rispose il topino, il quale sembrava ancora più grintoso del suo allenatore.
"Ash, so che sei migliorato tanto, ma ricordati che Lidia non è un avversario da prendere sottogamba, l'hai vista ieri mentre combatteva" gli ricordò Brock.
"Certo che lo so! Ma proprio perché so che è forte, che mi sento cosi carico e pieno di energia!" ribatte Ash, per essere seguito dal ragazzo più grande che scosse la testa. Era una risposta tipica di Ash.
Talmente era l'emozione, che Ash non si accorse di essere arrivati davanti alla palestra e questa volta senza perdersi. Il ragazzo avanzò la mano, premendo un pulsante. "Sono venuto per la sfida!"
"Ah sì! Un attimo che apro" rispose una voce maschile, probabilmente l'arbitro della palestra. La porta a vetrata si mosse e aprì il passaggio, permettendo ad Ash e i suoi amici di procedere.
"Wow! Mica male! Questa struttura ha un certo stile!" commentò Serena.
La palestra infatti si snodava in quella che sembrava una vera e propria casa e i ragazzi stavano attraversando un corridoio pieno di luci e stanze varie.
"Beh, sì in effetti è come se la palestra di Lidia fosse allo stesso tempo casa sua!" commentò Ash girandosi verso la biondina.
Così facendo però non notò che qualcuno, come Ash intento guardare altrove, stava andando proprio nella direzione opposta alla sua. Ben presto i due finirono per scontrarsi e cadere a terra.
"Ouch... scusa per l'inconveniente! Non stavo guardando!" si scusò l'allenatore di Biancavilla.
La ragazza a terra si rialzò con semplicità e annuì "Anche io non stavo guardando se per questo. Tu sei Ash, giusto?"
Ash serrò un pugno e sorrise "Esatto! Sono io! ...tu... sei...?"
"Mi chiamo Irene e Lidia, la capopalestra, è mi sorella maggiore! Mi aveva avviata del vostro arrivo, quindi immagino che tu voglia sapere dove si trova il campo lotta!"
"Già! Spero ti abbia anche avvisata di prepararti a vedere una lotta con i controfiocchi!" Disse determinato Ash.
Irene scoppiò a ridere, in un misto di divertimento e sarcasmo "Ahaha come no, mia sorella sconfigge ogni sfidante in pochissimi minuti! Non la batterai mai!"
Ash alzò un sopracciglio "Beh mai dire mai! Più mi dici così, più mi incoraggi a lottare!"
"Ben per te, perché avrai bisogno non solo di fortuna per vincere!" Agitò lei la mano beffandosi dell'allenatore. "Non illuderti troppo, o finirai con darti solo delusioni per tua stessa mano!"
Serena avvicinò la testa a Brock "é un bel peperino quella ragazza!"
"Ho visto di peggio!" Commentò lui, alzando le spalle. Eccome se ne aveva conosciute di peggiori.
Ash incrociò le braccia determinato "Beh, la speranza e la determinazione sono le ultime a morire!"
"Non so sulla tua determinazione, ma io so che chi vive sperando muo..."
"Perché non ci porti da tua sorella!?" La interruppe Serena giusto in tempo, evitando un detto sgradevole.
La sorella della capopalestra annuì facendo le spallucce "Certo, seguitemi!"
La ragazzina fece strada agli allenatori, in quella che sembrava una palestra colossale. Era enorme, imponente e trasmetteva già i brividi di una grande sfida.
"Come fate ad orientarvi in questo posto? Raramente vedo palestre così grandi, dovete avere una famiglia molto grande, o parecchi visitatori!" Chiese Brock guardandosi attorno curioso. Gli piaceva l'atmosfera di quel posto e anche l'idea di una famiglia grande, come la sua.
Il cicerone appoggiò le mani dietro alla testa "Ci abbiamo fatto l'abitudine, ma io la trovo troppo grande per appena tre persone. Anche se abbiamo qualche Pokémon!"
Ash la guardò confuso "tre persone?" Aveva uno strano presentimento.
"Tecnicamente di imparentate strettamente ci siamo solo io e mia sorella maggiore. Poi l'arbitro della lotta che vi ha accolti è nostro cugino e vive qui con noi. Nostro padre è sempre via per lavoro e non si vede quasi mai, mentre mamma... beh è così" C'era una nota di malinconia in tutto ciò.
Alle orecchie di Ash non era sfuggito, ma decise di non commentare o prolungare quella discussione che si legava all'argomento "famiglia".
La piccola allenatrice si grattò sotto il naso soddisfatta "Ovviamente qui ci sono sempre tante persone! Essendo la palestra della capitale di Forsia, siamo molto famosi e quindi si svolgono tornei, riunioni e altri eventi! È sempre pieno di gente e Pokémon! Solo che gli ultimi giorni era chiusa perché Lidia aveva degli impegni fuori città e oggi ha voluto vietare l'accesso per concentrarsi sulla vostra lotta!"
Ash sorrise a quell'affermazione.
"Anche se non so cosa ci trovi di speciale..." scherzò lei, facendo rabbrividire il gruppo. Era una ragazzina terribilmente dispettosa. "Ah, non mi avete ancora detto chi siete voi che accompagnate lo sfidante!"
"Loro sono i miei compagni di viaggio! Questo qui sulla mia spalla è Pikachu, il mio migliore amico! Lei è Serena e lui Brock!"
Irene annuì e prese una Pokéball "Vi mostro il mio amico! Vai Furret!" Lanciò una pokéball, facendo uscire il furetto di tipo normale.
"Fur!"
"Hey Irene, che fai? Mi porti via gli sfidanti?" Una voce scherzosa arrivò da dietro.
"Oh?" Si girò la sorellina "Ciao sorellona! Comunque no, ma vorrei proprio vedere se Ash è davvero in grado di batterti!"
Lidia appoggiò le mani sui fianchi "Per saperlo basta seguire la lotta che vorrei cominciare il prima possibile! Ho passato la notte in bianco per l'emozione! E poi ho visto di cosa è capace ieri e lo ritengo più che idoneo!"
"Ehi cosa credi!? Anche io sono stato sveglio fino a tardi per studiarmi i migliori piani d'attacco!" rise sopra Ash. In effetti era vero, se non fosse stato per Serena che gli aveva tirato, molto dolcemente e con molto amore, una cuscinata per invitarlo a dormire Ash, sarebbe stato sveglio tutta la notte a pensare alla sfida di quel giorno.
"Beh vedremo, vedremo..." sorrise la capopalestra con aria maliziosa. "Comunque... sembra che manchi ancora un attimino per preparare il campo. Giusto 10 minuti per sistemare qualcosina, però vi posso portare subito a vedere come è fatto!"
"Molto volentieri!" esclamarono i tre ragazzi contenti dell'invito. Il gruppetto si avviò verso l'area di lotta ed entrarono nella zona degli spalti.
"Wow, bello!" commentò Ash. Il campo era un terreno perfetto per una lotta degna di grandi sfide. Il suolo era ben compatto e piano. C'erano pure un paio di piantine che davano colore e vivacità all'area.
"Ma no non è niente, preferisco uno stile classico. Di solito i capopalestra hanno un certo sfarzo nel decorare il loro campo, adattandoli per avvantaggiare il tipo dei propri Pokémon e testare le capacità degli sfidanti nei diversi climi che il mondo può offrire. Tuttavia la mia palestra è specializzata nel tipo normale, quindi non ho molti cambiamenti da apportare! Inoltre io preferisco semplicemente mettermi alla pari con il mio avversario e pensare solo alla lotta!" sorrise lei lisciandosi i capelli.
"In realtà, è che mia sorella spende tutti gli extra per abbellirla in pasti pronti dato che non sa cucinare..." bisbigliò Irene all'orecchio di Serena, non facendosi sentire dalla sorella maggiore. Vero il fatto che adorava sua sorella, ma come ogni sorella minore adorava svelare un pochino dei retroscena, tanto per stuzzicarla un po'.
"Beh a questo punto ci conviene aspettare qua, tanto direi che ci siamo quasi..."
"Ehilà! Disturbo?" si sentì una voce in lontananza che si avvicinava.
"Oh! Salve professore, anche lei qui a vedere la sfida?" disse Brock notando Olivio avvicinarsi. "Ad essere sinceri è così. Avevo proprio voglia di vedere Ash lottare, potrebbe aiutarmi con le mie ricerche! Se però devo essere ancora più franco, è stato il signorino qui a costringermi ad ogni costo!" l'esperto si scostò, facendo sbucare il faccino di un Leafala abbastanza famoso.
"Ehi ciao! Anche tu qui a fare il tifo per me?" sorrise Ash davanti al suo nuovo amico.
"Fa! Fala!" lo salutò lui.
"Mi ha praticamente buttato giù dal letto stamani! Era tutto un "Fa! Fa! Fa! Fa!".. quindi alla fine mi sono arreso ed eccoci qua! Buona fortuna Ash e in bocca al Mightyena!
"Lidia ci siamo! Il campo è pronto! Ora mancate soltanto tu e lo sfidante!" annunciò l'arbitro.
"Bene Ash vogliamo iniziare? Io sono pronta! Tu?" disse la capopalestra rivolgendosi all'allenatore.
"Io sono sempre pronto!" replicò lui con coraggio.
I due scesero dalla zona spalti e si avviarono rispettivamente verso i loro posti, opposti l'uno all'altra.
Quando spettatori, sfidante e capopalestra furono tutti pronti, l'arbitro di gara poté iniziare con il suo discorso d'apertura "Signori, sta per avere inizio la sfida tra Ash Ketchum da Biancavilla, contro la capopalestra Lidia! Sarà una lotta 1 vs 1 dunque non saranno possibili sostituzioni da parte di entrambe le parti! Che Pokémon avete intenzione di usare?!"
Prima di schierare il proprio Pokémon, Ash si ricordò di un amico a cui avrebbe fatto piacere guardare e imparare come si sarebbe dovuto comportare nelle future lotte con il proprio allenatore. Ash prese una pokéball e la lanciò in aria.
"Tweeny esci fuori!" gridò e l'uccellino blu uscì dalla sfera.
"TWEE!"
"Lo sfidante userà Tweeny?" chiese conferma l'arbitro.
"Ah no, no, no! In realtà l'ho fatto uscire perché volevo che si gustasse anche lui questa lotta!"
L'uccellino annuì e volò sugli spalti. L'adolescente rimise a posto la pokéball e allungò il braccio.
"Sei pronto amico? Voglio iniziare questa lotta con te, il primo scontro del viaggio decisivo! Tu aprirai le danze e tu le chiuderai! Pronto e carico per scagliare tuoni e fulmini?!"
"PIKA!" e il topino corse saltando prima sul braccio del suo allenatore e poi atterrando direttamente in mezzo al campo. Caricò le guance e rilasciò un potentissimo Fulmine che echeggiò nell'aria.
"Ash sai già chi userò vero?" sorrise Lidia.
"Ma certo! Anzi voglio proprio lottare con lui!"
"Bene, dunque non perdiamo tempo! Spotpup vieni fuori!" e il cagnolino maculato uscì dalla sua sfera pronto a fronteggiare colui che sarebbe diventato uno dei suoi più grandi rivali.
Cane e topo si guardarono l'uno negli occhi dell'altro, entrambi puntavano a divertirsi, ma il vero obbiettivo era uno solo: vincere. Continuarono a scrutarsi con molta rivalità, era una strana forma di rispetto tra avversari.
"Dunque sarà Pikachu vs Spotpup! Allo sfidante la prima mossa, si dia inizio alla sfida!" annunciò l'arbitro.
"Pikachu Attacco Rapido! Apriamo con stile la nostra prima lotta in palestra!"
"Pi-pi-pi-pikachu!" il topo si lanciò a tutta velocità sul Pokémon canide.
"Non credere che ce ne staremo impalati a subire il colpo! Spotpup usa anche tu Attacco Rapido! Dimostriamo che la velocità non ci spaventa!"
"Spo-Spo-Spo-Spo- PUP!" e anche il cane si lanciò in un Attacco Rapido in direzione di Pikachu. Già da subito erano iniziate botte e scintille, i due attacchi si fronteggiarono facendo nascere un potente polverone. I due si erano dati una tremenda craniata tanto per cominciare"
"Spotpup, riprenditi ed usa Codacciaio!"
La coda del Pokémon maculato iniziò ad irrobustirsi, diventando dura come l'acciaio, poi si scagliò sul nemico.
"Pikachu, schiva l'attacco!"
"Pikapi!" Rispose, scansandosi come gli era stato detto. Il cane tuttavia non atterrò con la coda, all'ultimo momento appoggiò le zampe anteriori.
Lidia sorrise "Bingo! Colpisci!"
Spotpup riuscì a colpire il Pokémon topo utilizzando la coda come frusta e l'energia delle sue zampe che avevano fatto attrito sul terreno. Pikachu venne sbalzato via, ma era ancora più che in grado di continuare.
"Urca! Che potenza!" Pensò Ash, vedendo quella piccola ma efficace strategia "Mi piace come usa Codacciaio!" Si guardò intorno, poi ordinò "Pikachu, usa pure tu Codacciaio!"
La coda della creatura di tipo elettro si illuminò e si lanciò contro il bersaglio. Era pronto a colpirlo con una serie di attacchi che dovevano cercare di abbassargli la guardia.
"Non provarci nemmeno! Spotpup, usa ancora Codacciaio!"
I due lottatori iniziarono a tempestarsi di colpi. Da una parte Pikachu voleva cercare di stancare il bersaglio, dall'altra aspettava il momento opportuno per colpire.
"Però... sembra che Pikachu sia migliorato dall'ultima volta che l'ho visto" disse Brock a Serena "Sembra molto più rapido"
"Eh già" rispose lei "E hai visto ancora pochissimo! Migliora di giorno in giorno. È un Pokémon dalle mille risorse!"

Erano passati tre minuti e ancora non era cambiato nulla. Pikachu continuava ad attaccare, mentre Spotpup continuava a difendersi senza nemmeno stancarsi.
"Sinistra, destra, sinistra, destra, centro" ripeteva fra sé e sé l'allenatrice "Sembra che segua un ritmo... SPOTPUP, PRENDI IL COLPO!"
Il Pokémon cagnolino venne colpito in pieno muso dall'attacco avversario, ma a quanto pare non sembrava che avesse subito tanti danni.
"Perfetto. Gelodenti!" Urlò lei "Lancialo via!"
Spotpup azzannò la coda di Pikachu con un morso gelato. Lo sfidante urlò di dolore, ma Spotpup era deciso. Lo scaraventò via e poi gli si avventò contro, pronto a sferrare un possibile colpo decisivo.
"Pikachu non arrenderti! Continua a colpire con Codacciaio! Mira al muso!" Ordinò Ash.
"Pikaaaa chu! Chu! Chu! Chu! Chu!" Continuò la serie di attacchi che bloccava la morsa del cane. Pikachu continuò a procedere, mirando la bocca del cane di tipo ghiaccio e puntando a bloccare l'attacco alla fonte.
Lidia fece un sorrisetto e con un gesto della mano diede ordine al suo Pokémon di cambiare modalità di attacco. Spotpup divenne più lento e alla prima occasione, Pikachu riuscì a prenderlo dritto, dritto sul naso con un colpaccio di coda.
Spotpup però approfittò del momento e chiuse le sue fauci sulla coda di Pikachu proprio come prima, per poi stringerla in un Gelodenti.
"Oh no..." commentò Serena di fronte a quel momento svantaggioso per il suo amico.
Fu però Ash a sorridere soddisfatto "Bene! Ora Spotpup non può più difendersi! Pikachu usa Fulmine e dagli una bella scossa!"
Pikachu sorrise, mentre Lidia e Spotpup rimasero sorpresi dalla trappola.
"PIKAAAAAA CHUUUUUU!!!!!!!" Pikachu sfoderò una scarica di enorme potenza che pervase il cucciolo e lo fece sbalzare all'indietro. Tuttavia ci voleva ben di più per stenderlo. In men che non si dica Spotpup si rialzò sulle sue quattro zampe, a denti scoperti.
"Ammetto che mi hai sorpresa! Ma non succederà ancora molte volte! Concluderemo questa sfida con il tuo stupore della nostra vittoria!" Si auto incoraggiò Lidia. Seguita da un latrato del suo Pokemon.
Ash si sistemò il cappello "Staremo a vedere! É la mia prima lotta in palestra qui a Forsia e ho intenzione di vincere!!! Sarà l'inizio di una serie di vincite che porteranno me e Pikachu a realizzare il nostro sogno!!" Ammise Ash fiducioso, scambiando uno sguardo combattivo con Pikachu.
"Pika!" Aderì il topino.
Lidia incrociò le braccia "E' ammirevole il tuo obbiettivo! Allora dimostrarmi quanto davvero meriti di arrivare a realizzarlo! Spotpup facciamo sul serio! Vai con Turbosabbia!" Sfidò lei il kantoniano, ordinando la mossa seguente.
Come il cane sbatté le zampe a terra, si sollevò un polverone che coprì tutto il campo lotta, persino gli allenatori non vedevano nulla.
Ash doveva ammettere che quello era il Turbosabbia più forte che avesse visto. Finalmente una sfida che gli ricordava le prime affrontate o le recenti a Kalos, o persino Sinnoh. Vere lotte in cui doveva dare il meglio e affrontare allenatori formidabili.
Per essere la prima palestra era notevolmente forte, figuriamoci le altre. Voleva ancora di più vincere e andare avanti per realizzare il suo sogno, godersi questa magnifica lotta e quelle a venire.
"Spotpup usa Gelodenti! Ghiaccia per benino Pikachu!"
Il cagnolino si gettò a capofitto nella nube, con così tanta sicurezza di dove fosse Pikachu che non sembrava possibile "Pup!!!!"
Ben presto si sentì un gemito di dolore da parte del topino "Piiii!!"
"Pikachu!!!!" Gridò Ash, non sapendo come reagire.
Pikachu provò a guardare nella nube di polvere intorno a lui. La sabbia gli entrava negli occhi e copriva la visuale talmente tanto da non dargli tregua e impedendogli di capire da dove arrivasse il nemico.
Improvvisamente sentì ancora un colpo... poi un altro... e continuò così uno dopo l'altro. Le ferite aumentarono sul proprio corpo e si accasciò. "Pi... chu..."
"SPOT! PUP!!! SPUT!!"
Dagli spalti Brock incrociò le braccia preoccupato "E' brava questa capopalestra..."
"Brock, ma come fa Spotpup a vedere Pikachu?" Chiese Serena.
Brock si girò verso di lei "Beh. Non lo fa... però Lidia deve averlo addestrato molto bene ad usare l'olfatto di cui è naturalmente dotato. Questo gli permette di usarlo come occhi."
Serena tornò a guardare preoccupata il campo lotta e soprattutto l'allenatore sfidante.
"Leaf..." fu poi turno di Leafala a preoccuparsi"
Leafala era abbastanza perplesso, scuoteva i pugni per quel ragazzo che gli aveva voluto bene fin da subito.
Tweeny poteva notare con la coda dell'occhio il tremolare del koala. "Twe?"
Leafala alzò lo sguardo "Fa Fa Fala... Lea lef.." si poteva chiaramente comprendere che era in ansia per Ash e Pikachu. Avrebbe tanto voluto scendere in campo, ma non era possibile. Non aveva manco un allenatore.
"Twe Tweeny!" Agitò l'ala l'uccellino, mentre sorrideva cercando di confortarlo.
Il koala lo guardò un attimo insicuro, sembrava che Tweeny non fosse per niente preoccupato "Leaf?"
Il Pokémon volatile avvolse l'ala intorno all'amio "Twee Twee! Ne twe neee nee!!"
Leafala non sapeva bene come facesse a riporre tanta fiducia in quei due di fronte a quello spettacolo per nulla incoraggiante. Forse era per il fatto che Tweeny aveva passato la maggior parte della sua vita ad accudire i suoi fratelli perciò era abituato a rassicurare la gente, ma anche lui avrebbe avuto dubbi, non conosceva nemmeno Pikachu e Ash! O almeno poco, essendo appena entrato in squadra.
Il koala sospirò e annuì poco convinto ma rassegnato ad aver fiducia "Fala.."
"Ash è bravo e si vede, ma come farà ad uscire da questa situazione?" commentò con fare interessato Olivio "La trappola della Turbosabbia di Lidia è un'ottima tecnica per mettere in difficoltà la coordinazione Pokémon-allenatore e solo pochi sono riusciti a superarla. Anche se la maggior parte lo ha fatto troppo tardi e Spotpup è riuscito a sfinire il nemico"
"Eh si, mia sorella non è un avversario così facile da sconfiggere! Ho paura per voi che Ash non possa farcela! Mi spiace dirlo, ma mia sorella è troppo forte per lui!" rise Irene con spavalderia.
"Aspetta..." le rispose Serena "...tu non conosci Ash come lo conosciamo io e Brock... è un tipo che non si fa scoraggiare da certe situazioni, anzi lo esaltano!" poi indicò con un dito l'allenatore "Ecco guarda bene il suo volto!" Irene aguzzò la vista e quel che le fu possibile vedere la sorprese non poco "Ma, ma... sta sorridendo!? Come fa a sorridere se sta perdendo?"
In effetti Ash stava davvero sorridendo e aveva quel suo famoso sguardo grintoso che lo aveva sempre contraddistinto.
"Pazzesco, ne ho visti di allenatori sfidare mia sorella, ma uno così stupido non l'ho visto mai!" ammise la ragazzina.
Subito Serena si mise sulle difese dell'amico "Non è stupido, è coraggioso e grintoso. Ash, è un tipo particolare, lui lotta per vincere, ma allo stesso tempo lotta per il gusto di farlo e legarsi ai suoi Pokémon! Infatti sfidare avversari sempre più forti gli dà la carica di andare avanti e la voglia di trovarne sempre di nuovi! Se no che gusto c'è a lottare senza nemmeno un minimo di competitività e intento di migliorarsi?" le spiegò la ragazza più grande.
"Sta pur certa che una soluzione la troverà!" continuò Brock.
Nel frattempo sul campo di lotta, Ash stava ancora combattendo con la scarsa visibilità, non riusciva a vedere dove fossero finiti Pikachu e il suo avversario. Eppure non mollava, non così presto. "Pikachu lancia un po' di Fulmini da tutte le parti!" ordinò l'allenatore.
Forse poteva sembrare un attacco disperato e senza senso, ma almeno avrebbe potuto sperare di colpire Spotpup sparando alla cieca.
"Pikaaaaaaaaaaaachuuuuuuu!" il roditore giallo fece come richiesto e sparò scariche di fulmini a destra e sinistra. Ma la fatica non lo ripagò, infatti non si sentì nessun guaito di dolore da parte di Spotpup, o forse qualcosa si?
In effetti ad Ash parve di aver sentito qualcosa, qualcosa come una voce provenire da qualche parte. Non era un Pokémon, era una persona.
Aguzzò le orecchie e si girò in direzione degli spalti, ma il polverone si era propagato, impedendo lui di cercare tra il pubblico la ragazza che lo aveva incitato. Era certo fosse Serena...
"Non arrenderti mai fino alla fine!!"
Il ragazzo sorrise e pensò... aveva sentito la sua voce... sentire le voci. "Aspetta un secondo..." ragionò Ash "...forse se... Pikachu di nuovo! Provaci di nuovo! Fulmine!" e Pikachu rilanciò di nuovo il suo fulmine nel polverone.
Stavolta Ash si azzittì e non mosse neanche un muscolo. Riuscì a sentire il rumore di passi muoversi nella nebbia polverosa. "Ahah! Se usiamo questa tecnica dovremmo farcela! Pikachu rimani fermo!"
Il topo fece come richiesto. La cosa sorprese un pochino la capopalestra. Sembrava che l'animaletto elettrico fosse disposto a gettare la spugna. "Bene, Pikachu è disorientato! Finiamo con Gelodenti!"
"Spau!" e il cane anche se non vedeva, si lanciò sul topo usando il suo potente naso per individuarne la posizione.
"Ancora un pochino Pikachu..." ordinò Ash.
Pikachu incominciò a capire... lui non poteva usare l'olfatto come il cagnolino ma poteva usare l'udito. Pikachu tese le orecchie ascoltando molto attentamente i suoni dei passi del cane avvicinarsi sempre e sempre più. Quando fu convinto che il rumore era ormai vicino sorrise ad occhi chiusi, così come il suo allenatore, si mise in posizione.
"Pikachu prepara Fulmine, ma non lanciarlo!" ordinò Ash.
"Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" urlò il topino preparando più energia possibile nelle sue guance. Il cane sbucò dalla sabbia pronto ad azzannare, ma stavolta Pikachu era pronto e offrì la sua coda quasi come se fosse su di un vassoio d'argento. Non potendo vedere il cane azzannò la prima cosa che trovò.
Pikachu trattenne dentro il dolore di quel morso, capendo che comunque stava andando era tutto perfetto, secondo i piani.
Ash aprì gli occhi "Ora Pikachu! Scarica tutta l'energia che hai accumulato!" E dal corpo di Pikachu partì una poderosa scarica che attraversò il suo corpo, passò su per la sua coda e finì per invadere canide maculato.
In quel momento era certo che il danno era stato fortemente dannoso. "E ora usa il controscudo di tipo elettro! Non dimenticare quello che abbiamo imparato a Sinnoh!"
Pikachu annuì e si mise sulla sua schiena, usando la coda per darsi la spinta fino a che il corpo non si mosse automaticamente e ruotò circolarmente. "Pikaaaaaa... chuuuuuuu!!!!!!" E intorno a lui si cominciò a formare una spirale che poi divenne come una gabbia a forma di sfera.
Il potentissimo fulmine sprizzò scintille ovunque. Come un'esplosione di un sacchetto di popcorn. Il polverone implose e scomparì. Durante tutto ciò l'energia provocata fece abbassare entrambi gli allenatori al terreno, i quali si reggevano per non venire spazzati via. Si coprirono il viso con le braccia, come tutti i presenti.
"SPOTPUP!"
La nube era completamente scomparsa, rilevando i due Pokémon in piedi che si ringhiavano minacciosi. Quasi pronti a darsele di santa ragione fino ad essere completamente sfiniti.
"CONCLUDIAMO!!!! USA ENERGISFERA!!!"
"PIKAAAAAAAAAAA CHUPI!!"
"Spotpup distruggilo con Gelodenti!" ordinò la detective con i capelli color carota.
Il cane si affrettò ad azzannare il colpo, uscendo con successo dalla situazione. Tuttavia appena si dissipò la piccola nube creata dalla collisione dei due attacchi, Pikachu spuntò ad una velocità pazzesca "Pikaaaa!!!!!!!! Cha!!!!"
"E concluderemo la sfida contro un tipo normale con una mossa normale!!!! VAIIIII!!!"
"CHAAAAAAAAAAA!!!!!!" aumentò la potenza, così arrivando testa contro testa addosso a Spotpup. Il cane provò a resistere al colpo, puntando le zampe a terra e pressando su esse.
I due si fermarono, subito subito il colpo, ma non i mossero, rimanendo uno con la testa contro quella dell'avversario. Entrambi cominciarono a ringhiare, con sguardi decisi.
Vi fu qualche attimo di silenzio...
Poi ...
Spotpup cadde a terra, ai piedi di Pikachu, il quale rimase fermo con solennità per degli istanti. Poi si girò verso il suo allenatore sorridendo.
"Spotpup non è più in grado di combattere, Pikachu vince! Quindi la vittoria di questa lotta va ad Ash Ketchum!" Dichiarò l'arbitro.
Ash alzò il pugno al cielo con un grande sorriso "Siiiiii! Abbiamo vintooooo!!!"
Scoppiarono gli applausi e i cori di felicità dagli spalti, uno in particolare.
Pikachu tese la zampa al suo rivale e lo aiutò ad alzarsi "Piii pika!" Si complimentò per la lotta e ringraziandolo. Spotpup annuì e lanciò un latrato di accordo, accettando l'aiuto.
Ash corse in mezzo al campo e prese in braccio l'amico, abbracciandolo "Sei stato grandeee!!! La prima vittoria in palestra è nostra! Grazie Pikachu!"
Il topino elettrico ridacchiò, non doveva ringraziarlo. Era un sogno che entrambi volevano raggiungere insieme. Se l'avesse fatto solo per lui non avrebbe avuto senso. Ormai era diventato anche il suo obbiettivo: essere il prode compagno del futuro Maestro Pokémon e aiutarlo a vincere ogni sfida. Diventare uno dei Pokémon più forti mai esistiti e godere ogni lotta.
Ben presto arrivò Lidia battendo le mani soddisfatta. Non pareva per niente delusa della sua sconfitta. Sembrava più la sorellina quella devastata.
"Non mi sono mai divertita così tanto in una lotta Pokémon! Tra tutti gli sfidanti tu sei quello che mi ha dato di più i brividi! Potrei perdere mille volte solo per battermi con te! Ovviamente è un modo di dire, la prossima volta di sconfiggerò!"
Ash alzò il pollice all'insù e poi le mani dei due allenatori si strinsero in una presa amichevole, rappresentante la gioia di aver lottato.
Tutti dagli spalti scesero a fare i dovuti complimenti all'allenatore di Biancavilla. "Ash sei stato bravissimo, mica male quella tecnica dell'udito! E poi hai riusato la tecnica del controscudo che usavi a Sinnoh!" commentò Brock "Si vede che sei migliorato tanto dall'ultima volta che ci siamo visti!"
Ash si strofinò il naso contento di sentire quel complimento "Eheh grazie, ma il merito non è solo mio, anche Pikachu è stato grandioso a comprendere cosa doveva fare senza che lo spiegassi più di tanto! E poi è lui che tira fuori la grinta e la potenza! E' inarrestabile! anche se..." poi si avvicinò a Serena "...devo tutto a te, Serena!"
"Chi? Eh? A me!?" si sorprese lei
"Già a te! Tu e la tua voce che suonavate nelle mie orecchie, è in quel momento che mi è venuta in mente l'idea di combattere l'olfatto con l'udito! Grazie!"
La ragazza arrossì "D-Di nulla!"
Ash portò la mano sotto il mento pensando "Ora che ci penso, sei stata di nuovo tu a darmi la spinta giusta! Come nella prima lotta in palestra a Kalos, contro Violetta!"
"N-Non c'è di che, davvero! I-Io non ho f-fatto niente..." arrossì lei cercando di non darlo a vedere. Era stata di nuovo lei ad essere la fonte di ispirazione per la vittoria di Ash e neanche se ne era resa conto.
Ash le sorrise con solarità, stava per dire altro ma venne interrotto.
"Bella lotta davvero Ash!" si complimentò Olivio "Samuel mi aveva detto che eri bravo, ma vedendoti in combattimento posso dire che si è limitato con i complimenti! Davvero bravo!"
"G-Grazie Professore!" ora era Ash quello imbarazzato, ricevere così tanti elogi non era proprio una cosa a cui era abituato.
"Leaf! Leaf!" esultò Leafala.
"Twee!" rispose come vantandosi di aver avuto ragione.
Anche lui avrebbe voluto essere forte come loro. Come Greninja, Pikachu e Ash. "Fa! Fala!"
"Ny?"
Il koala annuì "Lala!!" Con sguardo deciso, sapeva che aveva preso una decisione.
Irene si avvicinò alla sorellona "Non ci credo sei stata sconfitta!"
"Dai non te la prendere! Sai benissimo che non sono invincibile!"
"Si ma..."
"...E poi l'importante non è lottare per il gusto di farlo? Di divertirsi? Lo dici sempre!"
"...hai ragione, e devo ammetterlo. Ash è stato bravo, mi rode averti visto perdere, ma la lotta è stata fenomenale e questo mi basta!" sorrise Irene.
"Brava la mia sorellina!" sorrise a sua volte Lidia.
Le due poi si avvicinarono al piccolo gruppetto che si era formato. La capopalestra reggeva una teca. "Ehm Ehm... Ash?"
"Si?"
"In qualità di Capopalestra, ti consegno la medaglia Lente come prova che mi hai sconfitto! Prendila, te la sei proprio meritata!"
"Wow Grazie!" esultò Ash.
Guardò la sua prima medaglia forsiana con emozione nei suoi occhi, e lentamente la prese tra le sue mani. La guardò e guardò sempre più soddisfatto. La tranquillità era strana, infatti all'improvviso esplose in un urlo di gioia, sorprendendo Irene e il Professore.
"SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!! LA MEDAGLIA LENTE ORA E' MIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"
"PI PIKACHUUUUUUUUUUUUUUU!" si unì Pikachu all'urlo del suo migliore amico.
.....
Nel frattempo nel laboratorio del Prof. Olivio.... un sorriso sbucò su una bocca... tra il silenzio, la calma e l'immobilità.
...
Improvvisamente, Ash sentì qualcosa tirargli l'orlo dei pantaloni.
Abbassando lo sguardo, vide Leafala che lo fissava, con un'espressione che colpì Ash come poche volte prima d'allora: era un'espressione decisa, piena di speranze e desideri, di progetti per il futuro. Al ragazzo fu subito chiaro cosa gli stava chiedendo il Pokémon: gli stava chiedendo di portarlo con sé, stava ponendo la sua fiducia nel ragazzo. Voleva affidargli i suoi sogni a fare propri quelli dell'allenatore.
Ash rimase a guardarlo per un attimo, sorpreso, poi la sua bocca si aprì in un sorriso. "E va bene, Leafala, ho capito!"
Il ragazzo corvino andò dal professore e bisbigliò qualcosa al suo orecchio. Subito l'uomo si sorprese e rimase scioccato. Sembra con la stessa sorpresa, annuì e tirò fuori una pokéball che diede ad Ash.
Il piccolo Pokémon non riusciva quasi a crederci, il suo sogno stava per realizzarsi. Finalmente avrebbe avuto un allenatore, avrebbe potuto crescere sempre più forte. Avrebbe potuto diventare tutto ciò che voleva essere.
"Leaf!" Il Pokémon di tipo Erba annuì deciso.
Il ragazzo lanciò la Pokéball a Leafala, il quale entrò con un fascio di luce rossa. La sfera si agitò per tre volte tra le dita del ragazzo... poi si chiuse definitivamente con un "clic" e delle scintille.
Ash si abbassò a riprendere la sfera e l'alzò in alto. "EVVAI, HO CATTURATO UN LEAFAALA!!!!"
"PIKA-PIKAAACHUUU!"
Lidia rimase a guardare il giovane Biancavilliano che aveva appena sfidato, con un groviglio di emozioni dentro di sé che lei mai aveva sentito. Nell'osservarlo gioire e ridere con i suoi Pokémon e i suoi amici, ebbe la riprova di ciò che aveva visto durante la battaglia: quello non era un ragazzo come tutti gli altri. Aveva qualcosa di speciale, una passione e un amore per i Pokémon che lo spingevano da dentro e che gli impedivano di mollare.
Questi erano pregi che non tutti avevano. Ladia capì nemmeno lei stessa raggiungeva tali livelli e voleva assolutamente rimediare. La ragazza strinse il pugno, portandolo al cuore. Era il momento di risolvere questo problema legato alla sua mancanza.
"Irene." Lidia richiamò l'attenzione della sorellina, che era rimasta fino a quel momento, come Lidia, a fissare Ash e i suoi amici. La ragazzina alzò lo sguardo. "Ti prenderai cura della palestra mentre io non ci sono?"
"Sì, ma..." Irene spalancò gli occhi, rendendosi improvvisamente conto di cosa voleva dire la sorella. "Vuoi dire che...? "
Lidia annuì, decisa. "Irene, ascoltami... " La capopalestra si chinò, abbassandosi all'altezza della sorellina. "Ho bisogno si viaggiare con loro. Devo diventare più forte, devo diventare un'allenatrice migliore, una degna capopalestra e trovare uno scopo vero da realizzare con i miei Pokémon. Fare la capopalestra non mi da quel senso di completezza che vorrei avere. Capisci cosa intendo, vero?"
La ragazzina si morse un labbro. Era ovvio che non voleva lasciar andare la sorella, ma si rendeva anche conto di quanto quel viaggio fosse importante per lei. Lidia spesso era via per questioni importanti, forse non sarebbe stato tanto diverso.
Irene alzò lo sguardo, cercando di mascherare le lacrime dietro un gran sorriso. "Puoi scommetterci! Mi prenderò cura io della palestra! E diventerò fortissima! Il nostro cuginone mi darà una mano!"
Lidia sorrise, felice che la sorellina non fosse poi così triste. Le stampò un bacio sulla fronte e si rialzò, prendendo un respiro e avvicinandosi al gruppo.
"Ehi."
Quelle tre lettere bastarono per richiamare l'attenzione dei tre ragazzi.
"Avete detto che siete in viaggio, vero?"
Ash annuì, anche se non poteva nascondere di essere alquanto sorpreso dalla domanda. Non era ovvio? "Beh, sì. Il nostro obiettivo è girare tutta Forsia. Io devo vincere tutte le medaglie e partecipare alla lega, Serena deve arrivare a partecipare al Master Class e Brock vuole diventare ancora più esperto di medicina Pokémon. Ma come mai...? "
"Posso venire con voi? "
Quella domanda così diretta spiazzò letteralmente tutti e tre i ragazzi.
"Sì, insomma..." Lidia cercò di calmarsi un attimo, tentando di non sembrare troppo irruenta, ma parendo spontanea. "Sento di non essere ancora davvero un'allenatrice completa... e... "
"Non c'è bisogno di spiegarci il motivo, a noi farebbe piacere in ogni caso! " Ash la interruppe con un sorriso allegro. "In fondo, più siamo e meglio è, giusto? Ci si diverte di più!"
Lidia lo fissò per un istante, ma poi annuì, raggiante. "Già, hai proprio ragione, grazie!"
Qualche ora dopo, Lidia prese tutto il necessario per partire. Su consiglio della sorellina, o meglio obbligo, non aveva portante cibo pronto. Aveva il suo fidato Spotpup al suo fianco e ciò che le sarebbe servito in generale.
Una volta finito, i ragazzi stavano passeggiando per le strade della città.
"Non è facile lasciarla sola e lo so. Dopotutto c'ero solo io a badare a lei, ma è l'occasione per vedere se mi potrà succedere come capopalestra!" Pensò ad alta voce la ragazza dai capelli color carota.
"Non preoccuparti. Passerò ogni giorno a vedere come se la cava!" Olivio riuscì a prevedere quello che pensava la ragazza e la rassicurò.
Ormai erano arrivati al laboratorio. Era giunta l'ora dei saluti. Non sarebbe stato un addio. Questo era certo.
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Ash camminò lentamente nel corridoio all'apparenza freddo e vuoto. Si sentivano i suoi passi rimbombare tra le pareti per poi attutirsi con velocità. Sembrava un ospedale o studio di ricerca, ma trasmetteva meno angoscia e dolore.
Arrivò fino ad una porta scorrevole, questa si aprì e lui entrò.
Si avvicinò al lettino/apparecchio su cui posava Greninja, addormentato se si può dire.
"Hey amico, abbiamo vinto la prima lotta in palestra!"
Non arrivò risposta, si sentiva solo qualche rumore proveniente dalle macchine mediche. Ash sorrise dolcemente e anche sentendo la tristezza coglierlo. Greninja non aveva visto la lotta e poteva sembrare patetico a occhi esterni come allenatore.
Parlare però lo faceva stare meglio.
"Sai, adesso la capopalestra Lidia si è unita a noi e ci accompagnerà nel nostro viaggio! É simpatica, ama lottare e sembra una persona grandiosa! Scommetto che diventerà nostra grande amica!"
Pikachu saltò sul lettino e appoggiò la zampina sul braccio di Greninja "Pi!"
Ash guardò il suo primo Pokemon e poi lasciò cadere il suo sguardo su Greninja "Anche Leafala, ha deciso si seguirci e l'ho catturato. Credo che il primo dei suoi sogni si sia realizzato... sinceramente credo di averlo sempre voluto in squadra!" Ridacchiò l'allenatore "Certamente farà il suo meglio per soddisfarti, sembra che ti veda come fonte di ispirazione. Quando ti sveglierai sarai orgoglioso di lui. Vedrai anche che conoscerai meglio anche Lidia e i nuovi Pokémon che cattureremo appena esci di qui!"
Di nuovo sentì un senso di angoscia venirgli nel cuore e un blocco in gola. Prima che potesse rendersene conto, una lacrima scese dal suo viso. Come se fosse addossato di una colpa già grande che poi peggiorava con il pianto. Piangere non lo rendeva Ash e non sarebbe piaciuto nemmeno a Greninja.
Il ragazzo portò la mano agli occhi e asciugò la faccia con velocità e sfregio intenso, preso dalla frustrazione.
"Pikapi..." Pikachu abbassò le orecchie il Pokémon elettrico.
Ash alzò il capo e sorrise "Non preoccuparti... va tutto bene Pikachu!"
La porta si aprì e dal nulla spuntarono Serena, Leafala e Braixen.
Si avvicinarono un ultimo momento "Ehi Ash, scusa se siamo venuti qui così all'improvviso, ma stiamo preparando le ultime cosucce e quindi volevamo fare un saluto a Greninja!" Serena con estrema dolcezza e tatto si avvicinò e parlò senza dire qualcosa di troppo doloroso "Braixen su..."
La volpe sentì un leggero movimento sul suo pelo che la intimava a farsi avanti.
Guardò la rana ninja con il naso umido. Sapeva che Greninja avrebbe superato anche questa, ma vederlo così, senza reggersi fiero sulle se gambe, le dava un vuoto enorme. Non aveva mai tentato di stargli accanto come Serena con Ash. Poteva sembrare coraggiosa, ma per lei non era stato mai scontato. Avrebbe voluto fosse il contrario, ma ora rimpiangere la sua codardia avrebbe solo deluso Greninja. Si avvicinò e posò la zampina sulla mano dell' "amico".
La performer sorrise e si fece avanti "Tranquillo Greninja, appena ti sveglierai torneremo a prenderti! Nel frattempo terrò d'occhio io Ash e mi prendero cura di lui! Promesso!"
Serena non aveva mai avuto molte esperienze strette con il Pokémon d'acqua, ma sentiva un legame con lui, dopotutto lei amava Ash, il suo allenatore!
Ash si girò verso di lei, lanciandole un'occhiata imbarazzata. Chissà perché questa affermazione gli dava tanto piacere quanto emozione.
"Leaf!! Leaf lee!!" Leafla strinse un pugno.
I due allenatori potevano chiaramente capire che stava promettendo di dare il meglio.
Finiti i saluti, i tre uscirono, lasciando solo Ash con Pikachu e Greninja, dopotutto dovevano ancora salutarsi come si deve
Una volta chiuse le porte, Ash si girò verso l'amico "So che non è lo stesso che stare con noi e viaggiare, vivere momenti felici e preziose esperienze, ma noi siamo uniti e avremo sempre un legame. Sentirai quello che provo io e vivrai sempre con noi ogni singolo attimo! Tu sei parte della nostra famiglia!" Chiuse gli occhi per poi riaprirli girando un po' la testa con un sorriso lieve "Non è il migliore degli inizi dalla nostra riunione ma... siamo sempre stati assieme e così sarà!" Portò un pugno sul cuore, con estrema fiducia e fedeltà, sembrava un giuramento... giuramento di amicizia che era già stato stipulato e lui avrebbe portato con sé il fardello per sempre se non avesse mantenuto la promessa. Avrebbe dato fede alla sua parola a costo della vita. "Io tornerò a prenderti amico mio, lo giuro!"
"Pi pikachu!" Ripeté Pikachu, eseguendo le gesta di Ash, avrebbe badato anche lui a tutto. Avrebbe dimostrato il suo valore e avrebbe trovato modo di farsi perdonare per il suo errore.
"A presto..." si alzò con un sorriso determinato "..amico mio!"
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Ash corse dagli amici con lo zaino in spalla "Scusate il ritardo! Ora possiamo partire!"
"Credo che avrai modo di conoscerlo meglio, molto meglio" ridacchiò Brock all'orecchio di Lidia "É frettoloso e allo stesso tempo lento. É incomprensibile!"
Lidia sorrise perplessa da questa affermazione.
"Bene, direi che è il momento dei saluti!" Disse Ash, girato verso Olivio "Si prenda cura di Greninja!"
"Non preoccuparti, andrà tutto bene!" Lo incoraggiò il professore.
I quattro ragazzi e Pikachu cominciarono ad allontanarsi, diretti al prossimo percorso.
"Arrivederci ragazzi! Buona fortuna! Ash rendici fieri!!"
I ragazzi alzarono le braccia al cielo, salutando dietro di loro con i sorrisi sulle labbra e il sole che guidava loro la strada.
Non sembrano udibili i saluti... ma per quel che valeva, erano solo parole e segni che simboleggiavano la separazione e il ricongiungimento. La loro strada era appena iniziata, avevano di fronte un lungo cammino, che insieme avrebbero custodito. Era la stessa strada che avrebbe intrecciato i loro destini...

Ash ha quindi vinto la sua prima medaglia, Lidia e Leafala si sono uniti al gruppo e tutti insieme hanno dato inizio ad un viaggio indimenticabile! Cosa ha in programma il futuro per i nostri eroi?

Il Viaggio...continua...

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