L'inizio della fine

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Sento ancora un altro urlo, stavolta più forte. Metto le mani sulle orecchie e premo forte forte. Vorrei urlare ma Sophie mi abbraccia e mi tira accanto a sé.
"Shh, non fare rumore. Vedrai che torneranno, sono sempre tornati"
"Io... Ti devo dire una cosa Sop... Spero solo che tu mi creda."
"Qualunque cosa, basta che parli piano"
"Ho scoperto una settimana fa che Mikol è mio cugino... Ma lui è un lupo mannaro e questo lo sanno anche Alex e Daisy. E io paura che possa succedere qualcosa"
"Charlie, ascoltami bene. Io già lo sapevo"
"Cosa? Sop, di che stai parlando?"
"Fanno parte del branco di Miguel e della sua ragazza Clare. Anche George è come loro"
"Aspetta... Clare Haminson? Capelli viola, occhi marroni..."
"Sì, lei. E anche Jessie."
"Anche lei?"
"Sì"
"Ma tu come fai a saperlo? Non sarai mica come loro!"
"No, ma sono la fidanzata di Raphel. Vedi, lui è tutti gli altri sono Okten... E Theo è l'Alfa"
"Cosa? E io non l'ho mai capito... Come posso più fidarmi di loro? E di te!?"
"Per favore, non urlare, io ti voglio bene, non gli permetterei mai di fargli del male. Solo... Resta umana"
Mi allontano da lei e vado dal lato opposto del tavolo. Poi un ululato, capace di far gelare il sangue nelle vene. L'avevo già sentito. Il branco che avevo incontrato nel bosco.
Neanche il tempo di dirlo che vengo trascinata fuori dal tavolo.
"No! Fermi! Lasciatemi stare! Allontanatevi!"
"Guarda un po' chi si vede, bentornata tra di noi."
"Ciao Beta. Il tuo Alfa ancora non si fa vedere?"
"Non fingerti coraggiosa. Si vede lontano un miglio che hai paura."
"Cosa volete?"
"Vedi, un mese fa la tua famiglia ha ucciso tre nostri omega. Poi, durante la luna piena ha rapito due Beta, lasciando me con soli altri quattro lupi. E l'Alfa certamente."
"Questo Alfa fantasma si farà mai vedere?"
"Qualcuno mi ha chiamato?"
Una donna si presenta, completamente trasformata. Una ferita che ha sulle braccia sta guarendo. I suoi occhi rossi sembra mi guardino dentro, quasi a farmi male. I capelli neri raccolti in uno chignon familiare. Un portamento elegante, ma pronto ad attaccare.
"Ciao, tu dovresti essere quella che mi cerca sempre. Allora, sei contenta adesso?"
"Non puoi essere..."
"Non posso essere cosa? È dal primo giorno di scuola che mi hai notata. Una nuova professoressa. Vero Sophie?"
Mi giro e vedo la mia amica in piedi, tenuta da un Omega. Trema e implora di non essere trasformata.
"Il morso è un dono piccolina. Dovresti saperlo. E poi, dobbiamo rimediare al danno causato dai suoi genitori."
Sì avvicina a me. Cerco di spostarmi, ma il Beta continua a tenermi.
"Vedrai, ti piacerà."
Mi prende il braccio e lo accarezza, guardandomi ogni tanto.
"Non avere paura. Non ti dovrebbe uccidere, tecnicamente."
"Non lo fare. Ti prego, non lo fare. Sai che mi uccideranno."
"Chi? La tua famiglia? Probabile. A meno che tu non li uccida per prima"
"Non lo farò mai."
"Bhe, peccato"
Sento una piccola esplosione e in un attimo una nube si forma bella stanza. I lupi iniziano a tossire e lasciano la presa. Guardo un attimo Sophie e la vedo muoversi decisa in avanti prima che la nebbia copra completamente la visuale. Forse anch'io dovrei correre. Prima che possa decidere qualcuno mi prende la mano e mi trascina via. Sento una porta sbattere, ed in un attimo non c'è più nebbia. Davanti me c'è Josh, ma è diverso. Ha gli occhi azzurri ma la pupilla è come quella di una lucertola.
"Noi Okten siamo immuni allo Strozzalupo. Adesso vattene a casa Charlie, la festa è finita."
"Posso portare qui i miei! Sapranno cosa fare!"
"I tuoi genitori? Perché?"
"Non ti preoccupare."
Lui allora fa qualcosa che mi spiazza. I suoi occhi tornano normali e la pelle squamosa si dissolve. Mi prende il viso con la mano e mi accarezza. Sì avvicina a me e mi bacia. Rimango ferma immobile, ma non so esattamente quello che provo per lui. Improvvisamente la porta si spalanca di nuovo ed entra Alex tutto trafelato. Josh si stacca da me e corre dentro, poco dopo aver fatto un cenno del capo all'altro.
"Vieni Charlie, dobbiamo andarcene!"
Mi prende la mano e iniziamo a correre per il corridoio.
"Aspetta! E Sophie?"
"Lei è già fuori. Ti sta aspettando!"
"Tu non vieni?"
"Io..."
Tutte le luci iniziano a spegnersi dietro di noi e il buoi si avvicina sempre più a noi.
"Oh no no no no no!"
"Cosa?"
"Non può essere! Dobbiamo uscire subito di qui!"
Ma più andiamo veloci più l'oscurità si avvicina. È quasi arrivata quando Alex spalanca una porta e mi spinge dentro, rimanendo all'oscuro. La stanza è illuminata da una fievole lampadina e c'è solo un'altra porta mentre le due finestre sono sbarrate da pesanti sbarre di ferro. Mi avvicino, e appoggio l'orecchio sul legno. Per un attimo c'è silenzio, poi sento un forte ululato che mi costringe ad allontanarmi. Qualcuno sfonda la porta e vengo colpita da alcune schegge.
È LEI, È L'ALFA.
"Oh, ecco dov'eri! Siamo state interrotte prima, ma adesso non succederà la stessa cosa. Non puoi scappare, Charlotte Trese. E nessuno ti può aiutare. Sei sola soletta."
Sì avvicina a me e afferra von forza il braccio.
"No! Josh! Alex! Aiuto!"
"Dubito che Josh possa esserti utile."
Entra un ragazzo, potrà avere vent'anni circa ed è un Omega, gli occhi sono gialli. Porta come un sacco sulle spalle un altro.
"Josh... Cosa gli hai fatto?"
"Io? L'ho quasi ucciso carina. Ha proposito, ti presento mio nipote. È una tua vecchia conoscenza."
"Chi? Lui? Ma chi è?"
"Fa niente. Ehi, Omega, sistema il nostro ospite. Deve vedere la ragazza essere morsa."
"No! Fermi! Basta!"
Indietreggio verso la porta al buio, sebbene io abbia molta paura di non riuscire a vedere niente, ma sarà molto meglio di essere morsa. Mi giro per scappare ma in un attimo sono per terra, mentre sento un dolore lancinante al fianco. Urlo, sento come se tutta la mia carne si stesse rivoltando, stesse cambiando. Riesco ad allungare una mano verso la porta, e sento qualcuno afferrarla. In un attimo Alex è di nuovo alla luce, ma sembra diverso. Qualcosa non va in lui, ma non posso dire esattamente. So solo che qualcosa succede all'Alfa, non sento più la sua presenza, né tantomeno quella dell'Omega. Sono distrutta, stanchissima, ma riesco a girarmi e a vedere che in effetti sono scomparsi tutti, rimane solo Josh per terra, in un angolo. Mi trascino verso di lui, devo vedere come sta.
"Josh? Josh, ti prego svegliati... Cosa ti hanno fatto?"
"È finita per me, Charlotte Trese. Mi dispiace solo di aver avuto così poco tempo da passare insieme"
"Tu non morirai, te lo prometto. Hai tutta la vita davanti, hai me! Perché dovresti morire?"
"Mi dispiace Charlie. Non volevo farti soffrire. Ormai è finita, ricordati solo che ti amo, ti amo da quando ti ho conosciuta"
Una lacrima inizia a rigarmi il viso, mentre Josh con gli ultimi sforzi che ha mi accarezza una guancia.
"Non ti dimenticherò mai Josh"
Piangendo do un ultimo bacio al mio amico, poco prima che lui spiri. Non faccio nemmeno in tempo a dire una parola che i vetri delle finestre si spaccano e entrano nella stanza due persone, molto familiari. Il mio sguardo si illumina mentre si avvicinano a me. Sono i gemelli.

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