CAPITOLO 6

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Campo Mezzosangue, primo pomeriggio, arena
Zeus, Ade e Poseidone si trovarono vicino alla Casa Grande. Cominciando a dirigersi verso l'arena, per assistere all'allenamento, discussero dei loro figli. La discussione fu cominciata da Ade. "Avete capito cosa intendeva dire Bianca con quella frase?" Zeus scosse il capo, mentre Poseidone disse "Credo che abbia detto che se soffrono, escludono le emozioni da loro. E mostrano solo sarcasmo e ironia." Zeus sospirò "Avevo ragione. Perseus è diventato spietato." Ade scosse il capo. "Non è spietato. Non c'è crudeltà nel suo cuore. È rabbia." "C'è differenza se uno esclude le emozioni dalla propria persona?" Con l'obiettivo, non espresso a voce, comune di scoprire in cosa consistesse la loro abilità, Zeus, Ade e Poseidone entrarono nell'arena. Con sorpresa, scoprirono che era già presente un Cavaliere, che, mostrando abilità, velocità e strategia, distruggeva tutti i manichini, resi vivi grazie ad una magia elfica.  
"La tua abilità è aumentata, Perseus." Il ragazzo si bloccò, girandosi verso la fonte della voce. "Già arrivati?" Ade annuì. Zeus, invece, chiese "Chi è Lord Miraval?" Perseus, prima di rispondere, impallidì per poco tempo, toccandosi una spalla. Gli Dei, notandolo, lo guardarono sconvolti. "È colui che ha allenato i Cavalieri. Il più antico, ancora vivo." "Il più antico?" "Sì dice che abbia la stessa età di Lord Caos." "Ancora vivo?" Chiese, invece, Poseidone. Perseus fece un sorriso macabro. "Ancora vivo. Ci sono state tre generazioni di Cavalieri. Lui appartiene alla prima." "Perchè solo tre?" Alla domanda, legittima, di Ade, Perseus si sedette, mettendosi la spada sulle gambe. "Caos cerca dei Cavalieri che gli... rimangano eternamente." "Cosa intendi?" "Non vuole cambiarli. Vorrebbe trovarne nove e tenerli per sempre. Solo tre, perchè ogni volta che i Cavalieri non erano più adatti, lui li cambiava. Visto che passavano molti millenni, be... morivano appena Caos li scioglieva dall'incarico." "Morivano? Millenni?" Perseus rise. "Sì.  Millenni. Fare un giuramento come quello fatto dai Cavalieri presuppone di servire il capo fino alla sua morte... servire un immortale fino alla sua morte, equivale a non morire mai." "Sei immortale? Un dio?" "Non confondere, Zeus, l'immortalità con l'essere degli dei. Sono immortale, si. Ma non sono un dio. Sono un Cavaliere." "C'è differenza?" Perseus annuì. "I Cavalieri sono alle dipendenze del dio. In questo caso Caos. Gli dei no. La loro immortalità non dipende da un altro. Non può essere tolta. Quella dei Cavalieri, al contrario, può." "Ma... Miraval?" Perseus sbuffò. "Miraval allena i Cavalieri. Non è morto perchè lo serve in un altro modo." Zeus annuì. "Perchè lo temi?" Percy alzò un sopracciglio "Come scusa?" "Saremmo degli idioti a non notarlo. Ne hai paura. Perché?" "Non temo lui. Temo ciò che sarebbe in grado di fare per arrivare ai suoi scopi. L'avidità e la prepotenza sono due pericolosi nemici. Possono trasformare il più fedele degli amici nel più vigliacco nemico." "Come te." Perseus, che poco prima era mediamente calmo, si scurì in volto. "Come hai detto, Zeus? Io avido? Prepotente? Modera le tue offese, immortale, altrimenti potresti pentirtene." "Di parlare?" "Di non poter morire." Prima che gli Dei potessero rispondere alla non tanto velata minaccia, entrarono Talia e Nico nell'arena.
"Ehy, Perce! Tanto non la batterai mai." "Parla per te, Neeks."
Considerata l'espressione assassina che aveva prima in volto, gli Dei si stupirono per il tono gentile del ragazzo che, raggiunti i cugini, aveva messo un braccio intorno alle spalle di Nico, facendo sorridere il ragazzo.
"Bene, semidei. Sapete tutti che siamo in guerra contro Gea, i Giganti e i Titani. E sapete anche  che stiamo perdendo. Per questo, abbiamo bisogno di aiuto. Lord Caos ci ha procurato ciò di cui avevamo bisogno. I Nove dei Cavalieri più forti dell'intero universo. I Cavalieri di Caos. Ci alleneranno. Verrete divisi in base alle vostre capacità. Vi dobbiamo solo avvisare: la loro autorità vale quanto la nostra. Trattateli con il dovuto rispetto." Zeus si autostupì: era riuscito a farsi ascoltare dai semidei. Non era cosa rara, in realtà, ma, dopo le irriverenze e minacce di Perseus, Zeus non se lo aspettava.
Alle sue parole, tre ragazzi salirono sul palco improvvisato nell'arena. I ragazzi del Campo, però, emisero versi stupiti: sapevano benissimo chi quei ragazzi fossero.
"Sapete tutti chi siamo, immagino. Ma, vi dobbiamo chiedere, notate la vena ironica, di mostrare rispetto. Siamo qui in veste di Cavalieri di Caos. A quanto gli Dei hanno detto, siete in una... situazione orrenda. Vi consiglio, c'è di nuovo una vena ironica, di fare esattamente quello che noi Cavalieri vi diciamo. Chiaro?" Al coro affermativo dei semidei, Perseus continuò. "Adesso arriveranno gli altri Cavalieri. Vi chiedo di non avere reazioni esagerate. L'unica cosa che potete fare è annuire. Chiaro?" I semidei annuirono. "Bravi."
Entrarono sei altri Cavalieri. E, una volta riconosciuti, i semidei stavano per fare casino. Almeno fino a che non guardarono Perseus e annuirono.
"Visto che sapete chi vi allenerà, è il caso che vi diciamo anche il come. Avete tutti delle abilità particolari. In battaglia, verrete divisi in base a queste. Inoltre, oggi non potremo fare un allenamento perfetto. Quindi, quello di oggi servirà per mostrarci le vostre abilità e capacità. In base a queste, organizzeremo un allenamento. Ogni... turno, se si può dire, avrà un allenatore diverso: dell'arco e frecce si occuperanno Zoe e Micheal. Charles e Silena avranno il compito di allenarvi nel corpo a corpo. Luke e Bianca si occuperanno dei pugnali e armi da taglio/lancio. Gli allenamenti con le spade saranno sotto la supervisione di Talia e Nico." "E tu, Perseus?" Chiese Clarisse. "Io, supervisionerò tutto. Mi posso occupare di tutti gli allenamenti, ovviamente. In linea generale, però, aiuterò Talia e Nico. Ah, Clarisse. Se devi intervenire, chiedi il permesso. Probabilmente ti sembrerà stupido, ma i migliori eserciti sono quelli disciplinati. Molto bene. Dividetevi a  coppie e cominciate con le spade. Tra mezz'ora cambiamo arma."
Zeus, Ade e Poseidone si avvicinarono a Perseus. "Stavamo parlando di Miraval." "Temo che la mia attenzione si sia spostata sull'allenamento. Come dovrebbe fare la vostra." Zittiti da Perseus, i Dei si voltarono giusto in tempo per vedere Bianca scuotere la testa.

Angolo autrice
Salve giovani semidei!
Ecco a voi il capitolo. 
Nel prossimo capitolo parlerò della fine dell'allenamento. E dei turni.
Inoltre.... ci sarà una scena LysarxPercy e un confronto Percy e Dei.
Alla prossima.
By Rowhiteblack

What Doesn't Kill You Makes You StrongerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora