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Lodovica Casali

"Ti sei divertita?"
"Si, é stata una bella giornata."
"Bene."

Appoggio la testa sulla sua spalla ma lui si scosta.

"Ma che hai?"
"Tu esci con un altro ed io dovrei comportarmi come prima?"
"Si, perché l'ho incontrato per caso ed é un amico."
"Un amico che ti voleva portare a letto.
"E che vuol dire, mica ci sono stata!"
"Si ma ora sembra che ci stai."
"Stai quindi dicendo che sono una facile?"
"Lodo non ho detto questo."
"Si invece perché hai fatto capire che anche se ci frequentiamo io voglio andare a letto con un altro. Dimmi tu come le chiami quelle così?!"

Lui esita

"Chi te lo ha fatto quello?" Dice facendo cadere lo sguardo sul succhiotto dietro il mio orecchio.
"Tu Antoine. Me l'hai fatto tu un paio di giorni fa e neanche te lo ricordi.."

Sono questi gli sprazzi di conversazione che durante la notte mi hanno tormentato. Questa é la conversazione che ho tenuto con Antoine sul divano. Avevo inteso che secondo lui ero una troia, non ha neppure provato a negare la mia supposizione ed inoltre non si ricordava che era lui ad avermi fatto il succhiotto. Ha messo in dubbio il tempo passato insieme. Nessuno mette i piedi in testa a Lodovica e finché non lo riterrò opportuno non lo perdonerò. Ha messo in dubbio il mio essere una donna vera e seria. In parole povere ha detto che la do a tutti, quando invece per concedermi a qualcuno devo fidarmi ciecamente. Come se non bastasse, si é dimenticato come nulla di uno dei nostri momenti. Spero con tutto il mio cuore che le sue parole non erano pensate, ma dettate dall'istinto, nonostante siano accuse gravi da fare ad una ragazza. Se proprio voglio vedere un lato positivo in tutto questo, diciamo che mi ha facilitato la procedura di lontananza, se così vogliamo chiamarla.

Fisso la mia immagine riflessa nello specchio, le occhiaie visibilmente blu sono quelle che si notano maggiormente e le mie labbra gonfie oggi sembrano scoppiare: quando mi risveglio lo sono sempre. Cerco di coprire le borse scurite e passo del mascara, un po' di blush ed un matt koko k di Kylie. Metto una gonna di pelle bordeaux con delle calze a rete e sopra indosso una camicetta nera con i miei stivaletti. Lego i capelli in una treccia e sono pronta per una giornata di lavoro, che spero mi tenga lontana dai pensieri.

"Criceto a forza di morderti quel labbro te lo stacchi eh!" Mi dice Yan che sta davanti a me e mi guarda come un fratello maggiore.
"Lo faccio quando sono nervosa.." Mi limito a dire.
"Non voleva dire quello, ieri é stato in camera mia fino a tardi e mi ha fatto una testa.." Mi avvisa, comprendendo il motivo del mio nervosismo.
"Si ma sta di fatto che non ha fatto nulla per dire che non erano quelle le sue intenzioni, inoltre si é dimenticato che é stato lui a farmi questo." Mormoro bevendo del caffellatte e piegando il collo per mostrare il segno ormai rossastro. Lui evita di fare commenti a riguardo perché ha capito che non sono dell'umore.
"Sai, avevo deciso di staccarmi un po', dato che non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello di baciarmi o di andare oltre, quindi posso dire ce mi ha facilitato le cose con questa cazzata." Continuo blaterando come il mio solito.
"Bacialo tu." Propone lui. Inutile, lui é Christina sono uguali per certi versi.
"Mai, poi dopo questa.." Concludo alzandomi e dirigendomi poi al lavoro.

Sono le 16 e dopo un cappuccino choco piuttosto rilassante portatomi da Torres e Koke, scorro la casella della posta elettronica. Un dirigente mi ha inviato una mail, in cui dice che devo chiamare Antoine Griezmann per uno spot della Nike e fargli firmare dei documenti. Benissimo. Mi tocca andare a chiamarlo e stare da sola con lui in questo ufficio. Un bel respiro e inizio mi incammino verso il piano inferiore. Quando arrivo nella sala comune lui non c'é e quindi mi tocca andare alla sua porta. Sbuffo e passo le mani sulla mia gonna e busso. Mi apre e sembra sorpreso di vedermi lì, ma lui non fa in tempo a parlare che lo informo che mi deve seguire per uno spot. Il tragitto prosegue in silenzio dato che né lui né io spiccichiamo parola.

"Quindi Antoine, domani pomeriggio alle tre dovrai fare delle fotografie per la marca degli scarpini che indossi, Nike. Come al solito firma il contratto che dice le solite cose, poi puoi andare." Spiego porgendoli il plico di fogli e posandovi sopra una penna blu. Lui sfoglia e successivamente scarabocchia la sua firma e mi restituisce il contratto guardandomi per la prima volta negli occhi.

"Lodo lo sai che non.." Inizia, ma io lo interrompo perché proprio non ho voglia di parlare.
"Sto lavorando."
"Non me ne frega. Lo sai che non penso quello che credi tu." Afferma deciso, senza esitazioni.
"Ieri non hai neppure provato negarlo.. non puoi capire cosa significa per una donna essere paragonata ad una poco di buono."
"Ma io non volevo dire quello! Le mie parole ieri erano dettate dalla gelosia." Sbuffa liberandosi da un peso. Rimango sorpresa da quella rivelazione. Nonché non lo avessi capito, ma non credevo che me lo avrebbe detto. Questo ragazzo é un continuo enigma: se é geloso per quale motivo si tira indietro anche nei momenti opportuni? È questo che mi frena, in più essendo una persona che si fa mille problemi, non riesco a viverla in modo spensierato.
"Antoine non ti ricordavi che il succhiotto me lo hai fatto tu tre giorni fa in camera tua dopo cena.." Sussurro affranta, anche se non avrei voluto che lui sentisse. Si alza e viene vicino a me. Discosta i ciuffetti di capelli e lascia una bacio sul segno.
"Scusa." Mormora al mio orecchio. Dopo di che se ne va.

Ho una confusione in testa che credo di non avere mai avuto. Non so se lasciare la situazione così com'é e allontanarmi per una sua reazione, oppure perdonarlo - quando vorrò - e vivere il tutto con meno pesantezza e in modo più spensierato, sempre tenendo a mente che la sua reazione l'ho avuta ieri ed oggi.

Per oggi la giornata lavorativa é terminata, credo proprio che ora andrò in stanza, chiederò in cucina se posso farmi un the caldo e poi aggiornerò Chris sulla mia situazione sentimentale, probabilmente ne avrà piene le palle di Lodovica e Antoine, ma é la mia migliore amica anche per questo.
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Heeeey! Chiedo perdono per il ritardo, ma questa settimana ho fatto carnevale e quindi non ho fatto bene il calcolo dei day hihi😛 eeeeeeh nulla, Antoine ha fatto il cattivo ma perché era geloso, non avrebbe mai voluto dire quelle parole alla sua amatissima lodo 👸🏻
Comunque ieri a carnevale ce n'era uno con la maglia di Griezmann, cioè batti cinque fra💪🏼
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora