Lo guardai negli occhi, e capii che era perfettamente consapevole dell'effetto che aveva su di me, ma non disse niente.
«Finalmente ti sei vestito» dissi per smorzare la tensione che si era venuta a creare.
«So che non ti è dispiaciuto» mi sussurrò all'orecchio, poi si sedette accanto a me e mi fece l'occhiolino, mi morsi il labbro e cercai di rimanere fredda e distaccata, non volevo che si accorgesse dell'effetto aveva su di me il suo tocco, il suo respiro sul mio collo. Jack era stata la mia droga, la mia dipendenza, non dovevo cadere di nuovo in quella trappola.
«Non trovi curioso che dopo sedici settimane esatte senza vederci, ci ritroviamo per caso e siamo costretti a condividere la stanza numero 16» disse pensieroso mentre beveva la vodka alla menta che il barista gli aveva appena portato, non sapevo cosa dire, volevo evitare di parlare del tempo passato insieme, così lo ignorai e continuai a sorseggiare la mia cioccolata.
«Perché mi ignori?» chiese girandosi verso di me e arrotolandosi una ciocca dei miei capelli nel dito.
«Puoi farmi un favore?» gli chiesi e senza lasciargli il tempo di rispondere continuai:«Smetti di fare finta che tra noi non sia successo nulla, perché non è così. E mi dispiace se ora ti sei pentito, ma avresti dovuto pensarci prima.» dissi arrabbiata, il barista osservava la scena incuriosito, chissà cosa passava per la sua mente, forse si chiedeva come io e Jack fossimo arrivati a questo, e sinceramente me lo chiedevo anch'io, all'inizio, dopo che ci eravamo lasciati, quella domanda mi perseguitava, anche se alla fine l'avevo chiusa in un cassetto della mia mente, come tutte le domande che riguardavano quel capitolo della mia vita che credevo fosse chiuso per sempre, e invece ora era stato riaperto, proprio come il cassetto, e tutte le domande tornavano a tormentarmi.~Autrice~
Fatemi sapere cosa ne pensate 😘
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Insieme per forza
Short StoryAvery è costretta, da una bufera di neve, a condividere la camera con il suo ex. Cosa succederà?