Capitolo 15

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Gli rifeci la domanda, lui sbuffò, ma non rispose, nei suoi occhi di ghiaccio vidi affiorare tristezza e paura,e questo non faceva altro che farmi preoccupare ancora di più. Cosa diamine gli era successo? Lo guardai dritto negli occhi e feci un passo avanti, eravamo vicinissimi, appoggiai delicatamente una mano sul suo petto e sentii il suo cuore battere all'impazzata.
«Cosa ti è successo?» gli chiesi nuovamente, questa volta, però, la mia voce uscì flebile, tanto che pensai che non mi avesse neanche sentito.
«Mi hanno sparato» fece una breve pausa e continuò «È stato un incidente, ero nel posto sbagliato al momento sbagliato, forse è stato il karma, forse me lo meritavo.» disse, la sua voce era roca, il suo sguardo assente, come se stesse mentalmente rivivendo quel momento e una lacrima rigò il suo viso.
«Nessuno si merita una cosa del genere, tu meno di tutti» dissi senza pensarci due volte. Sapere che aveva rischiato di morire, che avevo rischiato di non vederlo mai più, mi fece sentire terribilmente in colpa per il modo in cui lo avevo lasciato.
«Mi dispiace tantissimo» sussurrai abbracciandolo e riuscendo a stento a trattenere le lacrime.
«Dispiace a me, tu eri la cosa più importante per me, non avrei mai dovuto trattarti in quel modo. Pensare che ho rischiato di non poterti chiedere scusa mi fa star male» disse asciugando con un dito le lacrime che ormai rigavano il mio volto.
«Ti amo, ho provato ha dimenticarti, ma non ci sono riuscita, sei sempre rimasto nel mio cuore» confessai, quelle parole uscirono dalla mia bocca quasi senza che me ne accorgessi.
«Sono contento, che tu non ci sia riuscita» sussurrò vicino alle mie labbra, e io ricambiai, lo amavo da morire, ma non sarei tornata da lui senza sapere tutta la verità e c'erano ancora molte domande che avevano bisogno di una risposta.

Insieme per forzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora