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Lodovica Casali

È una domenica pomeriggio piuttosto tranquilla, i ragazzi hanno da poco finito la sessione pomeridiana di allenamento ed io sono tranquillamente sdraiata sul divano in attesa del loro arrivo. Scorro la home di Instagram e contatto la ma migliore amica. Mi dice che ha avuto una mezza idea: vuole aprire una pagina Instagram dove vende pochette e zaini femminili ideati e cuciti da lei. Aggiunge inoltre che ha pensato al nome, cioè chrisxbags. È sempre stato il suo sogno ed io sono contenta che con l'università abbia trovato il tempo per coltivare la sua passione.

Vengo interrotta da alcuni ragazzi che mi salutano e, o spariscono in stanza, o si accasciano sul divano sfiniti. Dopo qualche minuto arriva anche Antoine, che si piega e mi lascia un bacio sulle labbra salutandomi con un sorriso. Gli accarezzo i capelli chiedendogli se é stanco e lui risponde che gli fanno male le gambe, poi gli bacio il naso, facendolo sbuffare dolcemente. Gira, venendo a sedersi di fianco a me, e decido poi di appoggiare la testa sulla sua spalla.

I ragazzi si stanno guardando una loro vecchia partita contro il Barça ed io sto attenta, da quando abito qui, mi sto particolarmente appassionato al calcio e mi piace molto guardarlo in tv.

Ad un tratto si sente provenire dal corridoio il rumore di un paio di tacchi da donna , ma non ci do molto peso, almeno finché questa ragazza non compare davanti ad Antoine con un'espressione estremamente felice.

"Amore!" Dice entusiasta lei. Io subito alzo la testa e mi allontano. Tutti i dubbi di quello che sta accadendo vengono risolti quando la ragazza, dopo essersi seduta sulle gambe del numero sette, poggia le labbra sulle sue e lo bacia. Lui ricambia.

Per un attimo mi sembra di svenire, mi gira la testa, ma poi sbatto velocemente le palpebre, sotto le quali ci sono numerose lacrime bisognose di uscire. Faccio passare una mano sul viso.

Lodo non piangere, Lodo sei forte. Devi mostrati superiore a lui. Manda giù le lacrime e saluta la ragazza di colui che fino a due minuti fa ti ha fatto credere di essere veramente importante.

Ingoio il groppo che si é formato in gola e sforzo un sorrisetto. Il mio sguardo cade su Yan, che mi guarda come se fossi un cucciolo bastonato. Antoine é evidentemente in difficoltà e non sa che deve fare.

"A-Aline, che fai qui?" Le chiede. Mi prendo dei minuti per osservarla. Capelli biondi lisci lunghi fino a metà schiena, é alta quasi quanto lui con i tacchi, un viso allungato, le labbra fini sono decorate da un rossetto rosso, che ora é, anche se in piccole quantità, presente anche su quelle di Griezmann. Ha una ragazza. Questi mesi ha avuto una ragazza e non mi ha detto nulla? Mi ha usato mentre lei non c'era. Lui appartiene ad un'altra donna ed ha permesso che io mi donassi completamente a lui. Ha tradito lei, usando me. Forse, ancora non me ne capacito completamente. La mia mano viene stretta: é lui. Aline é seduta in una posizione attraverso la quale non mi vede nel migliore dei modi. Dopo tutto questo, mi stringe la mano, ma é scemo? La stacco bruscamente disintegrandolo con uno sguardo fisso nei suoi occhi, misto a odio, disgusto e delusione: non me ne frega se é dispiaciuto. L'altra mano, sento che viene accarezzata e poi stretta da Nando, che sta seduto sulla poltrona di fianco alla mia. Con le labbra mi mima un "sei forte". Con questa frase, mi alzo e mi fermo proprio davanti ai due biondi.

"Piacere Aline, io sono Lodovica, la segretaria dell'Atletico Madrid." Le porgo la mano con un sorriso, lei la stringe ricambiando il saluto e poi aggiunge: "Amore non mi avevi detto della nuova segretaria." Sempre con fare molto grazioso e simpatico. Sembra una ragazza semplice. Lui non sa cosa rispondere ed é in evidente difficoltà.

"Probabilmente perché sono qui da poco, giusto un paio di settimane." Mi invento una bugia per evitare che abbia casini con la sua fidanzata, che non sospetta nulla "Scusate, ma ora devo andare a svolgere del lavoro arretrato, é stato un piacere conoscerti, a dopo ragazzi." Così esco dalla stanza, con gli occhi di tutti puntati addosso, li sento che mi perforano.

Quindi é stata tutta solo e completamente una bugia? I baci, le carezze, le notti che per me erano d'amore, gli abbracci , le coccole, le colazioni romantiche, ogni cosa. Apro la porta della mia stanza e mi butto sul letto, dove finalmente posso scoppiare a piangere. Che schifo. Se solo potessi caccerei un urlo assurdo per sfogarmi. Le lacrime non si fermano e non voglio neanche io che lo facciano. Ho un assoluto bisogno di sfogarmi. Ora capisco, tutto torna. La questione di non dire nulla ai miei, lo "shooting" dalla quale è tornato con la maglia sporca di rossetto, il fatto che non uscivamo quasi mai da soli. Sono stata così stupida. Per una volta che avevo lasciato che la spensieratezza mi guidasse in una nuova esperienza, sono rimasta fregata, ma sopratutto ferita.

"Lodo, sono Yan." Sento il numero dieci fuori dalla porta. Mi dirigo verso quest'ultima e la apro, lui entra e subito mi abbraccia, piango sulla sua maglia e intanto mi accompagna verso il letto e si siede con me in braccio.
"Criceto, se ti sfoghi ti aiuta, parlami." Mi sussurra all'orecchio. Piano piano smetto di piangere, Carrasco mi passa un fazzoletto e io mi soffio il naso, passo le mani sul viso e temporeggio sugli occhi, per grattarli un po'. Lui mi dice di guardarlo negli occhi, lo faccio e di seguire quel che fa lui, inspirare e espirare. Seguo i suoi movimenti che aiutano a far calmare me e il mio singhiozzo. Una volta che sono più tranquilla, parlo.

"Yan io mi ero fidata proprio ciecamente di lui. Tutto mi sembrava così reale, i baci, le carezze, come mi guardava, i sorrisi, quando mi faceva le carezze, quando mi baciava il collo o quando lo stuzzicavo. Io ci ho fatto l'amore, capisci? Che io sono una ragazza che non la da così, detto in parole povere. Io se lo faccio con una persona é perché sono convinta che questa ci tiene a me. Antoine é stato così bravo a mentire. Quando ho visto le loro labbra che si toccavano così vicini a me ho creduto di svenire. È un pezzo di merda, mi fa schifo, mi ha usato quando la sua ragazza non c'era. Ti giuro che io non ci riesco a credere che mentiva, perché con i suoi modi mi ha fatto innamorare di lui, quando si ingelosiva, quando portavo un vestito e se eravamo vicini la sua mano era sulla mia coscia, come a coprire qualcosa di suo, quando mi sussurrava all'orecchio cose dolci, quando mentre mi baciava le sue dita fredde si intrufolavano sotto la mia maglia per essere a contatto con la mia pelle calda e provocarmi brividi. Sono innamorata di un coglione." Butto fuori tutto quel che penso. Per tutto il mio discorso Yannick mi stringe la mano.
"Sai una cosa? Tu lì, prima, ti sei dimostrata mille volte più matura di lui. A 19 anni hai scoperto che colui che ami ti ha mentito per mesi, ed invece di prenderlo per i capelli come una ragazza farebbe, ti sei presentata alla sua fidanzata e gli hai pure parato il culo. Sei una donna, ed anche se mi dispiace dirlo, una donna con la d maiuscola come te, Antoine non la merita per quel che ha fatto."
Lo abbraccio tanto forte. Per un bel po' di tempo avrò bisogno di affetto.

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BOOOOM!
ciao stelle💫
stava andando tutto troppo bene, vero? eh beh!
praticamente la storia è nata da questo, ovvero Antoine che aveva una ragazza mentre stava con Lodo, poi si capirá meglio da dove spunta questa Amelie🦁
questo è stato il secondo capitolo della storia che ho scritto, quindi sono troppo felice di averlo pubblicato.. detto ció, buona serata!
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora