Capitolo 7

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Apro gli occhi.

La luce penetra dalla finestra proprio davanti al muro, a fessure, siccome la serranda è socchiusa.

Li richiudo.

Oggi starei a letto tutto il giorno, ieri sera è stata davvero impegnativa.
Dall'ultima frase che mi aveva detto Drake non mi ricordo nulla.
Colpa del punch.

Che strano peró, io lo detesto, eppure ieri, quando non ci eravamo baciati ci ero rimasta davvero male.

Mi sposto nel letto, emettendo un mugolio.

Cazzo, ieri sera mi sono scordata di mettermi il pigiama.
Strano, non vado mai a letto svestita.
Comunque sia, decido di svegliarmi, ma appena stendo il braccio per stirarmi tocco qualcosa.

Socchiudo gli occhi, vedo una sagoma allungata.

Probabilmente sono i cuscini.

Mi sposto verso quelli che credo siano cuscini e li stringo forte.

I cuscini sono duri.

Stringo piú forte e allungo una gamba.
I cuscini emettono gemiti.

Comincio a pensare che quelli non siano proprio cuscini.

Mi alzo dal letto, dirigendomi verso la finestra, e noto che le tende non sono del rosa a cui ho fatto l'abitudine, ma bianche.

Alzo le serrande.

-CHE CAZZO CI FACCIO IO QUI?- urlo, accorgendomi della presenza di un ragazzo.
Non riesco a capire chi è, siccome è a faccia in giú.

Afferro una coperta che si trova nei paraggi.

-Zitta e chiudi quella finestra.- dice, con la voce di un'ottava piú bassa e ancora impastata per il sonno.

-Drake che cazzo ci faccio io qui?!- ripeto.

Drake socchiude gli occhi, per poi richiuderli.
Passa qualche instante, poi li spalanca, e si mette a sedere sul letto.

-Kylie che cazzo ci fai tu qui?-
-Non lo so, te l'ho chiesto due volte.-
-Cos'è successo ieri sera?-
-Non me lo ricordo. E poi c'è un altro problema.-
-Sarebbe?-
-Io sono nuda.-
Mi guarda con degli occhi che sto cercando di dimenticare, e lascio una mano dalla coperta, per fargli il dito medio.
Me ne pento subito.

La reazione che ha è del tutto naturale, ma mi mette in un disagio assurdo.

-Drake non stiamo giocando qui.-
-Cosa c'è di strano? Siamo due ragazzi in una camera da letto.-
- Siamo due ragazzi nudi, che erano ubriachi in una camera da letto. Cosa c'è di strano?- dico imitando la sua voce.
-Dai, vestiti e parliamone dopo.-
-Parliamone dopo? Non sai nemmeno tu che è successo! Possibile che tu sia così stupido?- sbuffo, Kylie calmati.

Drake si dirige verso il bagno, mentre metto a repentaglio la stanza, per cercare i miei vestiti.

-Non li ho trovati, Drake. Ora tu mi ridai i miei vestiti.-
-Cosa me ne faccio io di un vestito da donna, in cui non mi entrerebbe nemmeno un braccio?-
-Non scherzare, dammi qualcosa con cui vestirmi.-

Afferra una felpa nera,con qualche scritta bianca, senza la zip e mi allunga i suoi boxer.

Li osservo e scoppio a ridere.
-Io dovrei mettermi quelli? Non ci penso nemmeno.-
-Va bene, allora vai pure in giro senza mutande.-

Lo fulmino con gli occhi.
-Beh, tanto mi andranno benissimo, vista la dimensione del tuo...- prima che io finisca la frase mi tappa la bocca con un dito, sussurrando:
-Se è successo quello che spero io, e sono quasi certo che sia successo, così piccolo non è, vero principessa?-

Non rispondo, dirigendomi verso il bagno.
Esco poco dopo.
La felpa di Drake mi arriva poco più su del ginocchio.

-Senti, non voglio che nessuno mi veda girare così, quindi ora faccio una corsa su, prendo delle mutande e dei pantaloni, poi torno qui.-
Drake annuisce.

Esco dalla stanza, controllo l'orario dal telefono, le 6,30. Volevo stare a letto tantissimo, e invece...

Entro in camera mia, prendo i leggings che avevo usato ieri, li indosso e scendo in camera di Drake.

La camera è in perfetto ordine, non esattamente lo stato in cui si trovava prima.
Ignoro questo particolare e mi siedo sul letto, morbidissimo, che mi fa rimbalzare due o tre volte, e rido divertita.

Drake mi guarda storto, forse per il fatto che io stia distruggendo il letto, o per il fatto che odia il mio lato infantile.
Poco male.

-Ok, basta. Parliamo seriamente.- dice incrociando le braccia.
Annuisco, mi stendo a pancia in giú sul letto, appoggiando i gomiti sul letto, mentre tenengo la faccia tra le mani -Ti ascolto.-
-Mentre mettevo a posto non c'era alcuna traccia di 'cose strane'- dice mimando le virgolette sulle ultime parole, per poi continuare -ammesso che tu sia vergine, e che io, anche da ubriaco, abbia un minimo di testa per usare le protezioni. Ora mi devi sentire se ti senti strana.- sussurra sdraiandosi vicino a me, accarezzandomi la schiena.
-Uhm, sinceramente, mi sento un po' strana, come se, non so, avessi male alla pancia.- mi porto le mani allo stomaco
-Stai scherzando, spero.- il suo tono, come il viso, si irrigidiscono.
Faccio cenno di no.
-Cazzo... Uhm, questo male è forte?-
Annuisco.

Si irrigidisce ancora di più, ma io, non riuscendo a trattenermi, scoppio in una sonora risata
-Sono brava come attrice, vero?-
-Cosa?- i suoi lineamenti si addolciscono, ma sembra molto arrabbiato
-Ti ho preso in giro...- me ne pento subito.

Drake mi guarda per molto tempo, cercando di calmarsi
-Smettila di fare la bambina.
Kylie io non ti capisco!Passi da essere responsabile e matura, il che ti rende insopportabile, a totalmente infantile, forse un po' stupida, il che ti rende tremendamente incoerente, ma, nel complesso adorabile.
Io non so davvero cosa fare con te.
Sei la ragazza più bella che abbia mai conosciuto, ma a volte sappi che arrivo ad odiarti.-
Mi reputo offesa.

Lo guardo in cagnesco, alzandomi
-Beh, sappi che per me è lo stesso!- sbotto arrabbiata.
Mi dirigo verso la porta, faccio per aprirla, quando Drake mi ferma.
-Kylie, aspetta.-
-Cosa vuoi ancora?-
-Questo,però, è uno dei tanti motivi per cui mi sono innamorato di te.-
Abbassa lo sguardo
-Uhm, questo, io... Questa parte doveva rimanere solo nella mia testa...- dice ridendo.

Sorrido anche io.
-Andiamo a fare colazione?- cambio argomento, non sapendo gestire la situazione.
Annuisce.

Scendiamo le scale in silenzio, non ci posso credere, Drake Sullivan ha aperto a me il suo cuore?

Come d'istinto, allungo la mano, venendo a contatto con la sua, per poi incrociare le nostre dita.

Yes, Daddy?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora