Sei tu la parte migliore di me stesso,
il limpido specchio dei miei occhi,
il profondo del cuore, il nutrimento,
la fortuna, l'oggetto di ogni mia speranza,
il solo cielo della mia terra,
il paradiso cui aspiro.
William ShakespeareErano passati tre giorni da quando Sasuke era tornato, ed il moro aveva visto Naruto solo a lavoro. Soltanto una sera era passato a salutare i genitori del biondo per portargli i souvenir che aveva comprato a Londra. Ma quel giorno l'amico non c'era a causa di un appuntamento che aveva con Gaara. In quei giorni, Naruto gli aveva accennato la sua decisione di iniziare una relazione seria con il rosso e lui non aveva saputo dirgli niente ma solo annuire. Non aveva nessun diritto di metter bocca sulle questioni amorose dell'amico, anche se ne era preoccupato perché aveva la sensazione che sarebbe finita male come le altre volte. Nessuno accettava il rapporto che Naruto aveva con lui ma il biondo pareva non capirlo. Una volta aveva cercato di spiegargli che in fondo non avevano tutti i torti, che chiunque vedendo il proprio ragazzo avere un rapporto morboso con qualcun'altro ne sarebbe stato geloso. Ma per Naruto niente veniva prima di lui, avrebbe rinunciato a qualsiasi cosa per lui. E Sasuke se da una parte ne era sollevato, dall'altra parte ne era spaventato, perché temeva che Naruto un giorno si sarebbe pentito di tutto. Forse era il caso di farsi da parte, di cercare lui stesso di trovare meno tempo da dedicargli.
Sospirò, seduto dietro alla scrivania nel suo ufficio. Era sabato e quella sera c'era la solita uscita con i suoi amici ma non sapeva se parteciparvi. Gaara lo detestava da sempre e non voleva creare già problemi a Naruto, ma sapeva che se non si fosse presentato il biondo gli avrebbe messo il broncio per giorni. Doveva andarci per forza, lo sapeva. Quella storia già lo aveva stufato e non lo faceva stare tranquillo, sapeva che tutti aspettavano il momento di vedere lui, Naruto e Gaara nello stesso posto per commentare e punzecchiarli.
Sentì parlare fuori la sua porta e riconobbe la voce di Naruto, e non dovette attendere molto prima di vederlo entrare.-Teme, sei pronto per tornare a casa? Ti accompagno.
Disse il biondo sorridendogli, mentre posava gli ultimi articoli nei cassetti della sua scrivania.-Posso andare con Itachi, tranquillo.
Rispose il moro, cercando di evitare lo sguardo dell'amico.-Perché? Vieni sempre con me
Domandò avvicinandosi alla scrivania dell'altro e facendogli alzare il volto verso di sé.-È inutile farti arrivare a casa mia, se ci va Itachi.
Mormorò, alzandosi anche lui dalla scrivania e poter nuovamente evitare lo sguardo indagatore del biondo-Sasuke abito qualche villa dopo la tua, devo passare per forza da casa tua per arrivare alla mia, lo sai. Perché ti stai facendo questi problemi adesso?
Sbuffò Naruto, iniziando ad alterarsi.-Niente, vengo con te, contento?
Sussurrò il moro non volendo iniziare una discussione inutile. Voleva evitare il passaggio del biondo proprio per non discutere e metterlo in difficoltà col rosso. Ma anche questa volta non sembrava capirlo.-Bene, stasera mi passi a prendere tu o vengo io a prendere te?
Continuò il biondino-Pensavo venisse a prenderti Gaara.
Gli rispose posando alcuni documenti nella cartellina.-Ho dato per scontato che sarei venuto con te, come sempre.
-Non credi che darebbe fastidio a Gaara?
Adesso sei il suo ragazzo.-Stai nominando troppo spesso Gaara per i miei gusti. So dove vuoi arrivare ma già ti dico che non attacca. Stasera scendi Sasuke, come scenderai anche le altre sere. Non sei un problema, non lo sarai mai.
Si alterò Naruto, stringendo i pugni. Sasuke lo vide corrugare lo sguardo e mordersi il labbro, ma non sarebbe stato a guardare questa volta. Se Naruto aveva bisogno di una relazione, allora lui l'avrebbe aiutato a mandarla avanti.
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Scrivo di te
FanfictionNaruto sogna di poter scrivere un libro un giorno, ma nel frattempo si deve accontentare di lavorare nell'azienda giornalistica più grande in Giappone : l'Uchiha News.