Capitolo 14

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Mancavano pochi secondi alla mezzanotte e io e Jack iniziammo il conto alla rovescia, avevo deciso di non riprendere la discussione, almeno per il momento, non volevo rovinare il Natale.
Finalmente arrivò la mezzanotte e Jack stappò lo champagne e lo versò.
«Buon Natale» disse porgendomi un bicchiere e dandomi un bacio sulla guancia.
«Anche a te» sussurrai e lo abbracciai, nonostante quello che era successo tra di noi e nonostante la discussione di poco prima, ero contenta di aver trovato lui e non un perfetto sconosciuto. Lui rimase inizialmente sorpreso di quell'abbraccio, ma dopo ricambiò e dandomi un bacio sulla fronte mi chiese scusa, non specificò per cosa esattamente, ma credo che si riferisse a tutto quanto.
Il mio telefono iniziò a squillare, era mia madre, puntuale come un orologio svizzero, risposi e dopo esserci fatte gli auguri passò il telefono prima a mio padre, poi ai miei nonni, ai miei zii, ai miei cugini in modo che potessi fare gli auguri a tutti, perché, ovviamente, non poteva usare il viva voce come tutte le persone normali, no, lei lo odiava; infine passò il telefono a mio fratello Toby.
«Buon Natale sorellina» disse e io ricambiai gli auguri.
«Domani, o meglio oggi, verremo a prenderti io e papà verso le undici, vedi di non dormire troppo e di essere pronta.» spiegò, stavo per salutarlo, ma prima che potessi farlo lui continuò: «se serve un passaggio anche al tuo amico e se non è molto lontano da dove andiamo noi, possiamo accompagnare anche lui» disse, non sarebbe stato altrettanto disponibile se solo avesse saputo chi era il mio amico.
«No, non c'è bisogno tranquillo» dissi e ci salutammo.
Quando mi girai vidi che Jack si era cambiato e ora indossava solo i pantaloni del pigiama, quando si accorse che lo stavo guardando mi sorrise e ebbi la sensazione di essere diventata rossa in viso, distolsi lo sguardo ma nel farlo notai una cicatrice vicino al cuore.
«Cosa ti è successo?» gli chiesi avvicinandomi e indicando quel segno indelebile sulla sua pelle.
«Niente» disse, liquidando la mia domanda con un gesto della mano, ma se credeva che avrei lasciato perdere, si sbagliava di grosso.

~Autrice~
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