Capitolo 14

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Le ore trascorrono veloci, l'unica cosa a cui sono riuscita a pensare per tutto il tempo è quello che è successo.

Afferro la borsa e corro verso la camera di Clary.

-Ehi! Come stai?- chiedo.
-Meglio, direi...- dice lei con voce nasale -Cosa dovevi dirmi di così importante?-
-Ah, ho parlato con Jared...- mi siedo sulla poltrona di fianco al suo letto.
-Che ti ha detto?- si alza in piedi.
-Uhm, come dire...-
Clary fa cenno di continuare
-In sostanza, ha detto che non gli interessi. PERÒ ASPETTA! Secondo me ha detto così perchè crede che tu non provi niente per lui.-
Clary ascolta con attenzione.
-Dice che sei molto carina, ma non ti conosce abbastanza e stronzate varie.- alzo gli occhi

-Kylie, non c'è bisogno che ti autoconvinci, sai? Probabilmente, anzi ne sono certa, è la verità. Io non gli interesso, e devo evitare di sperarci, dovevo capirlo prima.-
-Non puoi essere più dolce con te stessa?-
-No, è la verità se ha ti detto così, le tue sono solo conclusioni, senza parlarne con lui, quindi non contano.- si infila sotto alle coperte.

Sto in silenzio.
Non era la reazione che mi aspettavo.

-Parliamo di altre cose... Come va con Drake.- sorride.
Forzo anche io un sorriso.
-È successa una cosa buffa...- rido nervosa
-Dimmi tutto, ho bisogno di ridere un po'.-
-Non è semplice, mi metterebbe troppo a disagio dirlo così com'è...-
-Tranquilla, non mi impressiono facilmente.-

Mi guardo intorno, per trovare parole più dolci e sofisticate.
-Te lo dirò nel modo più raffinato che conosco, ok?-
Annuisce -Entro stasera, grazie.-
-Diciamo che, uhm, abbiamo scopato.-
-In giardino?-
Sbarro gli occhi.
-Scherzo, eh.-
Scoppio a ridere.
Chiede di raccontarmi tutto, e così faccio.
Lei mi ascolta tutto il tempo.
È piuttosto brava.

-Quindi, praticamente siete una coppia.-
-Praticamente sì, teoricamente no.-
-Cosa ti impedisce di diventarlo a tutti gli effetti?-
-Lui.-
-Lui? Non ti piace?-
-Certo che mi piace! Solo che è strano. -
-In che senso strano?-
-Non mi meraviglierei affatto se domani mi dicesse "Senti, ho fatto uno sbaglio. Non doveva succedere" e poi la sera mi dicesse che mi ama. Io non posso stare con uno così.-
Mi dà ragione, e poco dopo aver parlato del più e del meno, decido di tornare in camera.

Attraverso il corridoio ed entro.
Ho bisogno di un po'di tempo per me.
Voglio farmi una doccia, anche se l'ho fatta stamattina, dopo essere stata con Drake, che però era tremendamente fredda.

Mi raccolgo i capelli in uno chignon disordinato, mi tolgo i vestiti ed entro.

Il getto caldo e potente mi abbraccia affettuosamente, rilassandomi e coccolandomi per un lunghissimo arco di tempo.
Non penso a niente, strano, siccome accade tutto il contrario quando mi faccio la doccia.

Sento un rumore fuori.
Ansia.
Chiudo il getto.
Lo risento.
Più ansa.
Esco e mi avvolgo in un asciugamano, controllo allo specchio che sia decente e vado di la, impaurita.
Ma di cosa ho paura? Siamo in una scuola.

Apro appena la porta, e vedo Drake.
-Devi sempre arrivare nei momenti migliori, vero?- incrocio le braccia.
-Anch'io sono felice di rivederti, grazie per avermelo detto.- si siede sul letto
-Scusa. Volevo stare un po'sola. Di cosa hai bisogno?-
-Volevo chiederti come stavi, sai...-
-Mi brucia un po'la pancia, ma è normale, credo.-
Annuisce.

Vado verso l'armadio e scelgo dei leggings e una felpa rosa.

-Volevo farti vedere una cosa.- viene davanti a me
-Ok, prima devo vestirmi, girati.-
-Sembri una bambina.-
-Te l'ho chiesto, per caso?-
Sbuffa, ma vedo che non fa niente, quindi mi giro io.

Lascio cadere l'asciugamano sul pavimento, facendo finta che lui non ci sia, anche se la sua presenza, in questo momento, è particolarmente percepibile
Finisco di vestirmi e mi siedo accanto a lui -Dimmi.-

Sblocca il cellulare e mi mostra una foto, a cui do una rapida occhiata, distinguendo solo una ragazza e un ragazzo.
-È una foto, cosa c'è di strano?- chiedo acida.
-Guardala meglio.-
Gli strappo il cellulare dalle mani ed inizio a zoomare sui ragazzi.
Guardo la foto, poi lui.
-Il ragazzo ti assomiglia tantissimo...-
Foto, lui.
-Cazzo ma sei tu?- scoppio a ridere.
-Non c'è una cazzo da ridere. Siamo noi, Kylie.-
-La ragazza è girata.-
-I capelli sono identici, e la foto è stata scattata di nascosto nello spogliatoio dei maschi.-

Lo guardo per un po', in silenzio.
-Bella presa per il culo, Drake. Mi hai fatta quasi spaventare!- rido nervosamente.
-Non è una presa per il culo.-
-Dove l'hai trovata?-
-Me l'ha mandata Jace.-
-Come ha fatto a mandartela se non fa ginnastica con noi?-
-Gliel'ha mandata Dave, che a lui l'ha mandata Gabriel, che l'ha ricevuta da qualcun'altro e così via.-
-Ha già fatto il giro...-

Ansia a mille.

-Però, se io non sono riuscita a riconoscermi, come faranno gli altri?-
-Kylie, chi erano gli unici due negli spogliatoi?-
-Noi...-
-E credi che i ragazzi che fanno ginnastica con noi siano così stupidi?-

Cazzo, Bella e Jessica ci rimarrebbero malissimo, le farei preoccupare troppo.

-Senti, non credo proprio che solamente io e te siamo entrati in spogliatoio per un'ora.-
-Non in quello dei maschi, per non contare dei "rumori"-
-Mi stai dando la colpa?-
-No, è stata colpa mia, non credevo fossi vergine. Dovevo aspettare.-

Ecco, quello che dicevo a Clary.

-Senti, ormai ha già fatto il giro della scuola, me ne frego.- Mi alzo ed apro la porta.
-Dove vai?-
-A mangiare, ho fame.-
-Ti accompagnano.-

Camminiamo fianco a fianco.

Entriamo nella mensa e ordino una fetta di crostata con un tè.

Drake si è seduto di fianco a Beth e Jace, che non avevo notato.

-Ehi ragazzi!- sorrido, come se niente fosse, appoggiando il mio vassoio sul tavolo.
-Kylie!- Beth mi porta in un angolo.
Mi mostra la stessa foto di prima.
-Lo so. Drake me l'ha fatta vedere, non è un problema.-
-Come no?-
-Insomma, io sono girata, lui se l'è fatte quasi tutte. Secondo me è la cosa più scontata di tutte.- sorrido -E poi siamo perfettamente coperti.-
-Kylie, ti rendi conto di quello che dici? Tutti sapranno che sei andata con Drake Sullivan!-
-Anche tu con questa storia?! Elisabeth, scusa, ma io vorrei mangiare, ho già abbastanza cose per la testa.-
-Scusami. Posso aiutarvi.-
-E come?-
-So chi è stato a farla, e so anche come incastrarlo.-

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