Chapter 7

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Appena fummo dentro la mia tavernetta le ragazze mi accerchiarono e mi strinsero in un abbraccio di gruppo.

«Lo sai che con noi puoi parlare di tutto e che ci saremo sempre, vero?» mi dissero loro, ancora stritolandomi in un altro abbraccio.

«Però, prima di parlare dell'innominato, devi raccontarci chi sono quei quattro e come li hai conosciuti e vogliamo tutti i dettagli.» disse Vale con un sorriso malizioso sul viso.

«Strucchiamoci, mettiamoci i pigiami imbarazzanti, apriamo i divani-letto, facciamoli e vi dirò tutto e voi potrete farmi tutte le domande che volete.» risposi io scuotendo la testa, le mie amiche erano davvero impiccione, ma nel senso buono.

(La mia tavernetta era composta da un salotto di media grandezza con due divani letto, uno dei due con la penisola, un televisore con il rispettivo mobiletto, un tavolino e una cucina con sala da pranzo annessa.)

Così facemmo e in meno di dieci minuti ci ritrovammo tutte in cerchio con i nostri pigiami, come li chiama Alice, "antisesso". Le mie amiche si erano anche munite di patatine e popcorn che avevano trovato nella dispensa, dei quali noi avevamo fatto la scorta per momenti simili. Tutte si zittirono ed iniziarono a guardarmi così capì che finalmente era arrivato il momento di parlare, raccolsi il coraggio e gli raccontai da cosa successe quella sera mentre ero andata a cercare Samanta fino a quando anche loro li avevano incontrati. Tralascia volutamente la caduta al bar e il comportamento di Luke.

Rimasero in religioso silenzio per tutta la durata del racconto e non riuscì a decifrare i loro sguardi, finché una di loro, Giulia, non intervenne: «Tu ci nascondi qualcosa, ci deve essere per forza dell'altro.» mi guardò con uno sguardo indagatore. Non sapevo mentire e mi si leggeva in faccia che non ero stata del tutto sincera, così abbassai la testa e gli raccontai anche della caduta, ma non dei nostri sguardi e delle nostre conversazioni private, non ero ancora pronta e volevo tenere per me quel poco di gentilezza che mi aveva mostrato. Alice capì che ancora non ero pronta a questo e così mi guardo dicendomi silenziosamente che andava bene così.

«Ashton ti ha chiesto il numero! Te l'avevo detto Cate che vestita così avresti fatto colpo.» parlò Giulia con un sorrisetto malizioso sul viso ed io alzai gli occhi al cielo. 'Sapevano benissimo che dopo ciò che era successo con Andrea facevo molta fatica a fidarmi delle persone e non volevo più saperne di ragazzi per un po'; la mia estate sarebbe passata divertendomi con le mie amiche e basta, non dovevo innamorarmi di nuovo e se sì, per cosa? Per essere trattata come una bambola di pezza e vedere il mio cuore essere spezzato in mille pezzi, no grazie', pensai.

«Sappiamo cosa hai passato in questi ultimi due anni e ti siamo vicine, ma non permettere al dolore che ti è stato causato di impedirti di essere felice.» intervenne Samanta, e Valentina continuò: «Meriti di avere al tuo fianco una persona che ti ami per quello che sei, che ti renda talmente felice da essere diabetica e da far invidia la mondo intero.», poi proseguì Alice: «Solo non permettere alla paura di rischiare ancora di metterti i bastoni tra le ruote, solo perché hai sofferto, il dolore fa parte della vita e senza di esso non potremmo capire davvero cosa significa essere felici.»

«Ci proverò ragazze, magari dopo l'estate, ancora non sono pronta a riaffrontare tutto, ho solo bisogno di tempo e grazie per esserci sempre.» dissi io, riservandogli uno sguardo di gratitudine e un gran sorriso, poi le abbracciai tutte.

«Non voglio far riaffiorare nessun ricordo, ma Cate avrei voluto essere lì quando hai dato quel gancio "all'innominato", sarebbe venuto fuori un video fantastico.» disse Valentina scoppiando in una fragorosa risata.

«Tu non hai visto la scena Vale, Cate sembrava diventata Ronda Rousey, lo ha suonato come una batteria e sarebbe andata avanti se Ashton e Calum non glielo avessero tolto di mano.» disse Samanta ridendo con lei ed imitandomi.

«Ragazze, non sarei arrivata così in là, mi sarei fermata comunque al gancio. Comunque dopo dodici anni di karate (di cui per tre anni consecutivi fui chiamata ai ritiri nazionali, ed aver vinto diversi open internazionali nella mia categoria), due di thai-boxe e visto che mi continuo ad allenare una volta alla settimana con loro e poi faccio palestra, diciamo che se non avessi saputo difendermi mi sarei ammazzata da sola.» risposi io alzando gli occhi al cielo e ridacchiando.

«Se lo meritava dopo tutto.» disse con una scrollata di spalle Giulia. Alice sbadigliò e contagiò tutte, forse era ora di andare a dormire visto che erano le cinque e mezza passate.

«Ora dormiamo che se no domani non ci svegliamo più, forza.» dissi io. Ci alzammo rimettemmo a posto tutto e prendemmo posto sui divani-letto: Valentina e Giulia in uno, Alice e Samanta nell'altro e io nella penisola. Spensi la luce e diedi la buonanotte per poi scivolare tra le braccia di Morfeo.

*****

La mattina dopo mi svegliai a causa di alcuni raggi di sole che filtravano dalla finestra, mi stropicciai  gli occhi e controllai che ore erano, la sveglia segnava le 11:00. Sbuffai, avevo dormito più o meno sei ore e avevo ancora sonno, ma sapevo che non mi sarei più addormentata; mi guardai intorno per vedere chi fosse sveglio ma nessuno lo sembrava, così mi alzai cercando di fare meno rumore possibile e mi diressi in bagno. Mi lavai la faccia e usufruì della toilet, una volta tornata di là decisi di preparare la tavola per la colazione, ma mancavano i biscotti ed il caffè. Decisi di andarli a prendere di sopra, salì le scale fino al primo piano, ma trovai la casa deserta, mi diressi in cucina e sul tavolo trovai un bigliettino.

'Io, la zia e Bea siamo andate a fare la spesa, la nonna è andata a pranzo da suo fratello, papà è in mountain bike e non tornerà prima dell'una. Noi dovremmo tornare verso quell'ora.

P.S.: non preparare nulla per pranzo, visto che siamo solo noi quattro andiamo a prendere cinese.

-Mamma'

'Non mangiavamo cinese da un sacco, brava mamma', pensai. Presi tutto il necessario e tornai di sotto, dove intanto nessuno si era svegliato. Accesi il cellulare e mandai un messaggio a mia madre dicendole che ero sveglia e che le ragazze non si sarebbero fermate a pranzo, come avevano detto loro ieri sera perché avevano tutte dei pranzi con i rispettivi parenti. Preparai la colazione e le svegliai, visto che erano le undici e mezza e loro sarebbero dovute tornare a casa. Presi il cellulare, aprì la mia libreria musicale e feci partire a tutto volume "The drug in me is you" dei Falling in Reverse e iniziai a saltare sui letti e a cantare contemporaneamente. Inutile dire che loro presero un colpo, Valentina gridò dallo spavento insieme a Giulia ed io scoppiai in una fragorosa risata, ma Alice e Samanta emisero dei lamenti indistinti e si coprirono le orecchie con i cuscini, Valentina mi lanciò uno sguardo truce e si portò una mano sul cuore per lo spavento. Spensi la musica ed urlai senza smettere di ridere: «Sono le 11:30, è ora di alzarsi mammolette,è pronta la colazione!» a questa frase tutte scattarono in piedi con gli occhi a cuoricino.

«Cate sei una brutta persona, non si fanno queste cose di prima mattina!» esclamò Alice mentre si dirigeva in bagno.

«Vi ho anche preparato la colazione per scusarmi.» dissi io con la faccia da cucciolo.

Così ci mettemmo a fare colazione parlando di cosa avremmo dovuto fare nei giorni successivi e promettendoci che ci saremmo riviste giovedì sera. Se ne andarono un'ora dopo ed io iniziai a ripulire e a mettere in ordine la tavernetta. Mezz'ora dopo questa era come nuova e io me ne tornai di sopra per apparecchiare. Finito anche questo lavoretto, mi sedetti sul divano aspettando che i componenti della mia famiglia tornassero con il pranzo.


*****


HEY EVERYBODY!

I'm 🔙, per la vostra felicità (almeno spero). Sono stata tre giorni Firenze e mi sono innamorata di quella città 😍, non che non lo fossi già, ma è stata una piccola vacanza fantastica e mi sono venute in mente tante idee per questa ff 😏.

Ecco qua il settimo capitolo, Caterina ha confessato tutto alle sue amiche, secondo voi cosa succederà nel prossimo? Fatemelo sapere con un commento 💬o se vi è piaciuto con una⭐️. Mi scuso, anche, per il capitolo corto e di passaggio.🙈

- Cate🌹✨🐧

Guitar // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora