Julia non c'è, ma non penso si sia scordata di noi, è il nostro primo giorno. E come se non bastasse non vedo né Elec né Andrew. Fantastico. Cerco il telefono nella borsa. Oh no, non riesco a trovarlo! Forse l'ho lasciato in biblioteca... No, non l'ho tirato fuori. Cerco nelle tasche del giacchetto, dei pantaloni, ma niente. E se mi fosse caduto nel bosco? No, dai, speriamo di no, non posso essere così sfortunata! Magari l'ho lasciato in classe.... Ma quale? Uff, mi sa proprio che mi tocca. Mi dirigo verso l'entrata, tanto né mia sorella né i gemelli si sono fatti vedere. Entro dentro la scuola con difficoltà, un fiume di ragazzi sta ancora uscendo.
"Scusate, permesso, oh scusa, non volevo"
"Ehi Charlie, tutto a posto?"
"Ehi Daisy, ciao. Non trovo più il mio telefono e adesso vedo se l'ho lasciato in qualche aula."
"Aspetta, per caso ti sei scontrata con Jessie?"
"Con chi?"
"Capelli verdi, un piercing sulla guancia, alta, un po' magra..."
"Aspetta, la ragazza di Alexander?"
"Mi vuoi dire che si sono rimessi insieme?"
"Che ne so io! Comuque perché mi hai chiesto se l'ho incontrata?"
"Vieni con me, forse ho capito dov'è il tuo smartphone."
"Oh grazie, mi salvi davvero la vita!"
Riusciamo ancora dalla scuola e lei mi porta verso gli ultimi posti del parcheggio, dove ci sono qualche moto e una jeep. Scorgo due persone da lontano affiancate all'auto. Dopo li riconosco.
"Jessie, dov'è il telefono della mia amica?"
"Oh Daisy, la più popolare... Ti dispiace che ti abbia di nuovo fregato Alex?"
"Ehi, non mettermi in mezzo"
"Sei il mio fidanzato, posso fare quello che mi pare. E tu... Sì, quella incontrata poco fa in biblioteca. Sei venuta a farti perdonare?"
"Jessie, guarda me, io ti sto parlando."
"No, Daisy, tranquilla, non ti preoccupare. Non ho bisogno della protezione di nessuno. Allora, mia cara persona odiosa, lei pensa che tu abbia il mio telefono. E tu ce l'hai?"
"No"
"Sì"
"Ho detto no Ale. E tu lo sai bene."
"Amore, per favore, non litighiamo, ci siamo appena rimessi insieme. Ridalle il telefono, tanto c'è la password, non potresti mai entrare."
"E se io non volessi?"
"Allora, io non so come funziona qui da voi, ma da noi si chiama la polizia in questo caso."
"Chiama pure, tanto riuscirei a uscire dopo pochi secondi di prigionia"
"Jessie, tesoro, fallo almeno per me..."
"No."
Questa ragazza mi sta davvero facendo innervosire. Non posso picchiarla, continuo a ripetermi. Che figura ci farei con gli altri due. Sto per ribattere quando sento la mia suoneria. La ragazza dai capelli verdi tira fuori il mio telefono dalla tasca, guarda il display e ride.
"Cacciatrice Katrhine? Chi è? La tua babysitter?"
"Che hai detto? È Katrhine? Dammi subito il telefono."
"Non penso proprio. Lascerò che finisca di squillare... Oppure magari metterò vivavoce."
"No, ferma non lo fare"
"Adesso basta Jessie."
"Ehi Alex, mi voglio solo divertire un po'."
E prima che lui possa fermarla lei accende il microfono. Subito mi si gela il sangue nelle vene. Ci sono ululati, grida di ordini.
"Charlie! Ho un problema! Un grosso problema!"
"Katrhine, cosa sta succedendo?"
"Sono entrata troppo nel loro territorio, e non ho le frecce adatte!"
"Dove sei??!"
"Nella foresta! Chiama mamma!! Chiama Julia! Elec e Andrew sono già qui! Tu non venire, è troppo per..."
La linea si interrompe.
"Katrhine! Katrhine! Senti Jessie, ora dammi quel fottuto telefono e togliti dalle palle!"
"Oh no, non penso proprio carina!"
"Non hai sentito? Era mia sorella, devo aiutarla!"
"Senza il tuo telefono!"
"Ora basta!"
È Mikol a parlare. Da quanto tempo fosse qui accanto a noi? Non ne ho idea.
"Ridalle immediatamente il cellulare, non fare la cretina!"
"Alex, che fai, non mi difendi?"
L'altro per tutta risposta le strappa il telefono dalle mani e me lo da. Voglio correre verso la foresta ma qualcuno mi ferma.
"Non hai sentito tua sorella? Chiama a tua madre e non andare nella foresta."
"Tu non capisci, io devo mettermi in mezzo, a proteggerla, se lei venisse anche solo graffiata..."
"Charlie, cosa ci stai nascondendo?"
"Nulla, va bene?!? Assolutamente nulla! E ora fatemi andare!"
Iniziai a correre verso il bosco dietro alla struttura scolastica, mentre digitavo il numero di mia sorella. Le spiegai tutto in fretta e furia e le dissi di avvertire anche la mamma. E papà. Continuai a seguire il segnale del telefono di Katrhine, ma quando arrivai capì che la situazione era molto più grave del previsto.Lo so, lo so, sono una persona assolutamente odiosa. Avevo promesso di ricominciare a pubblicare più frequentemente e invece no. Potrete mai perdonarmi? Per favore, mettete una stellina e lasciate un commento perché vorrei capire se la storia vi piace o no. E se sbaglio a scrivere qualcosa, ditemelo, perché magari non l'ho visto. Grazie.
Hermione_Agnese_02
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Morsa Da Un Lupo <<in Revisione>>
WerewolfUn dolore improvviso al fianco, la mia vista inizia a svanire ma non posso arrendermi. Non proprio ora, non proprio adesso. Devo uscire da questo inferno senza a pensare alle conseguenze del morso. Una lacrima inizia a scendere sul mio viso. La mia...