"È la mia roccia"

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"Claire"sussurra qualcuno svegliandomi con dolcezza.
"Sono gray...c'è una telefonata per te...una certa lesly.."continua.
Lesly?chi è adesso?
Apro lentamente gli occhi e scosto piano Cameron che dopo averlo perdonato,si è addormentato stringendomi forte a se.
Vedo gray che mi porge il telefono,in pigiama,tutto assonnato.
Ha dormito qui?
Mi alzo e afferro il telefono sussurrando un grazie a gray.
"Si?"dico uscendo dalla stanza.
"Salve è la sorella di Nash Grier?"chiede..
"Ehm si..."dico iniziando a preoccuparmi...
"Salve...suo fratello ha avuto un incidente stradale..."dice fredda come il ghiaccio.
Nash?Cosa?
Inizia a salirmi il panico e comincio a fare domande.
"Cosa??signora non è che si sta sbagliando?"grido.
"No signorina"risponde
"Cosa...cosa è successo?"balbetto.
"Stato di ebrezza"dice.
"È???ma lui sta bene vero?"grido.
Cam attraversa il corridoio strofinandosi gli occhi scrutandomi con l'intenzione di capire cosa sta succedendo.
"Qui ci sono già i suoi cugini...non mi ricordo i nomi...ma...venga..venga all'ospedale vicino all'University of South Miami..."dice infine chiudendo la chiamata...
"Oh mio dio"urlo iniziando a correre verso la camera ma involontariamente vado a sbattere contro il petto di Cam,ancora assonnato.
"Piccola"sussurra"che succede?"chiede preoccupato.
"Mio fratello"inizio a dire"è in ospedale...ha...ha fatto...ha fatto un grave incidente...perché.."mi lascio cadere a terra in ginocchio davanti a Cam mentre spaventato si piega anche lui sorreggendomi.
"È??"chiede non capendo ancora...
"Piccola stai tranquilla...."sussurra.
"Era ubriaco non so come...non so perché...ma dobbiamo andare da lui."dico tutto d'un fiato.
Vedo Grayson arrivare correndo...
"Che è successo?"chiede spaventato.
"Nash...dobbiamo andare da lui...ti spiego in macchina"dice Cam al posto mio..tirandomi su da terra..
Gray ancora confuso corre a predere i giubbotti,chiama suo fratello e taylor e mi prende la colazione...poi corriamo in macchina tutti e cinque..
Ethan guida...tay vicino a lui picchietta le dita sull'appoggia mani in mezzo ai sedili...
Io appoggiata a Cam mentre mi accarezza il viso...Gray mi stringe la mano...
"Tranquilla Claire andrà tutto bene"continua a sussurrare Ethan.
"Si piccola"sussurra Cam.
Annuisco convinta pochissimo.
Arriviamo dopo quaranta minuti di auto,e ci troviamo davanti all'ospedale.
Inizio a correre verso l'ingresso seguita da tutti...
Arrivo davanti a una signora bionda sulla quarantina che mi scruta...
"E la sorella di Grier?Nash Grier?"chiede.
"Sono io"dico.
"Bene venga"dice.
Le cammino dietro tenendo stretta la mano a Cameron.
Arriviamo davanti a una porta verde acqua...
"Le spiego."incomincia la biondina.
"Suo fratello è uscito dalla sua classe per rispondere a una chiamata,era ormai la fine dell'ultima ora,e poi non è più tornato indietro...gli amici che erano in auto con lui,nel suo stesso stato...hanno raccontato che si sono fermati a un bar...dove hanno comprato vodka e altri super alcolici bevendo durante il tragitto...questo a portato suo fratello a una completa perdita dei sensi...l'impatto che ha avuto l'auto contro un palazzo...ha causato a Nash una forte emorragia celebrale...."si ferma riprendendo fiato.
Mi scende una lacrima convita di aver perso anche lui.
"Claire lei è una ragazza fortunata.."dice ammiccando un sorriso..."suo fratello è stato fortunato...almeno nella maggioranza..."sospira.
"I chirurghi hanno fermato l'emorragia e tutto è tornato alla normalità..."dice.
Grazie grazie a dio.
Mi giro verso Cam che sorride stringendomi la mano...lo abbraccio e piango tra le sue braccia.
"Signorina...non finisce qui...Nash ne risentirà..."dice abbassando la testa.
"Che cosa significa?"dice Taylor.
"Risentirà di questo incidente..Ha perso la memoria...non si ricorda più niente degli ultimi cinque anni"dice.
"Cosa?non è possibile."urlo io.
"Mi lasci finire...è probabile che non si ricordi della maggior parte delle persone che hanno fatto parte della sua vita...quindi amici...parenti lontani...e nella maggiore parte dei casi...anche la famiglia."dice concludendo.
"No...non è possibile...lo devo vedere...lo devo vedere"grido.
"La prego me lo faccia vedere"urlo ancora.
"Non gridi...entri in questa porta...stia attenta a non fargli troppe domande...potrebbe stare ancora più male..."mi avverte...
Annuisco
Non ci posso credere...perché non me ne va una bene...perché?
"Entri solo lei per ora.."dice bloccando Cameron all'ingresso.
Guardo Cam e annuisco per rassicurarlo.
Apro la porta verde acqua ed entro...la stanza bianca,con al centro un letto.
Il mio fratellone sdraiato,coperto da un lenzuolo leggero bianco,la testa è avvolta da una benda bianca dove dei ciuffetti ribelli cadono sulla fronte.
Gli occhi chiusi...le mani tremanti.
Sto male...mi sto sentendo male...
Non mi piace l'ospedale...odio l'ospedale...
Ci sto venendo troppo per i miei gusti.
E da qui non esco mai con belle notizie...
Mai.
Mi avvicino a passi lentissimi verso il letto...mi tremano le gambe dalla paura che lui non si ricordi di me,che sia convito che Hayes ci sia ancora...o ancora peggio...sia convito che siamo ancora ai tempi in cui Cam mi usava.
Arrivata davanti a lui afferro la sua mano...
Gelida.
Il ricordo della mano fredda di Matt,dell'intero corpo senza vita di Hayes.
Le guance iniziano ad essere rigate ripetutamente dalle lacrime,ripensando a tutto,più questo.
Nash fa un verso,poi un altro,poi ancora un altro....versi di dolore...
Soffocati dall'impossibilita di parlare dal dolore.
Mi stringe la mano forte,mentre lo guardo mentre cerca di aprire gli occhi.
"Sei forte...lo so"sussurro.
Quei pochi ma infinti secondi di dolore terminano quando riesce ad aprire gli occhi e a guardarmi con aria confusa.
"Mamma"sussurra...
Singhiozzo di più sentendo quella parola...
Ma non solo per questo...
Nash non sa chi sono.
Nash non si ricorda chi sono.
Per quanto tempo sarà così?Devo dirglielo subito che sono sua sorella?Cosa devo fare?
Trovo il coraggio di parlare e seguire il mio cuore...deve sapere chi sono...adesso o mai più.
Gli dirò più avanti di mamma,papà e Hayes.
"Nash...non sono mamma"singhiozzo.
Spalanca gli occhi.
In effetti in molti dicono che assomiglio a lei...in tutto e per tutto.
Amo questa cosa...
Porterò qualcosa di lei con me per sempre.
"Chi sei?"chiede confuso.
Mi piego su di lui e lo stringo a me singhiozzando sul suo petto.
Guarirà...guarirà...lui è una roccia.
È la mia roccia

Never Give Up #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora