Chapter 19

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N. A.: le canzoni consigliate per il capitolo sono "My Immortal" degli Evanescence, "Amnesia" dei 5 Seconds of Summer, "Someone Like you" di Adele e "Nightingale" di Demi Lovato (canzone interna al capitolo). Buona lettura💗.

Lo vidi.

'Cazzo lei no, ti prego non lei. LEI NO', pensai e la prima pugnalata al petto arrivò.

Poi il mio cuore esplose in mille pezzi.

Ci sono dei momenti critici nella nostra vita in cui ognuno di noi reagisce in modo diverso: chi esplode di rabbia e rompe ogni cosa intorno a sé, chi è talmente triste che piange fino alle ultime lacrime, chi se ne va via nero dalla furia, chi è geloso e rischia di commettere un omicidio. Poi ci sono persone che in quell'esatto istante è come se fossero congelate, il tempo attorno a loro scorre, ma loro sono ancorate al terreno, incapaci di muoversi e l'unica cosa udibile o visibile è il vuoto.

Vuoto è ciò che sento ora. La prima pugnalata al petto l'ho ricevuta quando ho visto quella chioma bruna e quel viso, LEI, ed il mio cuore ha smesso di battere nell'istante in cui le loro labbra si sono trovate.

Ed io sono lì, immobile, incapace di fare qualsiasi cosa, incapace di togliermi dalla testa quell'immagine di due persone che si baciano. Luke è girato quasi completamente verso il bancone, mi dà le spalle, l'unica cosa che riesco a percepire è il sorriso soddisfatto di lei ed il suo sguardo che mi sta pugnalando per la seconda volta.

La lama affonda di nuovo, ma io sono ancora in piedi e cerco di preservare quel poco di me che è rimasto per trovare la forza di andarmene e rassegnarmi.

'Come potevo pretendere, anche solo per un momento, che lui scegliesse me? Che io avessi una possibilità?

Io non sono niente, sono solo carne e sangue, sono invisibile, la seconda scelta di tutti.

Il suo sguardo mi aveva fatto sperare, questa sera per la prima volta, avevo creduto che lui potesse essere interessato a me. Mi aveva riservato un'intensità tale che mi ero quasi sciolta ed avevo creduto a mia madre, allo sguardo del ragazzo dagli occhi di ghiaccio, che si era lasciato leggere.

Io non sono niente per lui.

Rassegnati.

Non sei all'altezza.

Lui è innamorato di un'altra.

Tu non sarai mai niente.

Mai.' 

Dopo un tempo indefinito, a fissare il vuoto, il dolore mi investii come una tempesta e lacrime fredde caddero sulle mie guance come lame, lasciando cicatrici. Tutto prese a vorticare ed io non potei fare a meno che aggrapparmi alla ringhiera per sostenere ciò che di me era rimasto.

Poi feci l'errore più grande della mia vita, forse perché non riuscivo ad accettarlo, forse perché desideravo fosse solo un brutto sogno, non so perché, ma voltai il viso ormai rigato di lacrime verso il bar e trovai due occhi azzurri a fissarmi increduli e spaventati, quei due occhi azzurri.

Il respiro mi si fermò in gola, non riuscii a sostenere il suo sguardo e feci l'unica cosa che potevo in quel momento: corsi.

Non mi voltai, nemmeno una sola volta, andai dritta per la mia strada, sgomitai e spinsi per arrivare all'uscita, non appena fui di fuori mi diressi verso il primo taxi e salii.

«Via delle Margherite 17, Misano Monte.» dissi al taxista, senza nemmeno guardarlo in faccia.

«Signorina si sente bene?» mi chiese preoccupato l'uomo sulla trentina al sedile del guidatore.

Guitar // Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora