La campanella suona dopo mezz'ora e io me ne vado senza aspettare George. Ho un ora buca e la voglio passare il biblioteca. I libri sono una mia grande passione, non smetterei mai di leggere se fosse per me. Prendo un libro fantasy, mi siedo su un tavolino in disparte e inizio a leggere. Oggi non c'è la pausa pranzo quindi fra un ora uscirò. Inizio a leggere e dopo due capitoli sono già morta dalla noia. Il che è strano, di solito non succede mai. Ma oggi tutto è possibile. A partire da quelle lucine gialle che ho visto nel cespuglio. Dai Charlie chi vogliamo prendere in giro, era ovvio che erano degli occhi. Quindi chi ha gli occhi gialli? Gli Omega. Quindi tu chi hai incontrato? Un licantropo. Ecco, era difficile da capire? No Sherlock, te lo dico sinceramente. Però la cosa un po' inquietante è che dei ragazzi tra cui George sono entrati lì nel bosco, tu li hai seguiti e quando sei tornata il ragazzo era in classe come se nulla fosse successo. Un senti una strana puzza di evidenza? Ancora no? E forse hai ragione, dovresti avere più prove.
"Ehi, ragazzi, che fate?"
È la voce di Alex, la riconosco. Si trova dietro questo scaffale. Subito arriva la bibliotecaria, perché lui ha praticamente urlato.
"Silenzio ragazzi o vi caccio."
"Sì, lo scusi Miss Jefferson."
"Se ti risento parlare ancora così forte non potrai più mettere piede qui dentro. E siamo al primo giorno di scuola, pensa un po'."
"Mi dispiace, non succederà più."
"Sarà meglio per te"
Quando se ne sta andando rischia di inciampare sui tacchi.
"Tutto bene Miss?"
"Oh sì grazie cara, è che non sono abituata a queste scarpe"
"La capisco, anch'io le odio."
"Sai ragazza, inizi a starmi simpatica. Se non parlerai troppo forte..."
"Non si preoccupi."
"Bene cara, ora che ti vedo meglio non credo di averti mai avuta qui dentro"
"No, sono nuova infatti..."
"Come ti chiami cara?"
"Charlotte Trese, ma preferisco Charlie."
"Trese eh? Mai sentito. Molto bene Charlie, per qualunque cosa chiedi a me."
"Certo, grazie per la disponibilità"
"Oh, di nulla cara"
Si allontana velocemente, ha sentito una musica sparata a mille da un'altra parte. Non so se Alexander mi ha visto ma nel caso gli andrò a parlare. Mi dirigo decisa dove avevo sentito la voce, giro l'angolo e i miei libri quasi cadono. Mi nascondo subito dietro lo scaffale. Ma perché sono così sconvolta? Insomma, lei sarà la sua ragazza e loro si stavano semplicemente baciando. Tutto assolutamente normale. Non l'ho vista bene, ho cercato di non farmi vedere. Ma dovrebbe avere i capelli corti e verdi e mi sembra anche di aver visto un piercing sulla sua guancia. Ma, come ho detto prima, non ne sono sicura.
Suona la campanella, è ora di uscire. Mi giro per dirigersi verso la porta e mi scontro contro qualcuno. È la ragazza vista poco fa con Alex.
"Oh scusa, non ti avevo visto."
"Stai più attenta a dove vai ragazzina. Non vorrei che mi insudiciassi."
"Ti ho già chiesto scusa."
"Ehi tesoro, tutto bene? Ah, sei tu."
"Alexander, non dirmi che conosci questa stracciona"
"Allora, innanzitutto stracciona ci sarai tu cara mia, e non sono io ad essere sulla tua strada, ma tu a intralciare la mia."
"Certo, come no. Ma non hai risposto alla mia domanda. Voi due vi conoscete?"
"Solo di vista, abbiamo fatto lezione di chimica insieme."
"Già. Ora se non vi dispiace dovrei andare."
"Dove? A mangiare sotto un ponte?"
"No, in una villa. Va bene lo stesso? È stato un piacere conoscerti."
Boom bitch get out the way bitch get out the way.
No, non gliel'ho detto. Ma giuro che quella musichetta ci sta da dio. Esco dalla biblioteca e vado nel parcheggio per aspettare i miei fratelli.Non ho potuto pubblicare questi ultimi giorni perché sono stata male e tra compiti di recupero e interrogazioni non ho avuto molto tempo per pubblicare. Spero mi perdonerete.
La vostra Hermione_Agnese_02
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Morsa Da Un Lupo <<in Revisione>>
LobisomemUn dolore improvviso al fianco, la mia vista inizia a svanire ma non posso arrendermi. Non proprio ora, non proprio adesso. Devo uscire da questo inferno senza a pensare alle conseguenze del morso. Una lacrima inizia a scendere sul mio viso. La mia...