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Yannick Ferreira Carrasco

Da quando abbiamo finito di cenare Antoine ha un'espressione piuttosto imbronciata. Probabilmente è dovuta al fatto che ancora nessuno gli abbia fatto gli auguri, nemmeno il fratello che è nostro complice ed ora sta di sopra con gli altri. Infatti, la sala comune è vuota, ci siamo soltanto io e Antoine, che guarda il telefono e sembra non voler accennare nemmeno due parole. Attendo il messaggio di Lodo che mi dice che siamo tutti pronti e poi porteró il festeggiato al party ai piani superiori. Lo vedo che ad un dato punto blocca il telefono e lo molla sul petto con fare spazientito. Nel frattempo il mio cellulare mi avvisa che ho una notifica.

Qui tutto pronto! 🎉

"Hey bro, Lodo mi ha detto che ha bisogno di te per delle cose di lavoro inerenti al tuo contratto." Lo informo.
"Ma non doveva uscire?" Mi chiede alzando un sopracciglio e mettendosi seduto.
"Si, ma ha detto che prima deve velocemente svolgere delle cose super importanti di lavoro." Mi invento sul momento, non capendo quale problema possa recargli "Dai andiamo." Termino alzandomi.
"Io non ci vengo da lei." Sbuffa sprofondando sul divano.
"Perchè?" Sbotto. Ci manca solo che ora si mette a fare il difficile.
Tentenna un po' prima di iniziare a parlare.
"Esce con un altro, capisci? Lo sappiamo entrambi che noi non siamo semplici amici, lei l'altra volta mi ha detto che quando sta con me sente solo il cuore. Poi, cazzo, questo con cui esce se la voleva portare a letto appena l'ha conosciuta, che cazzo ci esce, porca puttana." Sbotta tutto d'un colpo.
"Sei geloso?" Provo ad accennare passando una mano tra i capelli. Dentro di me gioisco perchè si vede proprio che c'è attrazione quando si guardano, fisica ma soprattutto mentale. Non ho mai visto Antoine così preso da qualcuno.
"Si." Sussurra mettendosi una mano in faccia, come a vergognarsi di quel che ha appena detto.
"Oh il mio Grizi è geloooso! La piccola Lodo è solo sua, sua, sua!" Inizio a prenderlo in giro sdrammatizzando e buttandomi su di lui.
"Carrasco! Ebbasta dai.." Mi supplica dopo aver riso con me. Mi siedo di fianco a lui e gli metto un braccio sulle spalle.
"Baciala." Dico appena divengo di nuovo serio "Baciala e falle capire cosa provi, che vuoi lei."
"Si ma.. Pff, lasciamo perdere." Sembra voglia dire qualcosa ma poi si arrende "Ci penso." Fa un lieve sorriso.
"Comunque muoviti perchè lei non mi sembra indifferente." Se Lodo sa che ho detto una cosa simile mi uccide.
Lui annuisce, poi lo incito a salire. Mi alzo, sfregando le mani sui pantaloni e poi do una mano a lui, che si alza.
"Grazie bro." Mi dà una pacca sulla spalla prima di imboccare il corridoio.

Lodovica Casali

I due ragazzi ci stanno mettendo un po' troppo a venire alla festa e questo mi preoccupa, non voglio che per qualche motivo a me sconosciuto, la festa venga  annullata, anche perché siamo qui tutti pronti, con le luci spente e qualche calciatore indossa un cappellino a punta e sono ridicoli, ma allo stesso tempo sono veramente molto dolci. Fuori dalla porta si sentono dei rumori, nella stanza si sentono degli "sh" generali, poi la maniglia si abbassa e la porta si spalanca. Credo che Antoine sia rimasto un po' spiazzato dal buio, perché si mette un attimo ad accendere la luce, ma quando lo fa tutti noi scoppiamo.

"SORPRESA!" Urliamo ridendo ed alzando le braccia la cielo. Lui ha un sorriso a trentadue denti e i suoi occhi brillano, lo vedo che sussurra un "Voi siete pazzi." e poi si volta e abbraccia Carrasco per primo, poi passa a tutta la squadra, suo fratello Theo, Rosalie e Marisol, i fisioterapisti, i dottori e gli assistenti del mister. Purtroppo questa sera Simeone non é potuto essere qui, ma ha detto che si farà perdonare. Io lo osservo che sorride con tutti, poi si volta verso di me e mi viene incontro. Le mie labbra sono incapaci di smettere di sorridere e penso che  con questa faccia sono proprio antisgamo, ma alla fine in questo momento non è quello che mi importa. Senza dire nulla mi prende per i fianchi e io stringo le mani al suo collo, inspirando il profumo che la sua pelle chiara emana.

"Grazie cherie." Sorrido a queste parole sussurrate al mio orecchio.
"Auguri campione. Scusa se non ti ho fatto gli auguri primi ma me lo hanno proibito." Lo informo mormorando.
"Ci ero rimasto male, ma se ora sto qui ad abbracciarti così va bene." Passo una mano nei suoi capelli e poco dopo ci sciogliamo lui lascia un bacio sulla mia fronte.

La festa prosegue e conosco Theo e mi sembra un ragazzo piuttosto simpatico, come carattere non assomiglia molto ad Antoine, anzi é molto più estroverso appena lo conosci ed é molto simpatico e positivamente sfacciato. Alla nostra conversazione aggiungono Koke e Torres, così il francese inizia un po' a sputtanare suo fratello, raccontandoci qualche aneddoto divertente. Ci narra che quando aveva 12 anni ad ogni partita invitava una ragazzina diversa che andava pazza per gli occhi blu del numero sette e le dedicava gol, insomma un piccolo bomber. Continua ricordando quando l'aveva ricattato perché l'aveva trovato con una ragazza sul letto in atteggiamenti poco casti.

"Io non lo facevo così il nostro piccolo Grizi!" Dice sorpresa Nando.
"Chi ha pronunciato il mio nome invano?" Sentiamo la voce di Antoine dietro di noi.
"Grizi ma non ci avevi raccontato che da piccolo eri così bomber!" Interviene Koke, quindi lui subito fulmina il fratello con uno sguardo omicida e chiede che cosa ci ha raccontato, ma prima si aggrega Yan alla conversazione. Quando si tratta di spettegolare lui é sempre presente. Così intervengo io, spiegando quel di cui eravamo venuti a conoscenza, mentre lui sprofonda sulla sedia per l'imbarazzo e per la consapevolezza che verrà sfottuto per un po'. Mentre continuiamo a chiacchierare e scherzare e i ragazzi raccontano le loro avventure imbarazzanti, Marisol passa a darci una fetta di torta ciascuno di torta ed io per stare più comoda, approfitto per stendere le mie gambe su quelle del numero sette, lui mi accarezza piano la pelle lasciata nuda dalla gonna e mi beo di quel contatto per qualche minuto, fino a che Carrasco non mi interrompe.

"Lodo tocca a te, lo sappiamo tutti che non sei poi così angioletto!" Il mio amico fa il solito movimento con le sopracciglia ed io scoppio a ridere.
"Cosa vorresti insinuare? E poi sono così angelo che sono ancora vergine." Dico con non calanche per prenderli un po' in giro, la loro espressione é tutto un programma e addirittura Yan ha perso la parola.
"Capre stavo scherzando, mica mi voglio fare suora!" Esclamo e tutti tornano a respirare e vedo Antoine piuttosto provato dalla situazione, il che mi era parecchio divertimento.

"Mi sembrava strano infatti." Dice Koke. Con questa presa in giro sono riuscita a sviare il discorso sulle mie figuracce con i ragazzi, che sono eccessivamente troppe. La festa finisce e fortunatamente nessuno é ubriaco perché dato che domani giocano non sono state permesse bevande alcoliche. Quando ormai tutti se ne stanno andando, inizio a riordinare alcune cose e buttare i bicchieri e i piatti usati, per non trovarmi troppo lavoro domani mattina. D'un tratto sento le mani di qualcuno sui miei fianchi e mi basta una manciata di secondi per riconoscere il profumo del mio francesino. I suoi polpastrelli fanno pressione su di me e mi fanno voltare, appoggiando la mia fronte alla sua.

"Ma ce la fai a stare un po' ferma?" Mi chiede a bassa voce.
"No, devo sempre tenermi occupata." Rispondo io mantenendo il suo stesso tono, per poi appoggiare le mani dietro il suo collo.
"Ti tengo occupata io, allora." Soffia molto vicino alle mie labbra. Sto letteralmente impazzendo e la sua vicinanza mi fa uscire fuori di testa. Le sue labbra di adagiano sulla pelle della mia guancia e del mio zigomo e io mi mordo il labbro inferiore, poi lui spunta nuovamente con quelle labbra molto attraenti davanti a me. Non esita a lasciare un bacio sul mio naso, e divertito dalla mia reazione, un altro. A questo punto dalla guancia si sposta fino ad arrivare all'angolo della mia bocca e li lascia dei baci uno dopo l'altro. Termina con un bacio in fronte e poi mi dice: "Domani alla partita indosserai la mia maglia, va bene?" Io sussurro debolmente un si, con le labbra leggermente schiuse per riuscire a regolarizzare il respiro. "Buonanotte cherie." Posa un bacio sul mio naso e poi io rispondo ancora frastornata, augurando la buonanotte anche a lui.
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Ma quanto sono carini hihi!👫  spero vi piaccia, fatemi sapere perchè vorrei davvero sapere cosa ve ne pare, dato che non ho molti pareri di voi lettricii
Bacio, Anto 💋

SFIORARSI || Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora