Trovo la classe poco prima del suono della campanella. Entro e mi siedo in ultima fila. Noto che c'è anche il ragazzo di stamattina. E vicino c'è né un altro con i capelli neri. A vederlo non sembra un granché. Entra il professore.
"Buon giorno a tutti ragazzi. Spero abbiate passato delle belle vacanze. So che abbiamo una nuova studente. Si vuole presentare?"
Capisco che mi devo alzare ma poco prima di farlo arriva un'altra ragazza. Ha i capelli biondi lunghi e gli occhi marroni. È un po' strano.
"Bene signorina Doun, in ritardo il primo giorno di scuola?"
"Mi scusi"
"Oggi mi sento buono. Si vada pure a sedere"
"Grazie"
Cerca con lo sguardo un posto e alla fine si siede vicino a me.
"Manca qualcun'altro o possiamo continuare? Bene, come stavo dicendo la nuova arrivata si può presentare."
Mi alzo.
"Mi chiamo Charlotte Trese e ho 17 anni."
"Da dove vieni?"
"dall'Alaska"
In effetti è vero. Sono nata in quello stato anche se ricordo poco o niente. Ci sono rimasta pochissimo tempo, circa tre anni. Poi abbiamo iniziato ad andare a caccia di licantropi.
"Speriamo che tu ti possa trovare bene in questa città. Io sono il professore White. Puoi anche sederti."
"Grazie."
Mi siedo e il prof continua a parlare del programma di quest'anno e delle vacanze.
"Allora sei nuova, giusto?"
È la mia compagna di banco a parlare.
"Sì."
"Quanto tempo fa sei arrivata?"
"Circa un mese"
"Scusa, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Sophie. Allora Charlotte, perché ti sei dovuta trasferire?"
"Per motivi di lavoro dei miei genitori e delle mie sorelle"
"Hai fratelli?"
"Sì, quattro. Due più grandi e due gemelli più piccoli"
"Siete tanti. Io invece sono figlia unica. Senti, dopo tu cosa hai?"
"Chimica"
"Perfetto, anche io. Ci mettiamo vicine?"
"sì, perché no?"
"Così ti faccio conoscere i miei amici. E anche il mio ragazzo. È il più dolce del mondo!"
"Mi sembrava strano infatti che non fossi fidanzata. Sei così bella!"
"Grazie. Anche se preferirei avere gli occhi azzurri."
"No, secondo me. Così marroni ti fanno sembrare ancora più speciale"
"Grazie... Nessuno me l'aveva mai detto..."
"Impossibile! Tutti i tuoi amici e il tuo ragazzo te l'avranno detto almeno un miliardo di volte!"
"Non proprio... Comunque basta tristezza."
Passammo il resto della lezione a chiacchierare del più e del meno.
"Bene ragazzi, è suonata la campanella. Potete andare"
"Scusami Charlie, non ti posso accompagnare. Ci vediamo lì."
Sophie scappa via dall'aula e io prendo il mio zaino. Esco e dietro alla porta trovo Mikol
"È impossibile che tu venga dall'Alaska"
"Perché? È così e basta"
"Mia madre viene da lì ed è completamente diversa da te"
"Questo perché i miei genitori non sono di quelle parti. Comunque, sai dirmi dov'è l'aula di Chimica?"
"Scusa, ma io adesso non ci devo andare. Ho biologia. Però un mio amico sa dov'è. Se non ti dispiace ti faccio accompagnare da lui."
"Va bene"
Mi porta nel corridoio dove ci sono gli armadietti. Si mette vicino ad uno di quelli aperti. Appena l'altro chiude lo sportello se lo trova davanti.
"Mik, mi hai fatto prendere un colpo!"
"Dai calmo Alex. Allora lei è Charlie..."
"Ah, quella nuova."
"Sì, esatto. Non sa dov'è l'aula di Chimica. Non è che la puoi accompagnare? Io devo andare a biologia."
"Ehm ok."
"Grazie mille! Ciao Charlotte"
Dopo avermi salutato scappa via. Così rimango insieme a quell'altro.
"Alexander, comunque. Ma preferisco Alex. È meglio andare. Seguimi."
Lo seguo al piano di sopra fino ad arrivare in fondo al corridoio. Ci fermiamo davanti alla porta.
"Prima le ragazze."
"Grazie."
Lo guardo negli occhi. Sono verdi. Fantastico, io amo gli occhi verdi. Ma non ho il coraggio di dirglielo. Faccio finta di niente ed entro nell'aula.
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Morsa Da Un Lupo <<in Revisione>>
WilkołakiUn dolore improvviso al fianco, la mia vista inizia a svanire ma non posso arrendermi. Non proprio ora, non proprio adesso. Devo uscire da questo inferno senza a pensare alle conseguenze del morso. Una lacrima inizia a scendere sul mio viso. La mia...