Camminai sul bordo della strada illuminata dalla luce dei lampioni,stavo tornando a casa.
Sentì un motore di una macchina seguirmi da un po' di tempo,così mi spostai e camminai sull'erba bagnata.
La macchina si fermò e si spensero i fari,aumentai il passo cercando di non voltarmi."Alaska,vuoi un passaggio?"riconobbi la voce.
"Mi stai pedinando Isaac?"
Chiuse la portiera della sua nuovissima macchina e mi raggiunse.
"Perché dovrei?"incrociò le braccia al petto aspettando una risposta.
In effetti era abbastanza tardi ed era buio,e non mi piaceva camminare di notte da sola.
"Va bene"dissi incerta.
Mi sorrise per la prima volta,e rimasi sconcertata.Isaac,il ragazzo che non socializza con nessun essere umano tranne che con Hunter sa sorridere?
Entrai nella sua macchina che era invasa da un odore di fumo troppo forte,a tal punto da farmi tossire.
"Quante canne ti fai in questa macchina?"
"Ma io non fumo"mi trattenni dal ridere.
Girò la chiave e iniziò a guidare."È difficile da credere dato che sono il migliore amico di Hunter McCarter,ma è vero"
"E per quanto riguarda la droga?cosa vuoi insinuare a riguardo"cercai di porgli domande per capire meglio.
Rimase in silenzio concentrandosi dalla strada."Basta domande mi deconcentri"
"Isaac perché lo fai?"
"Chiudi quella cazzo di bocca e fatti i cazzi tuoi"sputò amaro.
"Hai ragione"rimasi in silenzio come mi aveva chiesto per altri cinque minuti.
"Scusami"disse.
"Isaac,non so se sei innocente su quello che fa Hunter o se sei suo complice ma so che non sei uguale lui"
"Non ho bisogno della tua pena"
"Le cose che faccio sono cose che decido io,non ho bisogno anche di qualcuno che mi usi come un cazzo di burattino"rispose secco.
Si fermò davanti a casa mia.
"Grazie per il passaggio Isaac"
non mi rispose e dopo qualche secondo la sua macchina era sparita alla fine della strada."Hey sono Ethan,è la mia segreteria telefonica quindi lascia un messaggio"
"Ethan è da ore che ti chiamo..."non sapevo più cosa dire"richiamami"
Passata un'ora ritentai a richiamare,dopo numerosi squilli sentì la sua voce.
"Pronto?"
"Ethan sono Alaska"
"Ah ciao...Als"
"Sta sera vieni da me...voglio stare un po' con te"
"Uhm...non so dovrei già uscire"
"Di nuovo?"
"Già"non voleva vedermi,era inutile che ci girava intorno.
"Ok ciao"
"Ci-"
Ne avevo abbastanza del suo comportamento.Alzai gli occhi al cielo per la millesima volta nell'arco della giornata e lanciai esausta il telefono in qualche parte del divano.
Mi dirigo al frigorifero per fare uno spuntino,il mio stomaco brontolava e avevo bisogna di mangiare.Faccio entrare la testa all'interno del frigorifero e afferro un succo e dalla dispensa un pacchetto di patatine.
Mi lancio sul divano e mi imbatto alla ricerca del telecomando.
Bevvi il succo senza problemi e portai alla bocca una manciata di patatine.
"Non ti hanno mai insegnato di bere da un bicchiere?"disse la voce di Grayson.
"Non ti hanno mai insegnato a non dare buca senza dare notizie?"replicai.
Rimase zitto."Mi dispiace mi ero completamente dimenticato che dovevamo vederci"
"Oh ti dispiace"lo imitai alzando gli occhi al cielo.
"Perché sei qui?"
"Non avevo niente da fare,e mi mancava passare del tempo con la mia migliore amica"
Portai altre patatine alla bocca per dimenticare la cosa carina che aveva appena detto."Dobbiamo ancora fare la muffa in casa o vuoi uscire?"domanda.
"Fammi riempire lo stomaco e andiamo dove vuoi"
Ridacchia cercando di rubarmi il pacchetto,ma smette perché faccio finta di picchiarlo.Usciamo di casa e decide di voler andare ad un pub nei dintorni.Non ci sono mai stata nel New Jersey,semplicemente non sono uno spirito di festa.
Il locale non è pieno perché è ancora presto prima che la festa inizi,così ci sediamo al bancone dei cocktail."Ordino per te,ti ubriachi di già con il cibo ti risparmio l'alcool"
Feci finta di corrucciarmi ma finì per scoppiare a ridere.
Il liquido passo per la gola procurandomi brividi lungo le braccia.
"Ti piace Alaska?"chiese Grayson portando il suo alle labbra.
"È strano"amaro ma buono,un po' come il sapore degli ultimi baci di Ethan.
Una volta tornata a casa aprendo la porta lo ritrovo sul letto.
"Non eri mica con i tuoi amici?"volevo mostrare che fosse indifferente per me se lui avesse rinunciato ad un'uscita.
"Non sei felice di vedermi piccola?"
"Perché mi chiamo così?"mi sedetti vicino a lui.
"Non ti piace?"chiese quasi confuso.
"Non ne sono abituata"
Mi attira a se,sento le sei braccia stringermi quasi fosse una trappola.
"Ethan non scappo"ridacchiai.
Mia sposta alcuni capelli che mi sono ricaduti sul viso e passa il suo pollice sulle mie labbra.
Cerca di far impazzire anche il mio cervello, perché è già passato dal cuore."Credo di essermi follemente innamorato di te Alaska"
Con queste parole ci riuscì,anche il mio cervello era impazzito.Iniziai ad arrossire e allo stesso tempo una sensazione mi pervase.
Si passò la lingua sulle labbra."Non dici niente?"
Era terribilmente affascinante ed ero così grata di averlo.Lo presi dalla maglietta e lo tirai su di me,lo guardai ed era magnifico.Non c'era bisogno di conferme:ero innamorata di Ethan.
Lo baciai e l'avrei fatto per ore e per giorni.
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They don't know about us || Ethan Dolan
Fanfiction"Così opposti e così lontani, non potevano mai vedersi né toccarsi, eppure erano intrappolati dentro. Così diversi e così distanti erano come sole e luna. Ed erano in grado di colorare il cielo anche nella notte più scura, facendo restare tutti senz...