Scrivo di te

Family

L'amore guarda
non con gli occhi
ma con l'anima.
William Shakespeare

 

ABBIATE PAZIENZA.... è LA FAMIGLIA.
Trovare parole adatte per descrivere il nucleo familiare è un problema per tutti perchè, pur volendolo descrivere con parole belle e toccanti, c'è sempre quella parte negativa che deve essere per forza espressa.  

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Sasuke era adirato per tutta quella confusione che c'era a casa sua. Non aveva ben capito perchè, nonostante la runione fosse stata fatta da Shisui, dovevano usare la propria casa per quella ridicola cena. Era appena arrivato lo zio Madara con quell'attore, seguito da cugini e zii che vedeva solo durante le feste, e già sentiva la sua amata tranquillità dissolversi tra le urla di quella massa di persone poco gradite. La buona notizia era che non avrebbe dovuto rispondere a nessuna domanda di cortesia perchè nella loro famiglia bastava vederti vivo e in piedi per implicare che stessi bene, e non c'era bisogno di nessun permesso per fare qualsiasi cosa perchè tutti si comportavano come se fossero nella propria casa. Li guardò tutti  con aria severa, vedendoli dividersi tra il soggiorno e la cucina, e gli voltò le spalle sospirando, prima di raggiungere la sua stanza e stare in santa pace ancora per un pò.

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Solitamente per non rendere troppo tragica la descrizione si usa il termine folle, perchè rappresenta il buono e il cattivo contemporaneamente o almeno racchiude gli imbarazzanti momenti che la caratterizzano.

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Il saluto plateale di Naruto lo fece sobbalzare dal letto e la consapevolezza di dover scendere al piano inferiore in mezzo a quella gente lo fece rabbrividire. Sentì distintamente anche la voce di Kushina che era stata inviata con il marito non si sa per quale motivo, visto che non c'entravano assolutamente nulla con quella situazione. Ma Sasuke aveva smesso di farsi domande riguardo le decisione della sua famiglia ormai da molto tempo. Scese giusto in tempo per sentire Naruto chiedere di lui a sua mamma e si sentì un pò sollevato nel sapere che per qualcuno era di vitale importanza in mezzo a quei casinisti. Lo raggiunse velocemente facendogli notare la sua presenza toccandogli un fianco.

-Allora sei qui? Stavo giusto domandando dove fossi.                                                                                          
Gli sorrise il compagno.

-Ero sopra a trovare la mia tranquillità perduta.

-Se vuoi possiamo ritornarci e restarci fin quando non è pronta la cena.                                                                    
Gli sussurrò malizioso in un orecchio.

-Scordatelo idiota. Andiamo di là, devo salutare i tuoi.                                                                                            Brontolò sconsolato.                                                                                                                                            
Si imbarazzò quando i due coniugi Uzumaki lo stritolarono in un abbraccio mozzafiato. Sembrava non lo vedessero da una vita quando in realtà l'avevano visto il giorno prima. Notò suo zio osservarlo con occhi semichiusi mentre tutti facevano il terzo grado al povero arrivato che non faceva altro che sorridere imbarazzato, e gli scappò una risata quando lo vide tirargli una gomitata dopo che sua nonna gli aveva chiesto per la quinta volta come si chiamasse. Sentì una mano posarsi sulla base della schiena e si rilassò vedendo il biondo stargli accanto mentre ascoltava l'attore parlare.