'E adesso che cazzo faccio?! Calmati Caterina, andrà tutto bene, scegli a caso. No, non posso prenderne una alla cavolo, deve avere quel qualcosa in più', mi dissi. Così ripresi in mano alcuni dei fogli sparsi sul mio letto e li passai in rassegna per la centesima volta.'Okay, perfetto, sarà un CAZZO DI DISASTRO, adesso puoi farti prendere dal panico', pensai mentre facevo su e giù per la camera con in mano la chitarra.
Era tutta la mattina che mi tormentavo, non sapevo cosa fare, o meglio cosa suonare quel pomeriggio al corso di chitarra. Passai l'intero lunedì mattina a cercare su youTube qualcosa che mi potesse piacere, ma nessuna era adatta, nessuna canzone riusciva a rispecchiare ciò che volevo esprimere.
Più andavo avanti e più l'ansia cresceva, cantare davanti ad un pubblico non era il mio forte e per di più non avevo ancora scelto una canzone. Spostai la marea di fogli dal mio letto, mi sedetti, presi la chitarra e iniziai a strimpellare qualche accordo, finché non sposai lo sguardo nell'angolo della mia camera e mi venne in mente un'idea. Nessuno era in casa quindi potevo fare tutto il rumore che volevo, presi la custodia e la aprii con molta delicatezza, tirai fuori la mia nuova PRS S2 color ghiaccio e l'attaccai al mio amplificatore e poi attaccai anche il microfono. Presi coraggio e posizionai le dita sulle corde, presi il plettro e iniziai a suonare e a cantare "America Idiot" dei Green Day, mentre con una cuffia ascoltai la base degli altri strumenti.
'La sensazione più bella del mondo'.
'Non voglio più smettere', pensai. Potevo assaporare ogni singola nota, ogni singolo accordo e ponte. Più cantavo e più sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene ed i brividi su tutto il corpo.
Era la prima volta che suonavo davvero la mia chitarra elettrica ed era un'emozione pazzesca, da quando l'avevo portata a casa non c'era stata mai l'occasione di poterla avere tutta per me, l'avevo accordata a dovere e poi a malincuore la dovetti lasciare nella custodia perché continuavano a chiamarmi non appena la prendevo in mano. Non appena finii la canzone ne iniziai subito un'altra, "Bring me to life" degli Evanescence. La sensazione di suonare era pura libertà per me.
Andai avanti finché, ad un certo punto, non aprii gli occhi e mi trovai mia sorella davanti che mi riprendeva. 'Eccola, sempre la solita', pensai, aveva la mania di riprendermi per qualunque volta mi mettessi a suonare e a cantare. Smisi di botto e le feci una linguaccia.
«No! Perché hai smesso?» chiese lei continuando a puntarmi il telefono addosso.
«Lo sai che odio essere ripresa mentre suono.» alzai un sopracciglio.
«Dai un ultima canzone!» mi chiese lei.
«Solo se metti via quell'affare.» risposi io, lei sbuffò e lo spense prima di rimetterselo in tasca.
«Questa volta faccio scegliere a te, però una che so suonare.» dissi io. Lei ci pensò un po' e poi parlò: «"Starlight" dei Muse.» ed io annuii per poi iniziarla. Lei si mise a cantarla mentre ballava, poi nell'ultimo pezzo si mise a saltare sul letto. Una volta finita, staccai tutta la strumentazione e la misi a posto, ma prima di rimettere la chitarra nella custodia l'accarezzai un'ultima volta.
«Te l'ho detto che tu hai un talento naturale, dovresti fare più spesso questi concerti privati per me.» disse lei ed io sorrisi alla sua affermazione.
«Mi piacciono, però dovrei trovare gli strumenti mancanti...Che ore sono?» chiesi io.
«Le 14:30.» rispose lei ed io strabuzzai gli occhi.
«Oh cavolo! Devo ancora preparare da mangiare, farmi la doccia, accordare la chitarra acustica, prepararmi ed essere al corso di chitarra tra un'ora e mezza.» esclamai io.
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Guitar // Luke Hemmings
FanfictionCosa dovesse succedere se due ragazzi, entrambi con il cuore spezzato, dovessero incontrarsi? Lei con passato turbolento ed un grande dolore, lui con un sogno ed il mondo che sta crollando a pezzi? [...] Avevo ancora gli occhi puntati sulla luna...