Pochi giorni dopo mi resi conto che l'anonimo,o meglio dire l'ammiratore segreto non si era più fatto sentire.Nessun bigliettino,nessun messaggio era completamente scomparso.Ho pensato a lungo a cosa gli avesse portato a non cercarmi più,magari si sarà arreso oppure si sarà semplicemente stufato.Non mi dispiaceva affatto la sua assenza,anzi ne ero sollevata.Alcuni messaggi che mi aveva inviato all'inizio,erano riferiti ad Ethan pur non andando nei particolari erano certamente legati a lui.Riportai l'attenzione sulle lancette dell'orologio appeso al muro,e mi resi conto che ero completamente in ritardo.
35 minuti per l'esattezza.
Mi alzai di scatto dal letto e mi precipitai a passo spedito in bagno.
Mi sciacquai il viso,mi ero praticamente addormentata con gli occhi aperti,ed ero ancora su di giri per la notte in bianco che avevo passato.Non so per quale strano motivo non riuscii a chiudere occhio.
Mi misi un po' di mascara sulle ciglia giusto per dare un po' di profondità ai miei occhi e del correttore senza quello di sicuro sarei stata Mercoledì della famiglia Adams.Diedi una sistemata veloce ai capelli ed ero pronta.Uscii di casa e sentii il calore estivo pervadermi il corpo,l'estate era alle porte ormai.
Digitai velocemente il suo numero,cifre ormai facili da ricordare,e aspettai qualche secondo prima di sentire la sua voce.
"Dove sei finita?"
"Sto arrivando tra pochi minuti sono lì"
"Okay ti aspetto"
La situazione con Ethan era finalmente tornata alla normalità.Ci sono stati giorni in cui ci vedevamo ogni singolo minuto che avevamo libero.Ci chiamavamo persino dopo esserci appena visti,le cose andavano a gonfie vele.Entrai dalla porta del famoso bar eighty dove spesso andavo dopo le lezioni e lo trovai seduto ad un tavolino.
"Finalmente"esclamò sorpreso nel vedermi.
Appoggiai la borsa su una delle sedie libere e mi sedetti difronte ad Ethan"Scusami ho perso la cognizione del tempo,mi sono praticamente addormentata"
"È okay"mi sorrise.
Aveva già ordinato anche per me un frullato al cioccolato,mentre il suo era quasi finito.
"È da tanto che aspetti?"
"Tranquilla non ha importanza,Nate mi ha detto della festa di fine anno ma non credo di andarci"annunciò bevendo un sorso del suo frappé.
"E perché no?"domandai.D'altronde era la festa di fine anno e la maggior parte di noi ci andava,non volevo che Ethan rifiutasse per la discussione che avevamo avuto.
"Non mi va"spiaccicò due parole come risposta.
"Se è per il litigio che abbiamo avuto non confonderti del fatto che a me non andava che andavi da solo e che finivi la serata ubriaco.In questo caso non sei solo"
"Hai intenzione di andarci?"corrucciò la fronte inarcando il sopracciglio.
"Si non sono mai stata ad una festa di fine anno"
"In Italia non fanno questo genere di cose?"chiese sorpreso.
"No,in genere queste genere di cose vengono organizzate al di fuori della scuola.Non è mai iniziativa del preside"Melissa e Sophia fecero la loro entrata nel bar,rimasi sorpresa nel vederle.
"Che ci fanno le Cooper in questo bar?non lo ritenevano il bar degli sfigati?"dissi perplessa.
Ethan si girò e Sophia gli fece l'occhiolino.Non potevo starmene lì impalata senza neanche fare niente,come se non fosse accaduto nulla.
Mi alzai dalla sedia ricevendo da parte di Ethan uno sguardo preoccupato.
Mi prese per il braccio."Als siediti"capii subito cosa stavo per fare ma mi bloccò appena in tempo.
Mi fece sedere sulle sue gambe,mi prese la mano e inziò ad accarezzarla cercando di tranquillizzarmi"Ehi sono solo due galline che cercano attenzione okay?"sussurrò all'orecchio.
Annuii,mi ero fatta prendere dalla gelosia,aveva ragione.
"Torniamo a casa"l'idea che qualcuno ci stesse fissando mi impediva di comportarmi come mi era abitudine fare.
"Okay"
Ethan lasciò dei soldi sul tavolo e uscimmo da eighty ricevendo uno sguardo di minaccia da parte delle due.
"Mi odiano Ethan"dissi a pochi centimetri dalla macchina.Riuscivo a sentire il loro sguardo bruciarmi la pelle perfino da fuori al locale.Perché quel cazzo di locale aveva delle vetrate?
"Potrebbe pure essere ma devi essere indifferente Als"montammo in macchina e il pensiero iniziò a scomparire.
Mi lasciò un bacio a fior di labbra che mi lasciò solo il desiderio di continuare a baciarlo.
"Ethan dobbiamo andare a scuola a svuotare gli armadietti"gli ricordai.Dato che l'ultimo giorno di scuola si stava lentamente avvicinando il preside ci aveva sollecitato di lasciare liberi gli armadietti prima degli ultimi giorni.
"Giusto"così prese la via per la scuola."Ethan prima di passare dal tuo armadietto mi accompagni al mio,non voglio incontrare Hunter"il suo nome faceva sempre uno strano effetto pronunciarlo.Farlo scivolare sulla lingua era come aver bevuto un attimo prima un forte liquore.
"Certo piccola"disse sottovoce.
Nel corridoio del mio armadietto non c'era nessuno completamente vuoto.Ci guardammo perplessi quando svoltammo l'angolo e vidimo un insieme di persone a cerchio intorno a degli armadietti.
"Che sta succedendo?"chiesi ma non ricevetti risposta.
C'erano mazzi di fiori e dei fogli di farti sul pavimento e una foto su un armadietto,ma non riuscivo a capire chi fosse perché tutti erano ammucchiati."Aspettami qui d'accordo?"disse Ethan un attimo prima di entrare nella folla.
Non capivo cosa stesse succedendo,c'erano almeno una trentina di persone che se ne stavano lì immobili con volti disperati.Vidi Ethan farsi spazio tra la gente con una faccia sconvolta,si passò una mano sulla faccia e scosse innumerevoli volte la testa.
Mi avvicinai con passo spedito a lui,ma sembrava troppo confuso"Cosa?che c'è?"
Poso un braccio intorno al mio fianco e ci spostammo da quel caos che si era creato.Mi guardò per qualche secondo,le parole gli morivano in bocca."Ethan parla,che sta succedendo?"
"Isaac è morto"
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They don't know about us || Ethan Dolan
Fanfiction"Così opposti e così lontani, non potevano mai vedersi né toccarsi, eppure erano intrappolati dentro. Così diversi e così distanti erano come sole e luna. Ed erano in grado di colorare il cielo anche nella notte più scura, facendo restare tutti senz...