"La cosa più difficile è tenerlo nascosto ai miei genitori. E a Julie e Katrhine. Non oso più avvicinarmi a loro. Se le ferissi in un qualsiasi modo, non me la perdonerei mai. Non ho passato con loro nemmeno Natale. Resto sempre chiusa nella mia camera a casa di Zia. Mikol sa cosa sono,non è stato difficile intenderlo per lui, e neanche per lei. Ma non gli parlo. In un certo senso do a loro la colpa di tutto. Se non li avessi conosciuti, tutto questo forse non sarebbe successo. Oggi è il 31 Dicembre. Sono passati due mesi. Due mesi dalla morte di Josh. I gemelli non hanno fatto in tempo a dargli il loro sangue. Ma almeno hanno provato a salvarlo. Stanno sempre con me, quasi come delle guardie del corpo. Io li lascio fare. Non voglio rimanere da sola. Sono ritornata a scuola dopo una settimana, come la metà degli studenti. Come se nulla bastasse, è confermata la scomparsa di Alex. Mikol saràc uscito almeno due volte la settimana con il branco per cercarlo. Non avevo più parlato con Daisy, ma non c'erano stati avvisi di morte. Sophie ogni tanto provava a parlarmi o a venirmi a trovare, ma non mi fidavo più di lei. Lei che sapeva tutto. Lei che non aveva voluto dirmi niente. Io avevo un buon motivo per fare. Non volevo farle vivere un incubo. Lo stesso in cui mi trovavo adesso.
E gli altri... Come già detto, stavo sempre con i gemelli. Nessuno poteva minimamente avvicinarsi a me. Durante le vacanze invernali era più semplice sparire.
Solo una novità: l'Alpha, sebbene fosse identica alla mia insegnante di chimica, non era lei. Era la sua gemella del cazzo che porca Umbridge spero che muoia presto.
Durante la luna piena sento il loro richiamo. Mi stanno cercando, stanno letteralmente impazzendo. I gemelli camuffano il mio odore e io cerco sempre di uscire il più coperta possibile, così che non possano riconoscermi. Una domanda può sorgere spontanea: come faccio durante le lezioni? Alcune ore le passo con i vecchi amici, ma cerco sempre di evitarli, non spiccico una parola se non per rispondere a delle domande fatte dai professori.
Passerò da sola questa sera, Capodanno. Non ho voglia di festeggiare il nuovo e primo anno da lupo. Non so cosa farò ma..."
Qualcuno bussa alla porta. Smetto subito di scrivere sul mio diario e lo nascondo nel cassetto. Guardo l'orologio sopra la mia scrivania. Sono le dieci di sera. È da un'ora che scrivo, eppure non so ancora bene cosa dire. Sento bussare di nuovo, stavolta più intensamente. Sospiro, rimanendo sulla mia sedia, schiena rivolta all'uscio.
"Avanti"
La porta si apre, rivelando l'odore di mio cugino.
"Cosa vuoi Mikol?"
"Ho delle notizie."
"Tienile per te"
Lo ignoro e continuo a leggere il libro che stavo fingendo di studiare. Di colpo mi viene strappato da sotto gli occhi.
"Cosa diavolo ti viene in mente?"
"Ho detto che ho delle notizie, non ignorarmi."
Alzo gli occhi al soffitto e sbuffo.
"Ti ho già detto che non mi interessa."
"Ci sono state delle chiamate per l'ufficio dello Sceriffo. Ci sono stati degli avvistamenti di una persona che corrisponde alla descrizione di Alexander."
"Solo perché è scomparso la sera che sono diventata lupo e..."
Non riesco a dirlo... La sera che Josh è morto. La sera che la mia vita è andata a farsi fottere per sempre. È come se qualcosa mi stia bloccando le corde vocali. Tossisco appena, e faccio un bel respiro, ricacciando indietro le lacrime.
"Solo perché è scomparso quella sera non vuol dire che mi interessa"
Il moro stringe forte i pugni guardandomi male mentre i suoi occhi diventavano gialli.
"Era tuo amico"
Anch'io mi alzo in piedi, ma non riesco ancora a controllarmi, lo so.
"Hai detto bene. Era. Non lo è più stato da quando mi ha tradito!"
"Non provare ad alzare la voce Charlie!"
"Esci subito dalla mia CAMERA!"
I miei occhi cambiano colore, lo percepisco dalla forza che sento invadere il mio corpo. Apro i pugni e in un attimo mi spuntano gli artigli e contemporaneamente anche i miei canini si allungano. Mikol ringhia mentre sfodera anche lui i suoi artigli, senza tanti problemi.
"Lo sai già che non puoi sconfiggermi!"
"Ah, lo speri!"
Ringhio anch'io, mentre aspetto che lui faccia la prima mossa.
"Cosa diavolo sta succedendo qui dentro!? Siete forse pazzi?!"
Mio cugino si gira a guardare Lucy,che nessuno di noi due aveva sentito arrivare, mentre io non ci penso proprio.
"Charlotte, guardami."
No, zia, puoi scordartelo. Non lo farò.
Sento che fa un passo verso di me, ho la faccio rivolta verso il pavimento.
"Ho. Detto. Che. Devi. Guardarmi."
Fa un altro passo. Di sicuro vuole stordirmi con qualcosa. Non succederà, nè ora nè mai. Guardo la finestra con la coda dell'occhio, è ancora aperta. Senza più dubitare, corro in quella direzione e prima che il moro mi possa agguantare sono già a terra, scesa dal secondo piano e senza nessuna ferita. Vedo entrambi affacciati alla finestra, stanno dicendo qualcosa, ma non ho nessuna intenzione di ascoltarli. Così, in poco tempo sto già correndo libera nel bosco.~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•
Dopo ben due anni mi sono decisa a ritornare con questa storia. Mi è dispiaciuto così tanto doverla lasciare e speto davvefo che qualcuno sia ancora interessato a leggerla... farò del mio meglio per rendere gli aggiornamenti regolari, e se questo capitolo vi piace, commentateHermione_Agnese_02
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Morsa Da Un Lupo <<in Revisione>>
Hombres LoboUn dolore improvviso al fianco, la mia vista inizia a svanire ma non posso arrendermi. Non proprio ora, non proprio adesso. Devo uscire da questo inferno senza a pensare alle conseguenze del morso. Una lacrima inizia a scendere sul mio viso. La mia...