Capitolo Otto

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«Tesoro, che succede?» chiesi, mentre entravo in casa seguita dalla mia amica.

Ci sedemmo sul divano in salotto, Ash sospirò prima di cominciare a parlare.

«Mio padre ha trovato un nuovo appartamento, non è lontano, ma si trasferirà tra una settimana.»

Le lacrime si affacciarono nuovamente sul viso di Ashley.

«Mi dispiace Ash.»

«Non ce la posso fare, Evelyn. E' stato già abbastanza difficile quando Yuri se n'è andato. Eravamo rimasti solo noi tre. Ora ho come la sensazione che non potremo più essere una famiglia.»

Yuri era il fratello maggiore di Ashley, due anni prima aveva lasciato la famiglia per andare a lavorare all'estero. Tornava due o tre volte l'anno a casa per le vacanze, ma per Ashley era stata davvero dura separarsi dal fratello, avevano un legame molto solido.

«Ash, so che sei stufa di sentirti dire che andrà tutto bene, ma è così. So come ti senti, anche io ho avuto paura di perdere tutto quando ho perso mia madre. Ricordi come ha reagito mio padre, vero? Per mesi non ha nemmeno voluto guardare in faccia Ryan, incolpando lui della morte della mamma. Ho dovuto badare a mio fratello da sola, mentre mio padre viveva come un automa Ero sola, soffrivo come un cane e avevo solo voglia di passare la giornata chiusa in camera a piangere, ma mentre mio padre si era fatto annientare dal dolore, io non potevo. Avevo una famiglia da mandare avanti, anche se non sapevo più se potevo definirla tale. Mi sbagliavo, anche se io e mio padre affrontavamo il dolore in modo diverso ci siamo sempre stati l'uno per l'altra, anche se apparentemente divisi siamo rimasti uniti, e abbiamo imparato a costruire un nuovo equilibrio, una nuova famiglia. Non siamo più la famiglia che eravamo quando c'era mia madre, è vero. Siamo cambiati, ma non necessariamente in modo negativo. Certo, quando c'era mia madre stavamo meglio, ma abbiamo trovato il modo di crescere ed andare avanti. Quello che voglio dire è che è naturale che il cambiamento ti spaventi. La separazione dei tuoi romperà l'equilibrio che si era stabilito tra voi, ma con il tempo ne costruirete un altro. Il cambiamento spaventa tutti, ma, come amava dire mia madre, 'se non ci fosse il cambiamento, non ci sarebbero le farfalle'. Cambiare non vuol dire necessariamente cambiare in peggio, Ash. Tua madre e tuo padre non sono più felici insieme, lascia che abbiano l'opportunità di ritrovare la loro felicità. Resterai sempre la persona che amano di più al mondo, non li perderai, a meno che non sia tu a volerlo, ricordalo.»

Ash piangeva tra le mie braccia mentre parlavo, sfogando quelle emozioni che non era in grado di gestire, troppo grandi per lei.

«Grazie Evelyn. Hai ragione, ma non è facile.»

«Non ho detto che lo sarebbe stato, ma ce la farai. Non sei sola.»

Ashley annuì, e appena ebbe sfogato il suo dolore e si sentì meglio, mi invitò a togliere la giacca, scusandosi per non averlo fatto prima. Avrei preferito evitare, ma effettivamente faceva caldo, non potevo rifiutarmi, si sarebbe accorta comunque che qualcosa non andava.

«Che ti sei fatta al braccio?» chiese, come prevedibile, appena notò la fasciatura.

Raccontai anche a lei la storia che avevo raccontato a mio padre. Mi dispiaceva mentirle, ma non potevo certo raccontarle la verità.

«A proposito, com'è andata la serata con Bryan, ieri?» chiese.

«Benone, ci siamo messi insieme!»

Di solito, ad una dichiarazione le migliori amiche si lanciano in gridolini euforici, congratulazioni e complimenti del caso, trasmettendo tutta la loro gioia e soddisfazione. Conoscendo l'esuberanza di Ashley, mi aspettavo esattamente quella reazione alla mia affermazione.

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