Capitolo 2

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Quando entrai nella camera non c'era nessuno, se non un letto leggermente disfatto, poggiai la valigia e il giubbotto sul letto, controllai il trucco e mi diedi una sistemata, chiunque fosse la persona con cui avrei diviso la stanza, volevo essere presentabile. Sentii una porta aprirsi e mi girai, vidi un bellissimo ragazzo biondo, con due grandi occhi color zaffiro, praticamente nudo, se non fosse per l'asciugamano intorno alla vita, insomma era un dio greco il sogno di tutte le ragazze, il mio incubo.
«Non può essere vero» sbuffai.
«Jack Carter in carne ed ossa. A proposito anche a me fa piacere rivederti» disse con il suo solito sorriso, tra il beffardo e il malizioso. Presi la valigia, in quel momento morire assiderata, per cercare un'altro posto dove andare, mi sembrava l'alternativa migliore.
«Dove vai?» mi chiese perplesso.
«A morire assiderata.» risposi aprendo la porta, non avevo nessuna intenzione di passare un minuto di più con lui.
«Avery, con questo freddo potresti seriamente morire assiderata.» disse ridendo e prendendomi la valigia, quanto lo odiavo. Come avevo fatto ad amarlo? Già, il bellissimo ed affascinante Jack Carter, nelle cronache della mia vita era noto per essere il mio ex. Per quanto lo odiassi, non potevo dargli torto anche quando aveva ragione: fuori da quell'albergo sarei veramente morta di freddo ed ero troppo giovane per morire; così mi rassegnai, infondo era solo una notte, sarei riuscita a sopravvivere.

Insieme per forzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora