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Il buglio si era presentato al di fuori della finestra di camera mia,era ormai notte fonda. Domenica per essere precisi,e come ogni domenica non era una giornata particolarmente entusiasmante per me.

Ros si precipitò in camera mia,spalancando la porta e buttandosi sul letto.Le sue mani reggevano un mazzo di rose bianche legate con un fiocco accuratamente rosa,ottima scelta,e in mezzo ad esse una piccola letterina.

I suoi occhi brillavano di felicità,aveva un enorme sorriso stampato in faccia e continuava a emettere piccoli urli di gioia.

"Oh wow,allora non scherza"ammisi facendomi scappare un sorriso nel vederla così emozionata.

"Appena sono entrata in camera l'ho trovato sul mio letto e c'era la finestra aperta"

E' una cosa molto carina da parte di Grayson,infondo dopo tutti gli alti e bassi che hanno passato per stupidi equivoci credo che un mazzo di rose sia un ottimo segno per ricongiungersi di nuovo.

Mi sedetti accanto a lei mentre continuava a rotolare su se stessa da una parte all'altra del letto."Non sapevo che Grayson fosse anche l'uomo ragno oltre ad essere un ottimo giocatore di football"risi.

"Su leggi la lettera"la incitai,non smettendo di sorriderle.

La prese tra le sue mani,la fece rigirare tra le sue dita,era arrossita leggermente quando la estraeva,la aprii sorridendo e mentre i suoi occhi leggevano ogni lettera contenente nel pezzo di carta il suo sguardo e il suo sorriso si spensero.

"Che c'è che non va?"la guardai confusa,cercando di capire quale fosse la cosa sbagliata.

La rimise nella piccola busta,stese il braccio e me la porse"E' per te"

Incredula la presi,come poteva essere per me se era sul suo letto.Magari nella troppa fretta di finire la frase non aveva letto il mittente.

"Ti sbagli non può.."balbettai.

"Alaska leggi è per te"

Impaziente la estrassi e iniziai a leggere ad alta voce.

"Le tue rose preferite ad una anima bianca come la tua.Anonimo xxxxx"

Ancora questo sconosciuto che prova a spaventarmi,o magari vuole "sedurmi" ma è il modo sbagliato per farlo;non mi piace questa situazione.Essere nella mente di qualcuno che non so chi sia mi spaventa e non poco.E inoltre,come faceva a sapere che le rose bianche sono le mie preferite?solo Ethan lo sa,ma non avrebbe senso pensare che questo anonimo sia lui,improbabile.E anche se fosse,ha già il mio cuore,e non è il tipo di persona propensa a fare queste stronzate.

"Alaska che significa"chiese con tono preoccupato,prendendomi la lettera di mano per darle un'ultima occhiata.

"Non ne ho idea"

"Ti sono arrivati altri messaggi o altre cose che ti riportano alla stessa persona?"fece una pausa"intendo a questo anonimo".

In realtà sì,ma volevo rileggerli tutti per capire meglio il contenuto nascosto di quei messaggi,e magari quando l'avrei intuito da sola glielo avrei detto.

"Non in particolare"

Gli comparve un sorrisetto malizioso."Allora è qualcuno a cui piaci e vuole corteggiarti con questi trucchi già usati"

"Ma così riesce solo a spaventarmi"portai un cuscino al petto,ero solita a farlo quando ero a disagio.

"Quanto la fai drammatica,magari è anche un bel ragazzo e magari riuscirà a toglierti la brutta esperienza che è successa con Hunter"

Cercava di trovare del positivo in una cosa che a parer mio era solo più che negativa."Non ho bisogno di un ragazzo ora"

Mi tolse il cuscino dalle braccia"Non sono tutti come lui"detto questo lasciò la stanza.

Appena chiuse la porta di camera mia presi subito il mio cellulare dalla tasca dei jeans.Rilessi tutti i messaggi da quel numero misterioso.Tutti avevano un senso,avevano un filo connettore che riportava sempre allo stesso argomento.Qualcuno sapeva qualcosa che nessun altro sapeva,e dopo varie opzioni mentali arrivai ad una conclusione.

Quel qualcuno sapeva di me ed Ethan.

E sicuramente Ethan era alla festa data all'ultima casa della 17th street,pensai.Anche se Grayson ed io lo sapevamo, nessuno lo avrebbe fermato a scolarsi una bottiglia di alcool.

Presi dall'armadio una felpa,il cellulare e dei soldi e uscì da camera mia.

Ros si stava preparando un thè "Dove vai?"

"Vado a fare la spesa,manca il caffè e senza quello la mattina non mi sveglio,lo sai"

Corrucciò la fronte guardandomi perplessa"Ma è mezzanotte"

"Questo non mi fermerà"gridai fuori dalla porta di casa.

Cazzo se fa freddo,devo trovare subito quel posto prima che mi congeli pensai.Grazie al mio ottimo senso di orientamento non ci impiegai molto a trovare quella villetta.

Era la classica festa,all'oscuro dai genitori mentre loro erano fuori città e il figlio ribelle decide di trasformare il salotto in una discoteca.

Dall'esterno la casa non era eccezionale da come era allestita,carta igienica sui rami degli alberi del giardino e alcuni ragazzi sbronzi con bicchieri rossi a portata di mano che urlavano parole incomprensibili.

La casa era dotata di una vetrata senza tende,per vedere l'interno del salotto.

Intravidi Ethan appoggiato allo stipite della porta con un bicchiere che portava ripetutamente alla bocca,i miei muscoli si contassero.Una ragazza lo affiancò,gli tocco il braccio facendo passare le sue dita lungo il suo petto e a quel punto non ci vidi più dalla rabbia.

"Alaska"sentii una voce dietro di me chiamarmi.

Mi voltai con la speranza di vedere Ethan,ma mi sbagliai,era Isaac.

Cercai di accennare un sorriso con scarsi risultati.

"Ti porto a fare un giro"i fari della sua macchina si illuminarono ed entrò dentro.

Aprii la portiera prima di entare."Perchè dovrei fidarmi di te?Chi mi dice che tutta questa gentilezza è solo una scusa per stuprarmi?"

"Hai sbagliato persona,il mio nome è Isaac non Hunter"ghignò.

"Sei diverso da lui?"chiesi innocentemente guardando le sua mani stringere il volante.

"E' quello che credo di essere,ma non sta a me deciderlo ormai,sta ai pareri della gente. Le persone si basano sui pareri degli altri prima di conoscerti di persona,quindi posso immaginare le voci che girano su di me"

Non girano belle voci su di lui,alcuni lo accusano per diversi stupri alle ragazze cheerleader o addirittura per arresti domiciliali.

"Perchè spacci droga?"

Fece un lungo respiro,molto probabilmente avevo toccato un argomento sbagliato ma la domanda mi sorse spontanea.

"Non ho una bella situazione a casa,servono soldi e sono l'unico a mandare quella merda di famiglia avanti"strinse così forte il volante da farsi crocchiare le dita.

"Che succede alla tua famiglia?"

"Ma che cazzo di argomento è questo,porca puttana"sbraitò.

"Scusami"

Dopo poco accostò ad un fast food con orario continuato.Ci accomodammo ad un tavolo con sedie in similpelle rosse e alle pareti quadri e ritratti di prodigi musicali.

Il cameriere arrivò al tavolo per prendere le nostre ordinazioni,mi correggo le ordinazioni che Isaac prese per me.

"E se non mi piacesse il thè alla pesca?"domandai per punzecchiarlo.

"Andiamo a chi non piace il thè?"ribatte alzando un sopracciglio.

"In effetti"ridacchiai portandomi il bicchiere alla bocca.

"Scusami per prima,non volevo essere maleducato.Mi faccio prendere dalla rabbia a volte"

Morsi la cannuccia della mia bibita,dovrei tenere la bocca chiusa quando si creano certe situazioni."Oh non fa nulla"

"Sono diverso da Hunter"disse improvvisamente.

"Non c'è più bisogno che me lo continui a ripetere,lo sto iniziando a capire"

They don't know about us || Ethan DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora