31,

1K 58 3
                                    

Mi svegliai ed ero ancora appoggiata al petto di Ethan,la sensazione di calore che emanava il suo petto era confortevole mentre tutto il resto fuori dalla finestra era freddo.Gli lasciai un bacio su di esso e strinsi Ethan più a me.Iniziai a passare il dito sulle linee degli addominali ben evidenti;lo sentì muoversi ma rimase con gli occhi chiusi.
Inizia ad ammirare il suo viso dolce,gli occhi verdi ora chiusi,i capelli quasi neri un po' arruffati,la mascella ben evidenziata e le sue labbra carnose,che avrei voluto tanto baciare.
Avvicinai il mio viso all'altezza del suo e inizia ad accarezzargli la guancia.Aprì gli occhi,mugolò qualcosa di incomprensibile e mise il viso sulla mia clavicola.Inizia così ad accarezzargli i capelli,sembrava che stessi cullando un bambino piccolo bisognoso di coccole.
Qualche minuto dopo lui alzò la testa,gli stampai un bacio sulle labbra e mi sorrise.
"Mh...ma che ore sono?"mugolò con voce roca.
"Sono le sei,te ne devi andare di già?"lui scosse la testa.
Riappoggiò la sua testa tra la mia clavicola e il collo,stringendomi a se.
"Oggi sei particolarmente dolce"affermai ridacchiando.
"Ma io sono sempre dolce"
"Uhm è vero,ma sembri un bimbo bisognoso di coccole"
"Non è vero,guardami dai.Piuttosto tu sei una bimba e sai già a chi appartieni"ammiccò con sguardo fiero.
"Non chiamarmi bimba"mi corrucciai ridendo.
"Bimba,bimba sei la mia bimba"iniziò a solleticarmi i fianchi non facendomi smettere di ridere.
"Non respiro più Ethan,basta"cercai di convincerlo ancora ridendo.Lasciò la presa sui miei fianchi e mi lasciò un bacio sul collo.
"Alaska ora me ne devo andare"si alzò prendendo la sua maglietta che con un semplice movimento se la rimise.
"Uhm ma mi stavo divertendo"risposi corrucciandomi.
"Dove devi andare?"mi alzai seguendo con lo sguardo i suoi movimenti.
"Il nostro manager ha detto che dobbiamo conoscere la ragazza che farà l'evento per i fan con noi.E siccome Gray ha gli allenamenti oggi devo andarci io"
Gli presi una mano."Uhm"
Lo presi per i lacci della felpa e lo attirai a me;approfondì il bacio e la mia lingua passo sulle sue labbra.Mi avvicinò a se sempre di più come se come se non volesse che nulla o nessuno interrompesse quel momento.
"A domani bimba"ridacchiò e uscì dalla mia stanza.
Andai in salotto per stare con Ros.
"Cosa facciamo?"chiesi sedendomi accanto a lei suo divano.
"Non so,vuoi uscire?"
"Va bene,andiamo a comprarci dei maglioni per Natale"
Dopo che ci preparammo salimmo in macchina.Ros era alla guida perché io ero un po' pigra per guidare,dato che mi ero svegliata da un'ora.
Arrivammo al centro commerciale,già da fuori si poteva vedere l'aria natalizia che in realtà non mi era piaciuta più di tanto,ma negli ultimi anni avevo cambiato idea.
All'interno c'era parecchia gente,con buste in mano e chi disperato,cercava il regalo dell'ultimo minuto.
Entrammo in vari negozi,finché ne trovai uno che mi soddisfava;Ros era andata nel reparto maschile per prendergli qualcosa a Grayson.
Mentre cercavo la taglia giusta per un maglione con delle renne sopra delle risate mi distrarrono.
Mi voltai per vedere da dove provenissero,quando vidi una ragazza a me sconosciuta che abbracciava ridendo un ragazzo,lei si avvicinò più al suo viso puntando lo sguardo sulle labbra di lui,sembravano carini finché guardai meglio e quel ragazzo era Ethan.
Si accorse della mia presenza e qualcosa in me si ruppe,non so cosa e come ma si ruppe.
Lasciò la presa sulla ragazza,la quale qualche secondo prima teneva tra le sue braccia e senza mai togliere lo sguardo su di me la lasciò.
Strinsi la lana del maglione tra le mie mani e sorpassandolo con una spallata entrai nel camerino.
Mi sedetti sullo sgabello e chiusi gli occhi,mentre sentivo Ethan insistentemente chiamarmi da fuori della tenda.Dovevo aspettarmelo,come può un ragazzo speciale come lui stare con una come me?Sopportarmi nonostante stia anche con un altro ragazzo di cui diventerà padre ed è all'oscuro di tutto?
Una lacrima cadde sulla mia guancia,una lacrima tagliente come se mi avesse tagliato con un coltello.La asciugai,feci un respiro profondo e con un sorriso falso uscì dal camerino.
Appena uscì Ethan era appoggiato al muro di fronte.
Mi bloccò per il braccio."Alaska ti prego"
"Cosa?tornate dalla tua compagna di lavoro"feci un sorriso forzato alla ragazza.
"Als fammi spiegare"mi supplicò.
"Non c'è niente da spiegare,ora vi lascio soli non voglio rubarvi altro tempo"mi scansai bruscamente da lui.
"Alaska"
"Ma state insieme?"chiese la ragazza con sguardo sicuro.
"No"dicemmo in coro.
"Appunto non stiamo insieme e ora lasciami andare Ethan"
Pagai il mio maglione e uscì da quel maledetto negozio.
"Ti stavo cercando?ma dov'eri finita?"chiese Ros.
"C'era la fila per il camerino"inventai una scusa.
"Comprato qualcosa per Grayson?"
"Si"mi fece vedere un semplice cappello nero."Eravamo in autostrada,e ha perso il cappello guardando fuori dal finestrino"rise al ricordo.
Mangiammo in un fast food e poi dopo tornammo a casa.
"Sta sera sto da Grayson"
"Mh...va bene a domani"
"Alaska"mi richiamò Ros.
Mi girai verso di lei."So che c'è qualcosa che non va"si appoggiò alla macchina giocherellando con le chiavi.
"È tutto okay" fece uno sguardo di intesa.
"Ne parliamo domani"entrò in macchina e partì verso la sua destinazione.
Entrai in casa,dopo svariati minuti a cercare le chiavi.Sentì delle voci dall'interno,sapendo che non ci potesse essere nessuno mi allarmai.
Aprì la porta cautamente e vidi Ethan di spalle seduto sul divano e un ombra appoggiata alla finestra,Hunter.
Si voltarono entrambi verso di me,strano che non si sono ancora messi a litigare.
"Alaska"pronunciò Ethan venendo verso di me.
Hunter mi guardò per vedere come mi comportassi."Ethan che ci fai qui?"chiesi fredda levandomi la giacca.
"Devo parlarti,fammi spiegare"
"Cosa devi spiegarle?"chiese Hunter calmo.
"Nulla,non deve spiegarmi proprio nulla"sorrisi falsamente.
"Als..."continuò Ethan.
"Dovrà dirti qualcosa Alaska,perché non lo lasci parlare?"
"Parlarti in privato,da soli"continuò Ethan.
Entrai in camera mia seguita poi da Ethan,Hunter mi scrutava appoggiato sul davanzale della finestra quando Ethan chiuse la porta alle sue spalle.
Si voltò verso di me e iniziò a parlare.
"Alaska...non l'ho baciata e non avrei mai avuto intenzione di farlo,non ti tradire mai,non tradirei mai la tua fiducia.Perchè dovrei stare con un'altra ragazza se ho te?Alaska sei la ragazza più fragile e bella che abbia mai visto in vita mia,e non ti farei mai del male,fare del male a te è come togliere tutti i petali all'ultima rosa più bella rimasta al mondo"sussurrò
Si avvicinò a me ancora di più."Alaska io ti..."
"Non dirlo Ethan"chiusi gli occhi per non guardarlo in quelle verdi iridi.
"Che succede?"chiese preoccupato prendendomi le braccia.
Trattenni le lacrime,perché avrei voluto tanto dirgli che lo amavo anch'io ma non potevo,dovevo nascondere i miei sentimenti e dedicarli ad Hunter.Dovevo far finta di amare Hunter poiché sarà il padre di mio figlio,e nascondere il più possibile i sentimenti che provavo verso Ethan.
"Mi sta venendo un attacco di panico"singhiozzai.
Aprì gli occhi e incontrai quelli preoccupati di lui,non sapeva cosa fare aveva lo sguardo perso.
Mi baciò la fronte."Piccola chiamo Hunter,non preoccuparti"
"No no non ti prego non abbandonarmi"gli tirai la manica bloccandolo.
"Io non volevo davvero..."ero fuori di me non sapevo cosa stessi dicendo.
"Non volevi cosa?"
Hunter entrò in camera e vendendomi piangere interrottamente iniziò a prendersela con Ethan.
"Cosa le hai fatto?"urlò facendomi sussultare.
"Non le ho fatto niente,calmati se no la spaventi"continuavo a singhiozzare e a piangere non riuscivo a fermarmi,mi sentivo terribilmente in colpa.
"Dimmi cosa le hai fatto?le hai fatto del male?"lo spinse.
"Non la toccherei mai,ora smettila di urlare"
"Non dirmi cosa devo fare stronzo"
"Hunter smettila"mi presi la testa tra le mani cercando di fermare le urla nella mia testa.
Ethan venne verso di me,abbracciandomi cercando di farmi calmare.Hunter mi guardava da lontano,prese una sigaretta dal pacchetto e mi porse la mano.
"Alaska andiamo a casa"scossi la testa stringendo il braccio di Ethan che circondava il mio fianco.
"Alaska"mi incoraggiò.
"Non forzarla se non vuole"rispose Ethan.
Lo fulminò con lo sguardo."Non trattare male Ethan"
Presi la mano di Hunter,e mi spinse contro il suo petto e poi sorrise ammarante a Ethan,che non si era spostato dalla posizione.
Mi scansai e diedi un bacio sulla guancia al ragazzo seduto sul letto e gli sussurrai un 'grazie' all'orecchio.
Il tragitto in macchina verso casa di Hunter fu silenzioso.
"Ti ho preparato la cena"annunciò.
"Non ho fame"risposi secca.
Fece un sospiro e rimise le lasagne nel forno,dovevo ammettere che Hunter era un ottimo cuoco ma non avrei mai mangiato un suo piatto dato come mi aveva trattato e come aveva trattato Ethan.
"Scusami"si appoggiò al bancone della cucina.
"Mi chiedi scusa,dopo il tuo comportamento?mentre stavo male tu non ti preoccupavi di me,ma continuavi ad incolpare Ethan di colpe che non aveva.Hunter io..."
"Tu cosa Alaska?"
"Se devi pronunciare quelle parole non potresti neanche,perché l'unica cosa che ci legherebbe sarebbe nostro figlio"punto il dito contro la mia pancia.
Gli spostai bruscamente il dito."Se non vuoi che litighiamo prenditi cura di me e di chiunque ci sia nella mia pancia,piuttosto che incolpare chi a me ci tiene veramente"salì le scale e mi chiusi in camera sua,che da qualche giorno era anche la mia.
Mi misi sotto le coperte e mi addormentai.Qualche ora dopo,verso le tre di mattina il mio cellulare squillò.
Corsi verso il salotto in modo da non svegliare Hunter e risposi alla chiamata di Ethan.
"Piccola come stai?"
"Meglio Ethan,tu piuttosto?"
"Sto bene"
"Ho litigato con Hunter,di nuovo"
Sospirò."Un giorno non sarà più un problema per noi due,te lo prometto"
"Mi manchi"dissi.
"Mi manchi anche tu,sai sono nel tuo letto come ti avevo promesso"
Sorrisi."Vorrei essere lì con te,e rendere il letto meno freddo"
"Buonanotte Als"
"Buonanotte Eth"



QUESTO CAPITOLO È MOLTO LUNGO AMATEMi.
Capitolo che vi piace di più?

They don't know about us || Ethan DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora