Lodovica Casali
Sono passati sette giorni, durante la quale ho tentato di riprendermi e reagire dalla botta subita. Lui, per fortuna, se ne andato. Se ho capito bene dalle voci che ho sentito dai ragazzi, che in mia presenza non ne parlano, lui è tornato con lei a casa loro. Lei è stata via per lavoro diversi mesi e sono due settimane che è di nuovo a Madrid. Questo è quello che ho recepito.
Lui non l'ho mai incontrato per i corridoi. Faccio attenzione a non aggirarmi per lo stabile durante gli orari di inizio e fine degli allenamenti, tuttavia appena il mio sguardo gira a destra, mentre lavoro, rischio di vederlo. E fa malissimo. Perché nonostante mentalmente mi sia almeno un po' ripresa, il mio cuore è ancora completamente distrutto. Se ripenso a tutto quello che in questi mesi abbiamo fatto insieme, piango. Durante questa settimana ho pianto più di quando è finita con il mio primo amore. Ritornavo a ricordare le lezioni di scuola guida, la volta in cui siamo andati a correre e lui mi ha preso in braccio, il suo compleanno, lui che mi ha portato a fare il tatuaggio, l'esame di scuola guida, il nostro primo pranzo da soli e quando ha fatto gol e mi ha mandato un bacio volante. Le immagini di queste azioni sono ben nitide nella mia mente, fin troppo. Pensare che sono passata dal sentirmi una principessa al sentirmi un oggetto, mi distrugge. Non credevo che qualcuno potesse arrivare a mentire fino a questo punto. Inoltre, continua a prendere in giro e a credere che io sia scema, perché altrimenti non si spiegano le innumerevoli chiamate, i messaggi normali e quelli su WhatsApp. È incredibile. Dal mio telefono ho cancellato tutte le nostre foto la seconda sera, quando ero nel letto a guardarle, ricordare e piangere. Mi stavo facendo del male da sola, allora ho deciso di evitare e di pensare a me stessa, colei che il quel momento aveva maggior bisogno di aiuto a superare tutto.
"Criceto, come va?" Yan mi affianca nel corridoio di fianco alla mensa, mentre io stringo al petto la cartelletta contenente alcuni documenti.
"Va, dai." Sospiro "Tu?" Replico sorridente, mentre lui mi mette un braccio intorno alle spalle.
"Io bene. Ti va se facciamo uno di quelle sessioni di gossip da ragazze con Nando? Così tu ti diverti un po', se vuoi ti sfoghi ed io vi racconto i cavolacci miei?" Sorrido nel pensare a come entrambi pensino a me, sono quelli che si stanno prendendo maggior curo della povera Lodo con il cuore infranto, e mi fa piacere. Perché infondo loro mi vedono come una sorella.
"D'accordo, vado a fare velocemente una doccia e arrivo da voi. Sei pregato di farmi trovare pronto un cappuccio choco, come all'inizio." Ridacchio spintonandolo, per poi andare verso la porta della mai stanza e rinchiudermici dentro.Fisso la mia figura allo specchio. È chiaro che la notte non sto dormendo per niente, le mie occhiaie prorompenti balzano agli occhi quando mi si guarda in faccia. Spero di riuscire a prendere sonno questa notte, perché sono proprio stanca. Tolgo il mio vestitino primaverile rosa perla e vado in bagno per fare una doccia veloce, dato che poi devo andare dai miei amici.
"Io sono semplicemente stanca di non dormire, di non riuscire a fare nulla perché penso a lui, lui che non merita neppure il mio pensiero." Concludo sospirando pesantemente il mi sfogo, mentre Nando mi accarezza i capelli per tranquillizzarmi "Voi, che mi raccontate?" Svio il discorso tentando di svagarmi anche un po'.
"Inizio io!" Esclama agitato Torres. Io e Carrasco lo guardiamo con sguardo allibito, nessuno dei due si aspettava tanta euforia.
"Un paio di mesi fa, forse tre o quattro, ho incontrato il mio primo ed unico vero amore, la ragazza che avevo alle medie ed alle superiori. Ci siamo rimessi insieme." Ci informa sorridendo e provocandone uno anche a me.
"Che cosa dolce, non amare nessuno al di fuori del tuo primo amore, ritrovarlo e rimettersi insieme a 31 anni. Sono felice per te." Affermo gongolante, mentre sorrido.
"Giusto per farmi pesare che sono vecchio." Ribatte invece ridendo.
"Che vuoi, ormai hai 31 anni!" Replica il numero dieci. Io gli do una spallata informandomi poi sulla sua vita sentimentale, dato che tra le mie vacanze e la scoperta, mi sono disinteressata un po' di tutto.
"Chi è colei che ha fatto perdutamente innamorare il nostro 'a che mi serve una ragazza'?" Chiede sorpreso Torres, probabilmente all'oscuro dell'argomento. Lui sembra leggermente imbarazzato, e mi fa piacere il fatto che parlare di lei lo metta in soggezione, significa che forse può costruirci davvero qualcosa di serio. Prendo un sorso del mio cappuccino - che bevuto prima di cena, non ha un gran senso - e mi metto comoda per ascoltare Yan.
"Siamo usciti un sacco di volte, l'ho portata a cena, per il suo compleanno le ho comprato una collana, siamo stati al parco, l'ho addirittura accompagnata dal parrucchiere, vi rendete conto?" Sospira lui, sorpreso quanto noi.
"Questa ragazza ti ha colpito." Ridacchia Torres.
"E affondato." Aggiungo io, altrettanto divertita.
"Ma non avete ancora limonato? Non ti riconosco, amico." Sbotta el niño, sorpreso. Ha effettivamente ragione.
"No, fa strano anche a me. Con lei voglio essere sicuro, fare le cose con calma, non metterle fretta, voglio che anche lei sia sicura di stare con me." Afferma sicuro.
"Oddio mi state facendo sciogliere entrambi, quanto siete dolcemente innamorati." Con queste cose, subentra il mi lato da sognatrice ad occhi aperti. Sembrano delle favole le loro, spero solamente che no finiscano come la mia, ma che abbiano un lieto fine. Dopo queste anomale confessioni d'amore, chiacchieriamo e parliamo di qualche cazzata, prima di scendere a cena. Tentano di farmi ridere e ci riescono. Quando sto con loro il pensiero di Antoine viene nascosto, almeno un po', così mi sento libera, in parte.Dopo la cena, io posso mangiarmi una delle buonissime fette di torta preparate da Gerard, il cuoco, mentre i miei amici mi osservano con sguardi da cuccioli, siccome loro non la possono mangiare per la dieta. D'un tratto Yannick riceve un messaggio e dice che esce qui fuori, che Noémie è venuta a trovarlo. Io gli dico di farla entrare e di presentarmela, ma lui mi risponde che ci tiene ad una possibile relazione con lei, quindi meglio non fargli conoscere certa gente con la quale ha a che fare. Quanto è simpatico il mio amico. Io ricambio con una linguaccia. Quando saliamo di sopra per stare tranquilli in sala comune, io chiacchiero con Koke e Gaimero, per poi accomodarmi sul divano e costringere l'intero gruppo a vedere Dear John. Avere il cuore spezzato, ha anche i suoi pregi, infatti me le fanno vincere tutte.
Durante la visione del film, ho la testa appoggiata sulla spalla di Koke, anche se avrei preferito avere lui di fianco. Intanto, ancora il numero dieci non si vede. Sembra scomparso nel. nulla con la sua quasi fidanzata. Beato lui.
D'un tratto non vedo più nulla, due mani mi coprono il viso. Sono fredde, dita affusolate e lunghe e unghie in gel.
"Chris!" Quasi urlo, mentre mi giro e mi ritrovo la mia migliore amica con un sorriso smagliante, la sua valigia e Yan, dietro che mi sorride con le braccia incrociate al petto. La abbraccio fortissimo, ho un grande bisogno di lei.
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Ciaaaao! Come state?🦋
Non ho nulla da dirvi, ma mi da fastidio non mettere lo spazio autrice AHAHHA
Oggi ho mangiato come un animale, che schifo mamma mia e comunque, Buona Pasqua anche a voi e Buona Pasquetta domani🐰❤Bacio, Anto 💋
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SFIORARSI || Antoine Griezmann
FanfictionÈ una relazione che non ha un'identità. Sono loro e questo basta. Lei la vive in modo spensierato ma allo stesso tempo le dà un grande valore. Lui invece non è sincero con lei. «Mi ero fidata dei nostri momenti, invece ora non era rimasto nulla.» Pr...