Il grande cancello che divide me e Cameron dalla scuola e a un passo dal mio corpo spaventato.
Sono passati un paio di mesi da quando Cam è uscito di prigione e ora è il momento di tornare a scuola,una scuola dove dovrò ricominciare tutto da capo.
Cameron non sarà nella mia classe perché è più grande di me ma...ci vedremo nei corridoi,a mensa...
Ha perso un un paio di anni fino ad arrivare ad un anno più di me.
Io andrò in terza...lui in quarta.
Sono un po' agitata,e lui se ne accorge probabilmente da come il mio respiro si fa sempre più affannato.
"Tranquilla"dice stringendomi la mano.
"Okay...andiamo"entriamo insieme nel cancello con le mani intrecciate e quando varchiamo la soglia della scuola tutti gli sguardi si puntano su di noi.
Ovviamente conoscono Cameron ma non riconoscono me.
Non sanno che sono la tipa che Cameron prendeva per il culo.
Mi trascina per tutto il corridoio sempre con gli sguardi di tutti puntati addosso,finché arriviamo davanti a una porta di legno.
"Ci siamo"sussurra.
"Per cosa?"chiedo a bassa voce.
"Per il tuo inserimento"risponde sorridendo.
Annuisco in silenzio dopodiché bussa delicatamente e una voce dall'altra parte della porta ci invita ad entrare.
"Buon giorno preside Award "sussurra Cameron.
"Dallas...risponde il preside con il cenno della testa guardando Cameron...solo quando si accorge di me,nascosta dietro la schiena di Cameron,mi saluta.
"Signorina Grier"dice contento.
"Salve"dico accennando un piccolo sorriso.
"Signor Dallas sono contento che è tornato...pensavo non si sarebbe presentato..."dice con un sorrisetto il preside.
"Eccomi invece"risponde Cameron
"Bene così potrà scontare le sue punizioni,con tutti i suoi amichetti signor Dallas..."continua serio l'uomo davanti a me.
Cameron fa una smorfia quando il preside abbassa lo sguardo per prendere dei fogli nel cassetto della sua scrivania,fatta dello stesso materiale della porta.
Mi trattengo una risata per la faccia buffa che ha fatto Cam ma penso che lui non stia molto simpatico al preside,non so quante ne ha combinate...ma dalla tanta antipatia che prova per lui...ne avrà fatte parecchie.
"Passiamo al dunque...ne riparleremo dopo Dallas...Signorina un genitore deve firmare questo modulo..lei è minorenne,serve un genitore che firmi proprio qui"dice porgendomi il foglio.
Abbasso lo sguardo,ferita dalla parola genitore...
Io non ho nessuno apparte mio fratello che ora non è qui,ha appena ricominciato l'università che è lontana,non potrebbe nemmeno raggiungerci ...a quest'ora non ci sono più mezzi.
"Io..."balbetto.
"Firmerò io"dice Cam fulminando con lo sguardo il signor Award.
"Non può...serve un genitore"continua imperterrito il preside.
"Io non ho i genitori...o almeno...li avevo"sussurro con una lacrima che scende lungo la guancia.
"Oh...mi dispiace"si scusa.
"N-non importa"continuo a balbettare asciugandomi le lacrime.
Cameron mi guarda con amore poi si gira verso il preside e lo fulmina di nuovo.
"Ho detto che firmo io questo cazzo di modulo...ho diciannove anni...lo firmo io"urla.
"E va bene Dallas..."risponde il preside Award.
"La ringrazio preside award"sussurro quando Cam finisce di firmare e mi trascina fuori senza salutare.
"Signor Dallas"urla il preside.
Lo blocco.
"Lei deve rimanere qui"dice abbassando la voce.
"Cazzo"sussurra Cameron.
"Signorina Grier lei vada con il signor Gilinsky"dice a me indicando Jack in piedi a pochi metri da me,con la sua chitarra sulle spalle.
Quando Cameron entra chiudendo la porta dopo avermi salutato con un veloce bacio sulle labbra squadro jack,poi cammino veloce verso di lui e gli salto in braccio.
"Jack"dico con le lacrime che mi rigano ancora il viso.
"Piccola Claire"sussurra.
"Sei bellissimo"gli dico guardandolo negli occhi.
"Anche tu"mi abbraccia di nuovo...
Tra le sue braccia sfogo tutta la tensione di quest'ultimo periodo.
"Shhhh sono qui,il tuo gigante è qui"sussurra sorridendo.
"Il mio gigante"sussurro.
Ci stacchiamo e mi asciuga le lacrime sorridendo.
"Devi fare un salto in bagno sembri un piccolo e dolce panda"dice ridendo."Ommamma"dico quando mi trovo davanti allo specchio.
"Sono orribile"urlo.
"Non è vero"dice jack che è entrato nel bagno delle ragazze con me.
"Jack sei nel bagno delle ragazze"rido mentre mi sciacquo gli occhi,li asciugo e mi ritrucco con il fondotinta e il mascara.
"Non mi importa"sussurra avvicinandosi alla mia borsa,cerca qualcosa dentro e tira fuori il mio lipgloss trasparente che non metto mai,lo apre e me lo stende sulle labbra con così tanta semplicità sorridendomi.
"Grazie"dico.
"Prego"dice lasciandomi una bacio sulla guancia.
Usciamo dal bagno dirigendoci verso gli armadietti dal 200 in poi,tralasciando gli sguardi a stupiti degli studenti passatoci davanti mentre jack usciva dal bagno delle ragazze.
"Oddio jack..."rido"ti hanno guardato malissimo"urlo.
"E cosa me ne frega"ride ancora più forte lui.
Arriviamo davanti all'armadietto ~234~ e ci piazziamo davanti.
"Okay questo è il tuo armadietto piccolina,dopo aver posato i libri devi andare nell'aula 380,perché ora hai chimica..."dice indicandomi un foglio mentre sfodera il suo fantastico sorriso.
Annuisco convinta...spero di non perdermi.
"Non perdere questo foglio...ci sono scritti gli orari,il numero delle aule e il resto...mi raccomando"dice prendendomi il viso tra le sue mani calde.
"Okay"sorrido.
Mi lascia un bacio sulla guancia e termina la sua spiegazione.
"Quindi aula 380,non perdere il foglio e non ti perdere..."ripete"ora scappo che ho musica non posso perderla"scappa via dopo avermi dato un altro bacio.
Adoro il mio gigante.
Apro l'armadietto,metto la mia nuova sequenza,poso i libri,prendo quello di chimica,lo infilo nella borsa e richiudo tutto.
Con gli occhi puntati sul foglio a leggere non mi accorgo di investire un ragazzo tirandogli una forte spallata,tanto che stavo per cadere...
Quando alzo gli occhi per scusarmi mi accorgo che non è un semplice ragazzo.
"Mi dispiace io...."alzo lo sguardo e i miei occhi incontrano i suoi...
"Scusa"dice sfoggiando un enorme sorriso.
La sua voce è...dolce e meravigliosa,come quando canta.
Il suo sorriso dal vivo è ancora meglio che nelle foto.
"Shawn?!?"dico coprendomi la bocca con entrambe le mani.
"Ehm si?"ride.
"Oh mio dio...sei seriamente Shawn Mendes?"urlo arrossendo.
"Si sono io...credo"dice schiaffeggiandosi e ridendo ancora di più.
"Non ci credo"urlo buttandogli le braccia al collo.
"Sei il mio eroe"gli sussurro all'orecchio.
"Graziee...Che carina che sei...ti chiami?"sorride.
"Claire...sono Claire Grier."dico agitata.
Non ci credo sul serio...sono andata a sbattere contro shawn mendes...
Avevo già detto che lo volevo incontrare perché mi ha sempre capita e sostenuta anche non sapendo della mia esistenza su questa terra,ma non pensavo potessi incontrarlo a scuola.
"Sei la sorella di Nash Grier?"chiede stupito...
"Si"dico imbarazzata.
Come diavolo fa a conoscere mio fratello?
"Lo conosci?"chiedo.
"Si...vedevo una somiglianza..,gli occhi.."dice annuendo mentre ride ancora.
Quanto amo sto ragazzo DIOOO.
"No vabbè non ci credo...vieni in questa scuola seriamente??"chiedo di nuovo.
"Si"ride"e vedo sul tuo foglietto che sei in terza...e ora hai chimica...wowo è fantastico sapere che ho una fan in tutti i corsi."dice sbirciando il mio foglietto.
"Oddio sei serio??"urlo"non ci credo"urlo ancora.
STAI LEGGENDO
Never Give Up #Wattys2017
RomansaClaire Grier. Un passato da dimenticare. Un presente da affrontare. Un futuro da costruire. Si sa,la vita è crudele. Non va mai come vorremmo. E a volte può essere veramente spietata. Qual è il segreto? Qual è il trucco per non farsi trascinare nel...