Capitolo 13

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Arrivo davanti all'ufficio.

Vedo il preside che mi porge il foglio con i corsi.
Crocetto l'opzione "fotografia" ed esco.

Entro in mensa e abbozzo un sorriso per salutare le mie amiche.
Clary è ancora malata.
Mangio in fretta, e noto Jessica che ogni tanto mi scambia occhiatacce, seguita da Bella.

Mentre cammino verso la palestra, sento qualcuno afferrarmi il braccio, per portarmi nel bagno.
È Jessica.
-Com'è andata ieri?- ha le braccia conserte e le sopracciglia inarcate.
-Ieri?- chiedo

Spunta Bella da una cabina del bagno.
Sembra quasi che mi vogliano picchiare!

-Sì ieri. Ti abbiamo vista con Drake.-
Alzo gli occhi al cielo.
-Ci sono state molte occasioni in cui io e Drake siamo stati da soli, perchè proprio ora dovete arrivare e farmi una predica?-
-Senti, Kylie, calmati.- Mi guarda Bella
-Sono calmissima.-
-Non direi proprio.- dice Jessica

-Io non capisco cosa non vi vada bene di lui. Lo so, è un cattivo ragazzo, ma non potete farci niente!-
-Noi no, ma tu potresti stargli alla larga.- dice Bella aggiustandosi i capelli.
-Kylie, so che ormai siete andati troppo avanti, e che forse ti sei innamorata di lui, ma avevamo detto che saresti potuta stare con lui solo quando anche Beth era presente.- Jessica mi appoggia una mano sulla spalla.
-Ragazze, sono nuova e tutto quello che volete, ma non ho certamente bisogno della guardia del corpo. Se vi fa sentire meglio, io e Drake non diventeremo mai una coppia, ma non posso certo garantirvi che riesca a stargli lontano.-

-Non stiamo dicendo questo, ti stiamo avvertendo.- sbuffa Jessica
-Certamente, non voglio essere la rompiscatole che ti impedisce di innamorarti di un ragazzo, dato che lo sei già, voglio solo sapere se succede qualcosa che non ti va bene, ok?- sorride Bella.
Annuisco e le abbraccio.
Andiamo tutte e tre negli spogliatoi.

Saliamo nella palestra, siamo le prime, cosa che non succede mai.
Iniziamo a fare un po'di stretching per scaldarci.
Bella è terribilmente chiusa, e fa troppo ridere!

Vedo Drake salire.
Da quando fa ginnastica?!
Perfetto, sono un fiasco in questa materia.

-Bell'outfit, Kylie.- passa dietro di me, ride.
-Anche il tuo, Drake.-

Il professore annuncia che oggi dovremo fare tre giri di tutto il giardino.
Odio correre.

Guardo Bella e Jessica, quando mi si illumina la lampadina.
Alzo la mano.
-Mi scusi professore, non mi sento molto bene... posso andare in bagno?-
Il prof sospira -vai...-

Saltello in spogliatoio ed accendo il cellulare.
Devo aspettare qui tutta l'ora.

Passano 10 minuti e sento la porta aprirsi.
Cazzo, cazzo, ansia.
Butto il cellulare nella mia borsa e corro nel bagno a lato.

Con la coda dell'occhio vedo Drake e l'ansia sparisce.
Mi dirigo verso di lui.

-Vieni nello spogliatoio dei maschi, questo è uno sputo in confronto.-
Annuisco e lo seguo.

-Quindi non stai male...-
-Nah, sono solo pigra. Mi scoccia correre, specialmente quando dietro ci sei tu, e sono mezza nuda.-
Apre la bocca per dire qualcosa, poi la richiude. Mi guarda dalla testa ai piedi.

-Che stai facendo?- Mi siedo sulle sue ginocchia.
-Sto fantasticando...-
-Drake! Almeno tienitelo per te!- Metto le mani davanti agli occhi.

Prende le mie mani e le intreccia con le sue.
Gli stampo un piccolo bacio sulle labbra carnose ed incredibilmente sexy.
Mi giro verso di lui, circondando con le gambe il suo busto.
Mi dà un altro bacio, più passionale, chiedendo l'accesso alla mia bocca con la lingua.

Divido le nostre mani, ed inizio a passarle tra i suoi capelli, lui mi accarezza delicatamente la schiena, provocandomi un brivido, che mi fa stringere ancora di più a lui.
Scende sempre di più, arrivando alle mie gambe.

Afferro la sua maglia, e gliela sfilo, fa lo stesso con la mia canottiera.
Infila le mani nei miei pantaloncini corti e me li toglie velocemente. Cerco di sfilare anche i suoi, ma mi stringe a sè, palpandomi il sedere per un buon arco di tempo.

Lo guardo,e affannato sussurra:
-Dovevo assicurarmi che ci fosse ancora...-
Scoppio a ridere, e si sfila i pantaloni.

Dalla bocca scende al collo, lasciandomi una scia di baci lungo la clavicola.
Mi stendo sulla panca dove prima eravamo seduti, appoggiata sui gomiti, con lui sopra di me.

Scende ancora, arrivando al mio top.
Fa per togliermelo, quando lo fermo.

-Drake io non lo so... Non l'ho mai fatto prima d'ora, e mi vergogno.- dico con il cuore che batte a mille.
-Non ti devi preoccupare, ti prometto che andrò piano, e che non ti guarderò, se non vorrai.- sorride.

Annuisco e mi lascio andare.
Mi spoglia completamente, e faccio lo stesso con lui.

Mi sdraio del tutto sulla panca, gelida, seguita da Drake.
Con le braccia e le gambe gli circondo la schiena.
I suoi occhi intensi entrano nei miei, come il suo corpo nel mio.

Tento di soffocare un urlo per non farmi sentire di sopra, ma invano.
Mi stringo a lui e le mie unghie affondano nella sua schiena, graffiandolo leggermente.

In quell'istante sento tutte le preoccupazioni e le insicurezze scivolare via,come tutti gli avvisi della gente su quanto stessi sbagliando ad innamorarmi di lui. Ci siamo solo noi, senza niente che  ci impedisca di stare insieme.

Quello che provo in questo momento è come quando sto con lui, mi sento incredibilmente bene in qualsiasi istante, nonostante a volte provi una strana sensazione, di sofferenza misto a piacere, ricordandomi degli altri.

I suoi movimenti, così dolci, mano a mano si fanno sempre più veloci e decisi, provocandomi un gemito, seguita dal suo, mentre inarco la schiena leggermente, graffiandolo ancora un po'. Passo la mano tra i suoi capelli, stendo le gambe, divaricandole ancora di più dal piacere.

Sto così bene. Sono felicissima di essermi innamorata di un ragazzo come lui.
È l'unica cosa a cui riesco a rivolgere il mio pensiero.

Poco dopo arrivo all'apice. Un gemito più forte degli altri esce dalla mia bocca e anche Drake, quasi subito dopo di me, viene. Sussurro il suo nome in un modo in cui non l'ho mai detto prima, come una scossa.

Il suo corpo esce dal mio, e cerco di non urlare anche stavolta.
Oltre al male è anche la tristezza di non essere più in qualche modo legata a lui, che mi distrugge.

Afferra i miei fianchi, e finisco a cavalcioni sopra di lui.
Appena mi accorgo che la sua attenzione, da me, è scesa al mio seno, anche se non molto prosperoso, mi copro con le mani.

Sorride e mi accarezza il viso, scendendo al collo, dove ha lasciato un segno di proprietà, per prendermi le mani ed allontantarle.

-Ti amo, non ti ho amata mai più di così.-
Dice sotto voce, forse sperando di non farsi sentire.
Mi appoggio completamente a lui, e affonda la testa nei miei capelli, succederà quello che deve succedere tra noi.
Mi stringe forte.

Cerco di coprirmi, ma me lo impedisce, bloccando le mie mani dietro alla schiena.

-Non ti coprire, conosco la tua paura.- dice, sedendosi, mentre si appoggia al muro dietro di lui.
-Paura?- vado più vicina a lui, per non farmi vedere, ma mi allontana.
-So quanto sei indifesa, ora. Ed è mio compito proteggerti da tutti.-
Arrossisco, un po' dalla vergogna, ma soprattutto per ciò che mi ha detto.

-Dio, quanto sei buona.- sussurra.
-Sarò cattiva solo per te, se mi dirai di diventarlo.-
-Principessa, sai che io voglio solo il bene per te.-
-Sì, Daddy.-
Sorrido e mi appoggio al suo petto, mentre gioca con i miei capelli.

Yes, Daddy?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora