Capitolo 15

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Andammo avanti ancora un po a giocare,lui riusì a scoprire che ero ancora vergine ed io scoprii che era stato con un migliaio di ragazze,cosa che mi irritava molto.

"Niall,adesso mi sono stufata,mi suoni la chitarra??" Lui mi guardò e sorrise,poi il suo sguardo si spostò sulla mia caviglia scooperta.

"Cos'hai li? Una cicatrice?" Sulla caviglia avevo una cicatrice abbastanza evidente,che si prolugava fino al tallone. Perchè quando ero più piccola ero andata in bici con mio papà,allora non era molto alcolizzato,però beveva comunque di più di quanto doveva. Eravamo in discesa,cosi lui era sollevato sui pedali ed io ero seduta sulla sella,con le gambe penzolanti ai lati delle ruote.

Persi l'equilibrio e per non cadere,cercai di attaccarmi con i piedi alle ruote,ma avevo i sandali,cosi,riuscii a non cadere dalla bici,ma in compenso mi sbucciai moltissimo le caviglie,che si erano impigliate nei raggi della bici,che andava veloce in discesa.

Maggiormente si ferì una caviglia,l'avevo completamente sbucciata,per poco si riusciva a vedere l'osso. Ed io urlavo a mio padre di fermarsi,ma lui non mi ascoltava.

Cosi in preda al panico gli urlai nell'orecchio quello che mi stava succedendo, talmente forte che si fermò e mi riuscì a portare in un pronto soccorso,da quel giorno ho molta paura ad andare in 2 in bici.

Raccontai tutto a Niall,e lui mi scostò delicatamente il calzino in modo da vedere l'intera cicatrice,poi l'accarezzò con il pollice e mi baciò. Un bacio cosi dolce e romantico,che per poco non mi scioglievo. Si alzò senza dire una parola e prese la chitarra,si sedette vicino a me ed incominciò ad accordarla.

Io lo guardavo,con tutta l'ammirazione e l'amore che si può avere per una persona,aspettando che incominciasse a suonare. 

"Cosa ti suono?"

"Quello che vuoi tu"

Suonò una melodia fantastica,io appoggiai la testa sulla sua spalla,mentre mi facevo trasportare da ogni nota che lui suonava,era li che mi piaceva rifugiarmi,tra le note delle canzoni,nella musica.

Quando finii di suonare è come se non sentissi nemmeno più il mio cuore battere,che ora andava al ritmo di quella melodia.

Inspirai il suo profumo delicato e ci limitammo a sentire i nostri respiri caldi.

Sentii il mio telefono suonare:

Heartbeats fast 

Colors and promises 

How to be brave 

How can I love when I'm afraid;to fall 

But watching you stand alone 

All of my doubt suddenly goes away somehow 

One step closer 

Era A thousand years,la canzone di Twilight. Risposi,era mia mamma.

M: ciao Chloe,volevo dirti che tornerò domani mattina

C:oh..va bene,allora a domani,ciao mamma

M:ciao cucciolina

C:ti ho detto di non chiamarmi cucciolina,mamma

M:okok,ciao

Chiusi la chiamata,mentre sentivo Niall ridacchiare.

"Che ridi?!?"

"No niente cucciolina"

"Ufff" La sua risata risuonò in tutta casa,poi seguita dalla mia,insieme erano meravigliose. Era come una melodia per i pianisti,con solo la mano destra è una semplice canzone,ma se si aggiunge l'accompagnamento della sinistra,è tutta un'altra cosa.

"Ora vado,ci vediamo domani" Gli dissi

"Oh,vai già?!?"

"Beh si,è tardi,poi dovevo vedere anche Sophie" Mi rimisi le scarpe e misi il giubbino. Lui si alzò e mi venne incontro. Le nostre labbra si sfiorarono,ed i nostri nasi si toccavano. Mi strinse a se

"Ciao Piccola"

"Mi piace"

"Cosa?"

"Il nome piccola" Dissi sorridendo.

"Lo so" Finalmente mi baciò,le nostre lingue si rincorsero. Prima di uscire mi fermò

"Stai lontana da Harry"

"Perchè?"

"Tu stagli lontano e basta, non è un bravo ragazzo,credimi"

"Oh..ok"

"Ciao Chloe...ti amo"

"Aww..Anchio"

Tornai a casa e chiamai Lou per vedere come stava.

You belong with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora