Capitolo 4

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Mentre girovagavo per i corridoi, mi venne in mente di chiamare mia madre, avrei dovuto avvisarla di togliere un posto a tavola. Così presi il telefono, e digitai il numero, dopo alcuni secondi, mia madre rispose:«Oh Avery, tesoro, si può sapere dove sei finita? Saresti già dovuta essere qua.» probabilmente era stata troppo impegnata per guardare il notiziario e rendersi conto del caos che la bufera aveva provocato, così le spiegai la situazione.
«Oh cara, mi dispiace così tanto che debba passare da sola la cena di Natale.» piagnucolò, per tranquillizzarla le dissi che avevo incontrato un vecchio amico, cosa che non era tanto diversa dalla realtà, e che quindi non sarei stata completamente sola.
«Domani mattina tuo padre e Toby andranno a prenderti. Chiamami più tardi, ti voglio bene tesoro» mi salutò.
«Ti voglio bene anch'io mamma» dissi chiudendo la chiamata. Mentre mi dirigevo al bar per bere la tanto desiderata, e anche meritata, cioccolata, sperai che Toby non vedesse  Jack. Era il mio fratello maggiore, e nei miei confronti era sempre stato molto protettivo, e quando mi aveva visto soffrire per Jack, aveva promesso che gliel'avrebbe fatta pagare, ed era quel tipo di persona che mantiene le promesse e non dimentica le cose.
Arrivata al bar potei finalmente rilassarmi un po', con una tazza fumante di cioccolata con marshmallows e panna, proprio come piaceva a me, ma mentre mi godevo quel meritatissimo momento di relax, qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla, il mignolo sfiorò il mio collo e un brivido attraversò tutto il mio corpo, non ebbi bisogno di girarmi per capire che fosse, le sue mani la sua pelle contro la mia, non potevo dimenticare certe sensazioni, lui era l'unico che me le aveva fatte provare.

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